Meno di tre settimane e l’arte italiana moderna e contemporanea sarà la protagonista assoluta del mercato. Il 17 e il 18 ottobre tornano sulla scena le Italian Sale londinesi, rinnovando una sfida ormai epica tra le case d’asta rivali Sotheby’s e Christie’s. Cento, complessivamente, le opere messe in vendita, ben 23 in più rispetto all’edizione 2012, e un grande protagonista: Lucio Fontana che, da solo, rappresenta il 19% dell’offerta. Grandi le aspettative, con un risultato atteso tra i 28.9 e i 40.3 milioni di sterline. Cifra, quest’ultima, che se dovesse essere raggiunta equivarrebbe al più alto risultato di sempre in tredici anni di storia di queste aste.
A differenza dello scorso anno, sarà Sotheby’s ad aprire le danze, il 17 ottobre, presentando al collezionismo internazionale la sua 20th Century Italian Sale, con un catalogo di 47 opere per un valore totale stimato tra i 15.6 e i 21.9 milioni di sterline. Un solo lotto sopra il milione come stima minima: un Concetto Spaziale di Lucio Fontana del 1960 (est. 1000.000 – 1.400.000) che torna da Sotheby’s dopo oltre vent’anni: l’attuale proprietario, infatti, lo aveva acquistato dalla casa d’aste londinese il 28 giugno del 1990. Aspirano ad un risultato a sei zeri: la scultura L’Idea del Cavaliere di Marino Marini (est. 800.000 – 1.200.000) – assente dal mercato dal 1977 – e Concetto Spaziale, l’Inferno di Fontana (est. 700.000 – 1.000.000) una delle quattro opere romboidali create dall’artista e tra le più rare sul mercato. Gli artisti più presenti nel catalogo di Sotheby’s, assieme all’artista italo-argentino (9 opere): Alighiero Boetti (4); Alberto Burri (4); Afro (3) e Marino Marini (3).
Appuntamento per il giorno successivo, invece, con The Italian Sale di Christie’s che presenta un catalogo di 53 lavori stimato tra i 15.6 e i 22 milioni di sterline. Qui il piatto è decisamente più ricco, con 3 opere che partono da una stima minima superiore al milione: Sacco di Alberto Burri (est. 1.800.000 – 2.500.000), opera di qualità museale datata 1953 e proveniente da un’importante collezione privata per tornare sul mercato dopo quasi quarant’anni d’assenza; Concetto Spaziale, Attesa (1968) di Lucio Fontana, lavoro stimato tra 1.5 e 2 milioni di sterline e già passato dalle sales room di Christie’s nel 2004 e un secondo Concetto Spaziale, Attesa del 1963, in catalogo con una stima tra 1.2 e 1.6 milioni di sterline. Tre anche i lavori che puntano a superare il limite del milione: Rosso Plastica di Alberto Burri (est. 700.000 – 1.000.000), una Mappa di Alighiero Boetti (est 800.000 -1.200.000) e Thèbes di Giorgio De Chirico (est. 800.000-1.200.000). Opera, quest’ultima, che torna sul mercato secondario dopo un assenza iniziata nel 1973, anno in cui è stata acquistata dall’attuale proprietario, un importante collezionista europeo.
Quotazioni milionarie a parte, le due aste dedicate all’arte italiana del XX secolo presentano in catalogo anche alcuni pezzi dai prezzi più “accessibili” ma non per questo di minor qualità. Uno per tutti: La Piazza di Carlo Carrà, splendido disegno ad inchiostro e matita realizzato nel 1917 e presentato in asta da Sotheby’s con una stima tra le 8000 e le 12.000 sterline.