Per fronteggiare la quarta ondata dell’emergenza Covid, il Governo è intervenuto nuovamente al fine di sostenere le attività economiche più duramente colpite. Il nuovo decreto Sostegni Ter, infatti, approvato lo scorso 21 gennaio, ha previsto uno stanziamento complessivo pari ad un 1,5 miliardi destinando al settore della cultura una quota di risorse aggiuntive pari a circa 111,5 milioni di euro.
Secondo le dichiarazioni del Ministro Franceschini, il settore della cultura è uno tra i più colpiti dalla pandemia con la musica e lo spettacolo, in particolare, che stentano a ripartire, mentre la quarta ondata ha di nuovo messo in difficoltà i cinema.
L’obiettivo del presente contributo è quello di analizzare le nuove risorse, tenendo in considerazione anche quanto recentemente previsto nella recente legge di bilancio.
30 milioni per il Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali
Il Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali è stato istituito per la prima volta all’interno dell’articolo 183 comma 2 del Decreto Rilancio (DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34) con una dotazione inziale di 210 milioni di euro per l’anno 2020, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.
Con il protrarsi dell’emergenza sanitaria, sono stati previsti via via ulteriori rifinanziamenti al fine di sostenere le istituzioni culturali in questo momento di difficoltà. In particolare, a livello operativo mediante i relativi avvisi delle competenti Direzioni Generali del Ministero della Cultura, i soggetti interessati nel corso delle annualità 2020 e 2021 hanno potuto presentare domanda per accedere al riparto delle somme ed ottenere così i relativi ristori.
Alla luce di quanto sopra riportato, è bene precisare come il Governo abbia previsto unicamente l’ammontare delle risorse incrementali per l’anno 2022 pari 30 milioni di euro mentre saranno necessari i provvedimenti del Ministero della Cultura e delle competenti Direzioni Generali per consentire ai beneficiari di presentare domanda per l’ottenimento dei ristori.
Fondi per le emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo
A livello normativo, i settori degli spettacoli, cinema e audiovisivo sono stati tra i primi ad essere colpiti dai provvedimenti di chiusura e pertanto il legislatore è dovuto prontamente intervenire mediante la previsione inserita nell’articolo 89 del Decreto Cura Italia (D.L. 18/2020) di due specifici fondi: uno destinato alla parte corrente con risorse 80 milioni ed il secondo in conto capitale per una somma di 50 milioni.
In analogia con quanto previsto per il fondo per le emergenze delle istituzioni culturali, il provvedimento Ristori Ter incrementa di 75 milioni le risorse per l’anno 2022, con uno stanziamento aggiuntivo di 50 milioni di euro per la parte corrente e di 25 milioni di euro per gli interventi in conto capitale.
È bene precisare come tali risorse si sommano con quanto già previsto nelle altre misure di sostegno per il settore, tra i quali si segnalano il credito di imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva disciplinato dall’art. 15 della legge n. 220/2016, che prevede il riconoscimento di un tax credit pari al 40% dei costi.