In attesa del trasferimento nella nuova sede di Via Sant’Agnese a Milano, che avverrà il prossimo aprile, la Casa d’Aste Poleschi ha pubblicato in questi giorni il catalogo della sua prossima aste di arte moderna e contemporanea. 331 i lotti che saranno battuti al numero 68 di Foro Buonaparte nelle due sessioni in programma l’8 e il 9 novembre prossimi.
Cuore dell’asta Poleschi n.19, una serie di opere a firma di alcuni degli artisti che alla metà degli anni Trenta si riunirono attorno alla testata Vita giovanile – poi Corrente di vita giovanile e infine Corrente – fondata da Ernesto Treccani dando vita al Gruppo Corrente, attivo tra il 1934 e il 1943. Il Gruppo nasceva in netta contrapposizione con le posizioni, non solo artistiche, del Gruppo Novecento guidato da Margherita Sarfatti e di cui alcuni degli appartenenti a Corrente avevano fatto parte. Guidati dal critico Mario de Micheli, gli artisti di corrente concentrano le proprie ricerche su soggetti eticamente impegnati che colsero attraverso un realismo deformato dal linguaggio dell’espressionismo, che gli permise di dichiarare anche i propri dissensi politici. I loro nuovi modelli furono, così, le opere di Van Gogh, Ensor, Munch, Kokoschka, Kierchner, Guernica di Picasso (1937), che considerarono emblemi della tragicità degli eventi contemporanei. Tra i lotti in catalogo spicca un importante dipinto di Renato Guttuso: Bagheria, Via Verdone. Datato 1939, questo piccolo olio su tela (49×64 cm) è proposto al lotto n. 62 con una stima di 90-120.000 €. Sul retro l’opera presenta, peraltro, un Ritratto maschile del 1929.
Sempre al 1939 risale Paese a Monluè, opera di altissima qualità a firma di Renato Birolli che la dipinse nel periodo post prigionia, a cui fa riferimento anche nei suoi Taccuini, ed esposta in seguito in una mostra a lui dedicata nel 1989 a Palazzo Reale di Milano. Di dimensioni contenute, questa tela riporta sul retro un’altra magnifica opera della serie Gineceo. Questa, realizzata nel 1934, rappresenta lo spingersi fino alle estreme conseguenze della sua rivolta “espressionista” contro il Novecento. L’opera è presente al lotto 87 con una stima di 35-40.000 €.
Tra le opere di artisti storici italiani presenti in catalogo da citare anche una bella china su carte di Marino Marini del 1955 (Cavaliere, lotto 32, stima: 16-20.000 €) mentre per l’arte del dopoguerra si segnalano alcune opere di Enrico Baj, tra le quali Uomo con il cappello del 1973 (lotto 81, stima: 22-26.000 €), buon esempio del filone ludico e giocoso della sua produzione artistica di collage polimaterici e policromatici. Ma in catalogo non mancano opere di Emilio Scanavino – presente con uno Studio del 1978 (lotto 26, stima: 20-25.000 euero) – Giuseppe Santomaso, in catalogo con un Senza titolo del 1973 (lotto 80, stima 18-22.000) o Aldo Mondino, del quale ci piace segnalare la Doppia composizione del 1967 (lotto 191, stima 8-10.000 euro) appartenente alla serie delle sue quadrettature. Ma interessante è anche il Diario del 1963 di Arturo Vermi (lotto 254, stima 8-10.000 euro).
Ampia la sezione che Poleschi dedica agli artisti di Piazza del Popolo, con opere degli anni ’70 di Tano Festa, Franco Angeli – presente tra le altre con Simbolo del 1978 (lotto 215, stima: 12-16.000 euro) – e Mario Schifano tra i quali un Paesaggio Anemico del 1973/74 (lotto 60, stima 10-14.000 euro). Mentre l’Arte Povera è rappresentata in catalogo da Mario Ceroli – presente con Trionfo di Daria, imponente scultura in legno del 1969 (lotto 66, stima: 50-60.000 euro) – Gilberto Zorio del quale viene proposta la pirografia su pelle Confine del 1970: lotto 97, stima 30-40.000 euro.
Per quanto riguarda l’arte internazionale, infine, il catalogo Poleschi offre alcune opere decisamente interessanti, a partire da Red Prison, opera del 2006 dell’artista Neo Geo Peter Halley (lotto 79, stima 55-60.000 euro) scelta anche per la copertina, per arrivare a Karel Appel, presente con una tela storica: Composition del 1974 (lotto 78, stima. 20-30.000 euro). Chiudiamo questa nostra lettura del catalogo della casa d’aste milanese segnalandovi il lotto 55: Rex, di Luca Pignatelli (stima: 20-30.000 euro). Quest’opera, datata 2005, è stata tra quelle esposte al Padiglione Italia Out of Biennale presso il Trevi Flash Art Museum di Palazzo Lucarini nel 2005, dove Pignatelli era “presentato” dal curatore Alessandro Riva.