19 C
Pesaro

dal 2012 il primo magazine dedicato al collezionismo e al mercato dell'arte moderna e contemporanea.

Il punto sulla normativa delle imprese culturali e creative

del

La disciplina delle imprese culturali e creative ha recentemente trovato il suo compimento con la pubblicazione del decreto direttoriale 10 luglio 2025 del ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit), in attuazione del cd. «decreto Icc» del 25 ottobre 2024.

Nello specifico il nuovo decreto del MIMIT definisce gli adempimenti per l’iscrizione alla sezione speciale del registro delle imprese ad esse dedicata, le specifiche tecniche e la modulistica per la presentazione delle relative istanze, nonché l’operatività della nuova sezione.

Tale provvedimento conclude un percorso normativo molto sofferto, avviato con la legge quadro per il made in Italy (l. 206/2023), che ha definito il perimetro normativo delle imprese culturali e creative.

Più in dettaglio l’articolo 25 ha definito quali “imprese culturali e creative” le società, associazioni, fondazioni o lavoratori autonomi che esercitano effettivamente (vale a dire con attività reali, documentate e concretamente svolte) e in modo prevalente (cioè generando un volume di affari superiore al 50 per cento di quello complessivo) attività di ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione e gestione di beni, attività e prodotti culturali, nonché attività di supporto a queste ultime.

I vantaggi per le imprese culturali e creative

Le imprese culturali e creative vengono riconosciute dal legislatore quale asset strategico nazionale, in continuità con le politiche europee. Un riconoscimento che prevede l’adozione di politiche specifiche, sia a livello centrale sia periferico, in maniera più capillare e mirata, raggiungendo e sostenendo l’ecosistema culturale e creativo.

Per citare alcuni esempi concreti la legge quadro per il Made in Italy ha previsto per le imprese culturali e creative l’erogazione di contributi in conto capitale per un valore di 3 milioni di euro all’anno, per un periodo compreso di almeno dieci anni. 

In aggiunta, la normativa in commento prevede l’adozione, ogni tre anni, di un Piano nazionale strategico per la promozione e lo sviluppo delle imprese culturali e creative, con Decreto del Ministro della Cultura di concerto con il Ministro delle imprese e del made in Italy e del Ministro degli Esteri, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome.

Nuova normativa sulle imprese culturali e creative: requisiti, vantaggi e opportunità dal decreto MIMIT 2025 per imprese ed enti del Terzo Settore.

La possibilità di ottenere la qualifica per gli Enti del Terzo Settore

Gli Enti del terzo settore si trovano oggi di fronte all’opportunità di aggiungere alla propria qualifica di Ets quella di impresa culturale e creativa (Icc). 

Un passaggio che può offrire vantaggi importanti, quali ad esempio una maggiore visibilità e la possibilità di accedere a bandi e strumenti di finanziamento dedicati al settore creativo.

Tuttavia, tale possibilità di accesso non è spendibile per tutti gli Ets in quanto solo alcuni possono beneficiare di questa doppia qualifica.

Preliminarmente l’accesso sarà possibile solo quegli enti che esercitano la propria attività esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale (quindi le imprese sociali), ovvero gli Ets i cui ricavi da attività commerciali superano, in modo sistematico e continuativo, i proventi delle attività non commerciali.

Inoltre, l’attività deve rientrare tra quelle di interesse generale previste dal codice del terzo settore e dalla disciplina dell’impresa sociale, ossia le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa, gli interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, l’organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale e l’organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso.

In conclusione, la possibilità di iscrizione nell’apposita sezione del Registro Imprese per le imprese culturali e creative sarà fortemente condizionata alle agevolazioni che il legislatore concretamente destinerà per tali soggetti. Nel caso in cui tali vantaggi siano piuttosto contenuti, l’iscrizione rappresenterà un mero riconoscimento simbolico per le istituzioni culturali.

Andrea Savino
Andrea Savino
Andrea Savino (n.1991) è un dottore commercialista e revisore legale di Torino specializzato in diritto e fiscalità internazionale. Membro della commissione economia della cultura del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, già presidente della commissione cultura dell'Unione Nazionale Giovani Dottori commercialisti, nonché membro della Commissione Internazionalizzazione e Fiscalità Internazionale dell’UNGDCEC - Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti e ricercatore dell’Istituto Universitario di Studi Europei (IUSE).

Collezione da Tiffany è gratuito, senza contenuti a pagamento, senza nessuna pubblicità e sarà sempre così.

Se apprezzi il nostro lavoro e vuoi approfondire ancora di più il mercato dell'arte,
puoi sostenerci abbonandoti a

News Mercato Arte

Anticipazioni, trend, opportunità e segnali nascosti del mercato dell’arte

Ogni settimana, notizie, aste e analisi scelte per chi colleziona e investe con strategia.

 

Scopri di più!

Condividi
Tags

recenti

VDA Award 2025

Torna per la sua seconda edizione il Var Digital Art Award (VDA Award), il premio biennale promosso da Var Digital Art by Var Group, che per primo intende raccontare le tendenze dell'arte digitale in Italia

Come la fotografia si fa strada nel mercato dell’arte

L’ingresso della fotografia nel mercato dell’arte e nelle case d’asta è un fenomeno relativamente recente. Basti pensare che la prima vendita all’asta dedicata interamente alla fotografia si svolge in Svizzera nel 1961, grazie all’iniziativa del libraio e collezionista francese André Jammes. Fino ad allora, non esisteva un vero e proprio mercato dedicato a questo medium.

L’arte non va in vacanza

Nel tempo sospeso agostano durante il quale, convenzionalmente, si mette in stand by il fluire vorticoso degli eventi, proviamo a mettere a fuoco il qui e ora, se non altro, in ambito di trend artistici e mercato

Articoli correlati

Iscriviti alla nostra newsletter e scarica gratuitamentelaGuida Mercato dell'Arte 2025!

Iscriviti subito alle news di Collezione da Tiffany e riceverai contenuti esclusivi selezionati per te riguardanti il mercato dell'arte. 

Completa il form e potrai scaricare subito gratuitamente la nuova Guida Mercato dell'Arte 2025!

Sono un collezionista

Grazie la tua iscrizione è andata a buon fine!