Christie’s New York sta per mettere all’asta uno dei nudi più belli mai realizzati da Amedeo Modigliani: Nu couché (Nudo disteso). Conosciuto anche come Nudo disteso con braccia aperte (Nudo rosso), il dipinto fu realizzato dall’artista tra il 1917 e il 1918 e proviene nientemeno che dalla celebre collezione di Gianni Mattioli che l’acquistò nel 1949 per poco più di 5 milioni di lire. In catalogo con una stima attorno ai 100 milioni di dollari, l’opera rappresenta il cuore della particolare evening sale di arte del XX secolo in programma il 9 novembre prossimo a New York con il tema The Artist’s Muse. A metterlo in vendita, secondo indiscrezioni, sarebbe stata la figlia di Mattioli, la storica dell’arte Laura Mattioli Rossi. Il dipinto fa parte di una serie di grandi nudi femminili realizzati da Modigliani per Léopold Zborowski e che causò un grande scandalo quando, quasi un secolo fa, fu esposto in occasione della prima personale dell’artista presso la Galerie Berthe Weill di Parigi. Allarmata dalla folla che si stava accalcando davanti alla vetrina della galleria per vedere i nudi, la polizia chiese addirittura che l’esposizione fosse chiusa immediatamente.
Annunciata prima su Instagram dai due specialisti di arte contemporanea di Christie’s – Brett Gorvy e Loic Gouze – e poi sul sito ufficiale della casa d’aste, la messa in vendita di questo capolavoro assoluto di uno dei più grandi artisti del XX secolo, rappresenta un vero e proprio evento per il mercato: è la prima volta, infatti, che questa opera appare in asta. Altissime, ovviamente, le aspettative per una vendita che potrebbe infrangere il precedente record di Modigliani, quel 70.7 milioni di dollari, raggiunto nel novembre scorso da Sotheby’s con la scultura Tête (1911-12). Anche se, in realtà, l’artista italiano ha già superato in passato il tetto dei 100 milioni di dollari, in occasione di una transazione privata: nel 2012 il magnate russo Dmitry Rybolovlev ha pagato ben 118 milioni di dollari al collezionista e miliardario americano Steven A. Cohen per un altro Nudo disteso della stessa serie. Christie’s, per l’appuntamento di New York cala, dunque, un pezzo da novanta, ma questo non meraviglia: le aste di novembre saranno il test più importante dell’anno per il mercato dell’arte a seguito delle recenti turbolenze dei mercati finanziari.
Originariamente parte della collezione del mentore, amico e mercante di Modigliani, Léopold Zborowski, Nu couché (Nudo disteso) è tra le opere di Modigliani più conosciute ed ammirate al mondo e non esiste pubblicazione dedicata all’artista livornese che non l’abbia riprodotta, tanto che oggi questo nudo è una delle icone più riconoscibili della pittura del XX secolo. Acquistata dall’avvocato bresciano Pietro Feroldi (1881-1958), nel 1949 l’opera è stata poi comprata – per 5 milioni e 100 mila lire – da Gianni Mattioli (1903-1977), grande industriale tessile e uno dei più importanti collezionisti italiani di arte del Novecento che, tra il 1969 e il 1972, la portò in tour mondiale con la mostra “Artisti italiani del primo Novecento”, organizzata dalla Olivetti per far conoscere anche all’estero l’arte italiana contemporanea. Tra le esposizioni più importanti che negli anni l’hanno mostrata al pubblico, è da ricordare anche l’ampia retrospettiva che, nel 1951, il Museum of Modern Art di New York dedicò alla vita e all’opera di Modigliani. Ma nei decenni il dipinto è stato celebrato in tutte le più importanti sedi museali del mondo: dal Palais des Beaux Arts di Bruxelles allo Stedelijk Museum di Amsterdam, passando per il Musée National d’Art Moderne di Parigi, la Tate Gallery e la Royal Academy of Arts di Londra, il MoMA di New York e il Palazzo Reale di Milano.
Anche Sotheby’s ha il “suo” Modigliani
Stessa città, ma qualche giorno prima (4 novembre), anche la rivale Sotheby’s mette in asta un Modigliani: Portrait de Paulette Jourdain (1919), proveniente dalla collezione di A. Alfred Taubman, collezionista, filantropo, uomo d’affari – innovativo proprietario di Sotheby’s scomparso lo scorso aprile all’età di 91 anni – che sarà venduta in quattro aste a partire dal 4 novembre 2015 fino al 27 gennaio 2016. Si tratta di oltre 500 opere d’arte, dall’arte antica a quella contemporanea, con una stima totale di oltre 500 milioni di dollari, la collezione privata dalla stima più alta mai prima offerta in asta. L’opera di Modigliani, inserita in catalogo con una stima di 25-35 milioni di dollari, fu prestata da Taubman al Jewish Museum di Detroit per la mostra Modigliani: Beyond the Myth (2004).