È uno di quei momenti che fanno battere il cuore ai collezionisti di arte italiana post-war: oggi, giovedì 16 ottobre, alle ore 15.00, da Capitolium Art andrà in asta “When I remember Giacomo Balla” (lotto 48), il dittico di Mario Schifano considerato uno dei vertici assoluti della pittura italiana del secondo Novecento.
Si tratta della versione coeva e gemella del celebre lavoro esposto da Schifano alla Biennale di Venezia del 1964, la storica Biennale della Pop Art, dove l’artista romano sancì il suo dialogo con il Futurismo e con la nuova scena americana. L’opera, una grande tecnica mista su carta da pacco applicata su tela, è valutata tra 140.000 e 180.000 euro.
Realizzato durante il lungo soggiorno newyorkese del 1963-64, “When I remember Giacomo Balla” segna l’avvio della riflessione di Schifano sul Futurismo, ispirata da Maurizio Calvesi, il critico e mentore che intuì per primo la portata del suo linguaggio visivo. È un lavoro-manifesto che unisce la vitalità della Pop Art americana alla memoria della tradizione italiana.
La presenza di quest’opera in asta è un evento di grande rilievo: non solo per il mercato, ma anche per la storia dell’arte contemporanea, poiché rappresenta l’incunabolo delle “rivisitazioni futuriste”, il ciclo che avrebbe definito l’identità di Schifano negli anni a venire.