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Da Sotheby’s a Christie’s: l’arte italiana torna protagonista a Londra

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Ancora un paio di settimane e il mercato dell’arte, apparentemente ancora avvolto dai torpori dell’estate, entrerà in uno dei suoi momenti più caldi: la Frieze Art Week di Londra che, oltre alla fiera che le dà il nome e una miriadi di eventi fieristici collaterali, ha in cartellone, come da tradizione, le prime importanti evening sale del secondo semestre.

Tra queste la Contemporary Art Evening Auction di Sotheby’s il cui tour in Italia è iniziato martedì da Roma e pensata per presentare nel nostro Paese alcuni del lotti più pregiati che andranno in asta il 3 ottobre prossimo, tra i quali una bella selezione di opere italiane.

E’ cosa di qualche giorno fa, invece, il bel cocktail di presentazione della Thinking Italian di Christie’s, unica delle storiche “Italian Sales” ancora in attività e che sarà battuta il 4 ottobre. Ma vediamo rapidamente quali saranno i lotti italiani più interessanti che animeranno la piazza londinese ad inizio ottobre.

 

L’Italian Travelling Exhibition di Sotheby’s e i capolavori di Manzoni e Burri

 

Iniziato da Roma il 17 settembre scorso, arriva oggi a Torino, per poi proseguire per Milano – dove sarà visibile il 23 e il 24 settembre -, il tour dell’esposizione itinerante dedicata alla evening sale del 3 ottobre prossimo. In catalogo anche una selezione di opere dei maestri italiani del dopoguerra tra i quali Piero Manzoni con alcuni Achrome che esemplificano al meglio, nelle diverse tecniche, l’opera dell’artista milanese.

Piero Manzoni Achrome 1961- 2.000.000-3.000.000 GBP

Tra questi spicca, in particolare, quello realizzato nel 1961 e appartenuto alla madre dell’artista, la contessa Valeria Manzoni di Chiosca. Realizzato in panno cucito e caolino (150,5 x 100,5 cm) e presentato in asta con una stima di 2.000.000 – 3.000.000 £, questo Achrome vanta una vicenda espositiva decisamente importante, che va dalla mostra alla TATE Gallery del 1974, al Castello di Rivoli di Torino nel 1992, alla Serpentine Gallery di Londra nel 1998 fino al MADRE di Napoli nel 2007. Ma in asta sarà presente anche un preziosissimo Achrome del 1959 valutato 4.000.000 – 6.000.000 £.

Piero Manzoni Achrome 1959- 4.000.000-6.000.000 GBP

Torna sul mercato dopo 14 anni Housing Developed (121.9 cm. x 87.6 cm), opera del 1960 di Salvatore Scarpitta, oggi inserita in catalogo con una stima di 1.500.000 – 2.000.000 £. Una valutazione ben superiore  a quella che nel 2016 portò al nuovo record d’artista di Scarpitta che, adesso, potrebbe rivedere il suo primato.

Alberto Burri- Rosso Plastica- 1963- 1.400.000-1.800.000

Tra le opere italiane dell’asta di Londra anche due pregevoli lavori di Alberto Burri a coronamento di una stagione di celebrazione dell’artista a livello internazionale e che ha visto la tappa più recente alla Fondazioni Cini di Venezia (2019). Le due opere provengono dalla stessa collezione privata.

 

Alberto Burri- Sacco E – 1958- 1,600,000 — 2,200,000 GBP

Il primo dei due lavori inseriti nel catalogo londinese è Sacco E. Firmato e datato 1958 questo lavoro, appartenuto in passato alla Wolfgang Halm Collection di Colonia, è  proposto in asta con una stima di 1.600.000 – 2.200.000 £.  La seconda opera di Burri che andrà in asta è, invece, Rosso Plastica del 1963, valutata di 1.400.000 £ – 1.800.000 £.

Lucio Fontana- Concetto spaziale, Attese – 1966 – 900.000-1300.000

Dopo la retrospettiva newyorkese del Metropolitan Museum “Lucio Fontana On The Threshold”, non potevano certo mancare nel catalogo di Sotheby’s alcune opere del maestro dello Spazialismo. Tra queste, un Concetto Spaziale, Attese datato 1966 ed esposto nel 1970 alla GNAM di Torino che viene offerto con una stima di 900.000 – 1.300.000 £.

Alighiero Boetti- L’energia iniziale 1989- 350.000-450.000

Sempre degli anni Sessanta è la tela estroflessa Superficie rossa (1964), di Enrico Castellani proveniente da una collezione internazionale. L’opera, di grande formato (150 x 200 cm), ha una stima d’asta di 600.000 – 800.000 £. Infine, troviamo  un raro esempio di ricamo su tessuto di Alighiero Boetti: L’energia iniziale, datato 1989 (107,5 x 108 cm), stimato 350.000 – 450.000 £.

 

Il ritorno della Thinking Italian di Christie’s… l’ultima delle Italian Sale

 

Il giorno successivo all’evening sale di Sotheby’s, il 4 ottobre, Christie’s propone l’annuale attesa asta Thinking Italian, che seguirà la vendita serale di Post-War and Contemporary ArtSaranno 33 le opere incluse in quella che è ormai la sola Italian Sale ad essere battuta sulla piazza londinese, i cui lotti saranno in mostra a Londra dal 27 settembre al 4 ottobre 2019.

Alberto Burri, Sacco, 1953. 98 x 84cm. Stima: £3,500,000-5,000,000

L’asta sarà guidata dal Sacco di Alberto Burri (1953, stima: 3.500.000 -5.000.000 £), un raro esordio dell’iconica serie dell’artista, iniziata nel 1950; e da Concetto spaziale (1954, stima su richiesta), uno dei primi lavori in acciaio di Lucio Fontana. Sempre di Fontana, troviamo in asta anche un Concetto Spaziale, Attese del 1964 offerto con una valutazione in catalogo di 700.000-1.000.000 £.

In quegli stessi anni Sessanta, l’opera di Mario Schifano è stata definita dalla sperimentazione dell’artista che ha puntato a costruire il suo stile con grande tenacia.

Mario Schifano, Non misterioso, 1961. Enamel on paper laid down on canvas,100x130cm. Stima: £300,000-500,000

Questo decennio della sua carriera è rappresentato in asta da Non misterioso (1961, stima: 300.000-500.000 £) e da Paesaggio anemico III (1965, stima: 350.000-500.000 £). In asta anche una Natura Morta del 1946 di Giorgio Morandi stimata 400-600.000 £.

Giorgio Morandi, Natura morta, 1946. Oil on canvas, 23.5 x 36 cm. Stima:  £400,000-600,000

I lotti Art for Future, Selected Works from the UniCredit Group – di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fasaranno presentati in entrambe le aste serali con Enrico Castellani – di cui viene offerta in asta una Superficie bianca del 1989 (Stima: 250.000-350.000 £) – e Giuseppe Gallo tra i protagonisti di Thinking Italian.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.
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