Continua ad essere altissima l’attenzione del collezionismo internazionale per l’arte italiana. A confermarlo il gran numero di mostre dedicate ai nostri artisti presenti nei programmi autunnali delle gallerie di mezzo mondo. La prossima settimana, nella sede belga della Bernier / Eliades Gallery, una delle più importanti e storiche gallerie greche di arte contemporanea, verrà inaugurata la personale di Giovanni Anselmo Dove le stelle si avvicinano di una spanna in più mentre la terra si orienta e oltremare appare verso oriente. E la stessa galleria, che dal 1977 ad oggi ha introdotto in Grecia importanti correnti artistiche come l’Arte Povera e il Minimalismo fino alle giovani generazioni di artisti americani e europei, dal 22 settembre prossimo ospiterà nei suoi spazi di Atene The gap in between, solo show di Mario Airò. Entrambe le mostre rimarranno aperte fino alla fine dell’anno.
A 18 anni dall’importante retrospettiva all’Institute of Contemporary Art (ICA) di Boston, la galleria Fergus McCaffrey di New York dedica all’opera di Carol Rama la più grande mostra mai organizzata negli Stati Uniti nel nuovo millennio con 40 lavori che coprono l’interno arco temporale della sua carriera artistica. Una mostra, quella aprirà l’8 settembre prossimo alla Fergus McCaffrey, che fa il paio con la retrospettiva itinerante The Passion According to Carol Rama che sta facendo riscoprire l’importante artista torinese a tutta l’Europa grazie ad un tour che sta toccando importanti realtà museali: Museu d’Art Contemporani di Barcellona; il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris; l’Espoo Museum of Modern Art di Tapiola in Finlandia; l’Irish Museum of Modern Art di Dublino e, come anticipato sabato scorso, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
E se la Gagosian Gallery di New York avrà Amedeo Modigliani tra i protagonisti della collettiva dedicata al nudo che inaugurerà il 20 settembre prossimo, Mario Merz è tra gli artisti inseriti dell’interessante mostra Sculpture on the Move 1946-2016, attualmente in corso al Luxembourg & Dayan che, fino al 17 settembre, ospitano Melodrama, una mostra in due atti che comprende, tra gli altri, opere di Vincenzo Gemito, Pino Pascali, Maurizio Cattelan e alcuni lavori fotografici di Franco Vimercati.
che affronta il tema della scultura nell’arte contemporanea dalla fine della seconda guerra mondiale ai giorni nostri. E sempre di scultura si parla nelle due sedi di Londra e New York dellaL’opera di Francesco Clemente approda, invece, in Australia dove, fino al 9 ottobre, i suoi lavori saranno esposti per l’appuntamento annuale Schwartz Carriageworks di Sidney organizzato da Carriageworks, il più grande e importante centro per l’arte contemporanea del continente. La mostra dal titolo Encampent è la più ampia mai dedicata all’artista italiano in terra australiana. Tornando nel vecchio continente, Luigi Ghirri è protagonista alla
Le due sedi di Parigi e Londra della
Ebbi, Avrò, Non Ho (J’eus, J’aurai, Je n’ai), personale di Giuseppe Penone che mette insieme una serie di lavori che hanno a che fare con il tema del tatto e che nascono da specifici gesti compiuti dalle mani dell’artista. Sempre di Penone, peraltro, il Rijksmuseum Garden di Amsterdam espone, fino al 2 ottobre, una nuova ed iconica scultura mentre il Mart di Trento e Rovereto gli ha da poco dedicato quella che è stata la più ampia retrospettiva sulla sua carriera mai organizzata. Ma negli ultimi anni l’opera dell’artista piemontese è stata oggetto di una serie di importanti mostre in vari musei e gallerie di tutto il mondo come il Nasher Sculpture Center di Dallas (2015); il Musée Cantonal des Beaux-Arts, di Losanna (2015) o la Whitechapel Gallery di Londra (2013).Infine, chiudiamo questa carrellata sulle mostre dei nostri artisti che apriranno nei prossimi giorni nel mondo, con la prima personale londinese di Francesca Pasquali che fino al 17 settembre, nella sede di Tornabuoni Art a Londra, presenta Metamorphoses che pone l’accento su quello che è il cuore della giovane artista italiana, ossia la relazione tra natura e artificio. Mentre l’8 settembre prossimo inaugurerà, a New York, la mostra Emilio Cavallini: Harmony Runs On A Thread, prima personale dell’artista italiano presso la GR Gallery.