Dal 20 maggio, con l’asta di arte moderna
Vienna – La primavera dell’arte sboccia nella capitale austriaca con l’apertura della Contemporary Week di Dorotheum, che inaugura lunedì 20 maggio con l’asta dedicata all’arte moderna. Con 156 lotti selezionati, la storica casa d’aste viennese propone un viaggio visivo ed emotivo nel cuore della pittura europea del XX secolo: dai vertici dell’Espressionismo austriaco, passando per il Futurismo e la Metafisica, fino alla luce vibrante dell’Impressionismo francese.
Egon Schiele: il corpo come tormento e poesia

Al centro del catalogo, spicca uno dei nomi più iconici del modernismo viennese: Egon Schiele. Il lotto 4, Nudo femminile, appoggiato su un braccio (1912, stima: € 400.000 – 600.000), una gouache con acquerello e matita su carta, cattura tutta la tensione espressiva dell’artista nel periodo del soggiorno a Neulengbach. La figura femminile — probabilmente la compagna e musa Wally Neuzil — è ritratta dall’alto, la testa piegata, come sospesa nello spazio. La composizione trasmette fragilità e sensualità, riflettendo l’influenza di Rodin e la radicale individualità del tratto di Schiele.
Espressionismo austriaco: introspezione, colore, ritorno all’essenziale
L’Espressionismo, nella sua declinazione austriaca, si impone con forza in catalogo. Carl Moll, figura centrale della Secessione viennese, è rappresentato con Garten in Döbling (1908, stima: € 100.000 – 180.000), opera luminosa e delicata che raffigura un parco primaverile, già appartenuta a Julius Tandler, riformatore della “Vienna Rossa”.
Ben diversa l’atmosfera in Rast di Alfons Walde (stima: € 70.000 – 130.000), un paesaggio alpino innevato in cui la natura si trasfigura in entità spirituale. La pennellata compatta e i forti contrasti tonali trasformano la quiete montana in un’esperienza visiva quasi astratta.
Gustav Klimt: la musica del segno
Non manca Gustav Klimt, maestro della linea e della decorazione, con un raro disegno a matita del 1907 ca., Figura che legge o canta, vista di fronte. Un momento raccolto, femminile, quasi musicale, che esprime l’intimità e la delicatezza del Klimt più privato.
Marc Chagall: il sogno ad occhi aperti

Tra le presenze internazionali più rilevanti, il lotto 24 propone Le retour au village devant le bouquet, di Marc Chagall (stima: € 200.000 – 300.000), un’opera sognante che fonde memoria e simbolismo. La scena notturna, immersa in toni blu cobalto, accoglie una coppia di amanti, fiori e luna: un vocabolario poetico e visionario che rende Chagall inconfondibile.
«Aprii la finestra e l’amore entrò», scriveva l’artista: le sue tele sono finestre sull’inconscio, la nostalgia, l’incanto della vita.
Impressionismo: Renoir e la luce mediterranea

Con il lotto 25, Dorotheum presenta Paysage à Cagnes di Pierre-Auguste Renoir, datato 1898 (stima: € 220.000 – 330.000). Un paesaggio assolato del sud della Francia, dipinto en plein air, che racchiude la gioia di vivere dell’Impressionismo. Il sentiero sinuoso, la figura solitaria, la luce pulsante: ogni elemento conduce lo spettatore in un attimo di eterna serenità.
Giorgio de Chirico: l’enigma del tempo
Due opere fondamentali di Giorgio de Chirico illuminano la sezione metafisica dell’asta. Il lotto 31, Piazza d’Italia (stima: € 250.000 – 350.000), è tra le più compiute espressioni del tempo sospeso e mitico caro all’artista. Architetture irreali, ombre allungate, figure silenziose: tutto interroga l’identità e la percezione del tempo.
Segue il lotto 38, Cavalli antichi in riva al mare (1929), dove la grecità e l’arcaico si fondono in un paesaggio simbolico, assorto e muto.
Marino Marini: la scultura come tensione

Il lotto 44, Guerriero di Marino Marini (stima: € 180.000 – 280.000), è una poderosa sintesi della visione scultorea dell’artista nel secondo dopoguerra. La figura equestre, distorta e quasi disumanizzata, riflette la crisi dell’eroe moderno nell’epoca della Guerra Fredda.
Futurismo lirico: Severini e il ritmo del ballo

Con Tango argentino (1913, lotto 56, stima: € 110.000 – 160.000), Gino Severini trasforma il movimento in pura forma. La composizione, costruita per piani sovrapposti, cattura l’energia vibrante della danza in uno spazio scomposto e pulsante di colore. Un vertice del Futurismo più lirico e cubizzante.
A completare il catalogo, una parata di nomi imprescindibili dell’arte moderna europea: Giorgio Morandi, Mario Sironi, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Filippo De Pisis, Giacomo Balla, Lucio Fontana, Pablo Picasso, Francis Picabia, Paul Klee, Otto Dix, Zoran Mušič, e molti altri.
Appuntamento il 20 maggio a Vienna per la prima asta della Contemporary Week di Dorotheum: un viaggio nell’arte moderna tra introspezione, forma e colore.
Nei prossimi giorni vi racconteremo in anteprima anche i protagonisti dell’asta di arte contemporanea