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Cura della collezione in vacanza

del

Con l’arrivo dell’estate, lavoro permettendo, si chiude la casa in città e si aprono le case-vacanza, al mare o in montagna, in cui ci si trasferisce per trascorrervi l’intera stagione, o almeno parte di essa, e dire così addio al caldo infernale della città godendosi un po’ di meritato riposo.

Questa è anche l’occasione migliore per godersi e prendersi cura delle opere d’arte che compongono la “succursale” della vostra collezione e che avete destinato a rendere ancora più accoglienti e speciali le vostre case di villeggiatura.

Di seguito, dunque, qualche consiglio per non annoiarvi in vacanza e per assicurarvi che questo periodo di riposo faccia bene non solo a voi ma anche alle vostre opere.

Innanzitutto, alla riapertura della seconda casa non fate prendere aria solamente a stanze e lenzuola ma anche alle vostre opere: ambienti in cui circola poca aria e poca luce rischiano, infatti, di favorire la crescita di biodeteriogeni. Un’accortezza necessaria potrebbe essere quella di controllare il retro dei quadri per individuare eventuali muffe sviluppatesi durante l’inverno o spostare sculture e mobili antichi per stanare eventuali mucchietti di rosume dovuti alla presenza di tarli. Cogliete quindi l’occasione per esaminare ogni opera singolarmente facendo attenzione ad eventuali cambiamenti avvenuti in vostra assenza e magari pianificando, con l’aiuto del vostro restauratore di fiducia che potrà assistervi in questa fase di riapertura, qualche minimo intervento straordinario di manutenzione (come la battitura delle biette dei telai per eventuali rilassamenti delle tele o la spolveratura interna di vetri e cornici contenenti opere su carta). La riapertura della casa e le pulizie approfondite in vista dell’inizio della stagione dovranno insomma comprendere anche le vostre opere.

Durante tutto il soggiorno avrete poi occasione di studiarvi con calma la disposizione e magari giocare su nuovi cambi di sede delle vostre opere, vecchie e nuove. Scegliete sempre con cura la posizione per le nuove opere che decidete di portare nella seconda casa, tenendo sempre a mente l’aspetto conservativo: case di montagna o di mare hanno infatti climi particolari e un vostro monitoraggio costante potrebbe non essere possibile.

Prima di trasferire eventuali opere acquistate in città durante l’inverno chiedetevi poi se sono in grado di sopportare un trasporto “estivo” (ossia con temperature probabilmente molto elevate in auto) e se troveranno uno spazio sicuro e privo di rischi tra i bagagli.

Un ulteriore consiglio, soprattutto per chi conservasse queste collezioni in luoghi molto caldi, è quello di prestare molta attenzione all’utilizzo eccessivo dell’aria condizionata. Ricordate che gli sbalzi di temperatura e umidità repentine non fanno bene alle opere d’arte. Lo stesso discorso vale, per la stagione invernale, per le collezioni conservate in seconde case di montagna in cui è presente il camino o la stufa: arredi scenografici e molto romantici ma conservativamente parecchio degradanti (pensate alle particelle di fuliggine che si posano sulle superfici delle opere o allo sbalzo di temperatura quando si accende o si spegne il fuoco).

Di fatto le accortezze da tenere a mente sono sempre le stesse della vostra collezione di tutti i giorni con alcune differenze su cui riflettere legate ai periodi in cui non avrete modo di seguirle e manutenerle in maniera costante.

Infine, perché ahimè anche le ferie estive hanno una fine, nel chiudere le seconde case ricordatevi di mettere al sicuro le vostre opere dagli agenti degradanti che le colpiranno per tutto l’inverno senza che voi siate lì a monitorare la situazione: togliete le opere da davanti a finestre che rimarranno aperte, spostate sculture da pavimenti potenzialmente allagabili, mettete a terra eventuali quadri particolarmente pesanti e delicati e riponete in armadi o cassetti opere in carta o fotografie, così da rallentarne per quanto possibile l’ingiallimento e lo sbiadimento. In questo modo, al vostro ritorno l’anno successivo, quasi nulla sarà cambiato e la vostra collezione potrà accogliervi al meglio per una nuova stagione immersi nell’arte.

Sara Stoisa
Sara Stoisa
Conservatrice e restauratrice di dipinti e di opere di arte contemporanea freelance oltre all’attività di restauro si è specializzata nella curatela di archivi d’artista e nella gestione di collezioni d’arte private. Da diversi anni collabora con la Fondazione Centro Conservazione e Restauro dei Beni Culturali La Venaria Reale nell’ambito della documentazione e per progetti internazionali.
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