Il decreto Rilancio approvato dal Governo lo scorso 13 maggio ha introdotto numerosi ed importanti provvedimenti a sostegno della cultura, un settore gravemente colpito dalle misure di contenimento del contagio da Covid 19.
Sulla base di quanto dichiarato Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini, il pacchetto relativo a turismo e cultura comprende stanziamenti complessivi per cinque miliardi di euro.
L’obiettivo del presente contributo è quello di fornire una lettura delle principali misure emergenziali approvate dal Governo per il sostenimento della filiera artistica e culturale.
Fondo di emergenza per le imprese culturali
Con il decreto viene stanziato un fondo da 210 milioni di euro nel 2020 per il sostegno al mondo del libro e all’editoria, agli spettacoli, ai grandi eventi, alle fiere, ai congressi e alle mostre annullati a causa dell’emergenza Covid-19 e ai musei non statali.
La finalità del fondo è quella di aiutare i musei e le imprese del settore culturale che, a causa dell’emergenza sanitaria, hanno visto cancellare le mostre e le fiere in programma. Per tali enti, la cancellazione degli eventi comporta il venir meno di una fonte primaria ricavi.
Fondo cultura per la promozione degli investimenti sul patrimonio
Attraverso una dotazione iniziale di 100 milioni di euro per il biennio 2020-2021 viene costituito il Fondo Cultura, finalizzato a promuovere investimenti in favore del patrimonio culturale materiale e immateriale e aperto alla partecipazione di soggetti privati.
L’istruttoria e la gestione delle operazioni coinvolgeranno Cassa Depositi e Prestiti, mentre una quota del fondo potrà essere gestito dall’Istituto per il Credito Sportivo a garanzia di contributi in conto interessi e mutui per interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.
Sospensione dei versamenti ed esenzione IRAP
Per quanto concerne le misure di carattere fiscale, fino al 16 settembre è prevista una proroga della sospensione delle ritenute, dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i soggetti che gestiscono teatri, sale da concerto, cinema, fiere o eventi di carattere artistico o culturale, musei, biblioteche, archivi e altre imprese della cultura.
Con riferimento all’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), le imprese ed i lavoratori autonomi con un volume di ricavi e compensi sino 250 milioni di euro non sono tenuti al versamento del saldo Irap 2019 e dell’acconto Irap 2020.
Anticipo del 5X1000 Cultura
La corresponsione del 5×1000 relativo alla cultura prevede una modalità di riparto definita in base agli elenchi predisposti dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Con riferimento alle tempistiche per l’erogazione, ad esempio la distribuzione degli importi relativi all’annualità 2018 è stata resa nota dal MIBACT lo scorso 10 aprile.
In questa fase di emergenza è stato quindi previsto un anticipo della quota del 5 per mille Cultura del 2019, la quale sarà erogata ai beneficiari entro il prossimo 31 ottobre.
Credito d’imposta per la sanificazione
Per l’adeguamento degli spazi e l’acquisto di dispositivi e apparecchiature per ridurre la diffusione del virus Covid-19, il decreto prevede la concessione di un credito d’imposta del 60% con un massimo di 80.000 euro e contributi da 15.000 a 100.000 euro in rapporto al numero dei dipendenti.
Voucher per spettacoli, concerti e mostre
Con il decreto Cura Italia è stato introdotto anche nello spettacolo la possibilità di utilizzare un voucher per rimborsare i titolari di biglietti che hanno visto sospendere gli spettacoli a causa dell’emergenza sanitaria. In sintesi, viene stabilito il diritto ad ottenere un voucher di pari importo, da utilizzare entro un anno dall’emissione, anche per biglietti relativi a manifestazioni, spettacoli vari inclusi cinema e teatro o relativi a musei e luoghi culturali.
Con il decreto Rilancio viene esteso da 12 a 18 mesi la scadenza per usufruire dei voucher ricevuti a compensazione di spettacoli cancellati e di chiusure di spazi espositivi mentre per l’emissione il termine è fissato al prossimo 30 settembre.
Le ulteriori misure: la piattaforma digitale della cultura e Parma capitale della cultura 2021
Come annunciato dal Ministro Franceschini nelle scorse settimane, l’idea del Governo è quella di creare a sorta di Netflix della cultura, per agevolare le manifestazioni colpite duramente nel periodo di lockdown.
A tal fine sono stati stanziati 10 milioni di euro per realizzare, anche con Cassa Depositi e Prestiti, una piattaforma digitale per la fruizione del patrimonio culturale e degli spettacoli dal vivo on line e in streaming anche a pagamento.
Infine, il decreto ha confermato Parma Capitale della Cultura anche per l’anno 2021 mentre la procedura di selezione attualmente in corso assegnerà il titolo per l’anno 2022.