Quali sono le caratteristiche che determinano i cambiamenti di valore di un artista e quindi il “prezzo” delle sue opere? Una domanda fondamentale a cui non è difficile a rispondere in modo univoco, ma una cosa è certa: la qualità dell'opera non è in cima alla classifica delle variabili...
Nell'arco di un paio di settimane sono stati pubblicati due dei più completi rapporti suo mercato globale dell'arte, ma i due studi ci consegnano due scenari diametralmente opposti. Secondo il TEFAF Art Market Report il mercato dell'arte nel 2016 è cresciuto del +1.7%, mentre per The Art Market 2017 sarebbe crollato del -11%. Un balletto di cifre che rischia di rendere inutili queste pubblicazioni.
Oltre 5000 i fotografi internazionali che anno partecipato all'edizione 2017 del Photo Contest della World Press Photo Foundation di Amsterdam. Forte la partecipazione italiana: ben 416 i nostri concorrenti di cui 4 vincitori. Il nostro Paese si è piazzato al secondo posto nel palmares secondo solo agli Stati Uniti, presenti con 5 fotografi. In tutto erano 126 paesi partecipanti.
Su Damien Hirst si è detto e scritto di tutto. Giudizi su cui spesso hanno pesato le sue trovate mediatiche e i tanti pregiudizi nati da esse. In vista della grande mostra monografica che aprirà a Venezia il 9 aprile prossimo proviamo a riprendere il filo del discorso e ad affrontare la sua opera da un punto di vista più oggettivo. Per capire come mai alcune opere di Damien Hirst sono diventate icone dell’arte degli anni Novanta e Duemila.
Le previsioni per il 2017 parlano di un mercato dell'arte che dovrebbe tornare a crescere, ma l’ipotesi un’Europa post-unitaria incrementa moltissimo l’incertezza. Ecco perché chi regola il mercato in Italia dovrebbe guardare con più attenzione ai prospetti finanziari.
Nell'ottobre scorso il Ministro Franceschini ha annunciato la nascita dell'Italian Council per sostenere l'arte contemporanea. Un'operazione, sulla carta, interessante e innovativa, ma che appare farraginosa e lenta se finalizzata alla sola promozione commerciale del contemporaneo italiano: perché, infatti, portare le opere (poche) all'estero quando con un’efficace misura fiscale si potrebbero più facilmente attirare (tanti) nuovi acquirenti nel nostro paese?
In occasione di "Vogliamo tutto", la mostra antologica a lui dedicata dalla Fondazione Mudima di Milano, abbiamo incontrato Nanni Balestrini uno dei maggiori protagonisti della scena intellettuale, letteraria e artistica italiana dal secondo Dopoguerra a oggi. Ecco cosa ci ha raccontato.
Dal 2004 la giapponese Chishima Real Estate, ha avviato una serie di interventi legati all'arte per riqualificare gli immobili abbandonati. Un approccio che potrebbe essere adottato anche in Italia, dove ci sono più di 6 milioni gli edifici abbandonati. Ma l'eterna diatriba tra pubblico e privato frenano questo fenomeno che potrebbe invece, far rinascere interi quartieri.
I recenti record price fatti segnare dalle opere di Mario Schifano nelle ultime aste internazionali hanno definitivamente puntato i riflettori dei collezionisti nostrani su questo caposcuola.In queste fasi di frenesia di mercato il rischio di acquisti compulsivi è sempre dietro all'angolo. Ecco qualche consiglio per evitare errori grossolani.
Sta per finire un anno che ha visto accomunarsi due luoghi che apparentemente sembrano essere l’uno agli antipodi dell’altro, il Parlamento Italiano e l’importante...
Il fregio effimero di William Kentridge sul Lungotevere tra diritto d’autore, restauro e tutela giuridica. Un’analisi delle sfide legate alla conservazione di un’opera destinata a svanire.
È Andy Warhol a dominare la prima sessione dell’asta di Bozner Kunstauktionen a Castel Mareccio: il suo disegno a carboncino del 1978, Omaggio a von Gloeden, è stato aggiudicato per 62mila euro, raddoppiando la base d’asta di 30mila.
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