Per raccontare della collezione ospitata dentro villa Moretti bisogna immaginare di essere in una favola.
Una favola che comincia guardando una casa dalle mura verde salvia, che affaccia direttamente sul canale colmo delle caratteristiche barche a vela. Ad aprire la porta immaginate una donna elegante, Manuela Ricci, curatrice da circa trent’anni del complesso museo-archivio-biblioteca (MAB) ospitato all’interno della casa.
Ciò che a primo impatto colpisce di questa bella storia è il fatto di non trovarsi solo all’interno di una casa museo, ma di essere immersi in un vero e proprio centro di studi e ricerca. Dovete immaginare, infatti, mentre continuate la lettura, di potervi confrontare con gli oggetti più diversi, quegli oggetti che hanno ispirato fortemente gli scritti dell’autore Marino Moretti, protagonista della nostra storia, che nella sua vita è stato poeta crepuscolare e narratore post-naturalista.
C’è da dire, infatti, che Moretti aveva una fittissima rete di amici con i quali manteneva corrispondenze epistolari, oltre ai numerosi scambi reciproci di opere e beni. Immaginate quindi che collezione!
Ma torniamo alla casa dalle mura verde salvia. La famiglia di Moretti originariamente viveva nell’ edificio adiacente, mentre la casa dalle mura verde salvia ai tempi era solo una bottega. Ma purtroppo, a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, la casa in cui abitavano venne danneggiata gravemente. Moretti si trovò costretto a trasferirsi nell’ ex-bottega e a vendere numerose opere d’arte avute in regalo dai suoi amici artisti per poter riparare ai danni lasciati dal conflitto.
Nel riallestimento degli spazi della nuova casa, non si liberò di tutto. Decise infatti di mantenere le particolari credenze che arredavano le stanze, utilizzandole per esporre e conservare i suoi numerosi libri.
A seguito dell’acquisizione da parte del Comune di Cesenatico dell’intero immobile (cioè, la nostra casa dalle mura verde salvia), non è stato sufficiente trasformarlo in museo. Sono risultati necessari altri interventi di recupero e conservazione, strutturali e decorativi, dovuti principalmente alla diretta esposizione dell’edificio all’aria salmastra tipica dei paesi della riviera adriatica.
Oggi all’interno della casa respiriamo un’aria di tradizione, che guarda al passato e prova a immergere chi si trova a contatto con la particolare collezione in quei luoghi che a inizio Novecento hanno ispirato Moretti nella realizzazione delle sue opere.
Attualmente tutti i testi sono consultabili a scopi di studio e ricerca previa autorizzazione e si sta pensando di riportare i numerosissimi scritti in digitale.