Fiere, Aste e un programma fittissimo di inaugurazioni. Apre domani, con la fiera che le dà il nome, l’edizione 2018 della Frieze Week. Uno dei momenti più caldi dell’anno per il mercato dell’arte moderna e contemporanea. L’imminente edizione di Frieze London si svolgerà, come al solito, in una struttura installata temporaneamente nel Regent’s Park di Londra e ospiterà 160 tra le più importanti gallerie di tutto il mondo, più di 1000 artisti, con centinai di talk in programma. Oltre ad eventi, proiezioni e tanto altro.
Una settimana intensissima, in cui ogni giorno c’è qualcosa da scoprire. Per non “entrare in crisi”, è quindi fondamentale organizzarsi. Ecco allora qualche consiglio dell’ultim’ora per garantirsi un’esperienza piacevole all’insegna della migliore arte. Prima di tutto: restare aggiornati su tutto quello che vi succede attorno. Operazione sempre difficile in occasione di eventi “titanici” come questi. Uno strumento fondamentale, sono sicuramente i canali social – quello di Frieze in primis, ma imperdibili sono anche le edizioni speciali che ogni giorno pubblica The Art Newspaper e gli aggiornamenti della sezione online che The Evening Standard dedicata proprio alla Frieze Week.
Secondo passo -> scaricare la mappa della fiera sul proprio telefonino così da averla sempre a portata di mano. Poi, abiti e scarpe comode per affrontare la visita.
Tra le principali novità che non potete mancare nella vostra “passeggiata” a Frieze, la sezione tematica Social Work che presenta il lavori di artiste emerse tra gli anni Ottanta e Novanta. Una risposta al fatto che le donne dell’arte sono sempre state poco rappresentate negli anni e un evento in continuità con il progetto Sex Work: Radical Politics and Feminist Art che tanto successo aveva avuto lo scorso anno.
Per chi è interessato ad “indagare” la scena emergente, invece, la tappa obbligata è senz’altro la sezione Focus che vi offre una panoramica delle più interessanti gallerie di ricerca a livello internazionale. E poi, imperdibile, la sezione Live, la piattaforma dedicata alla Performance.
In concomitanza con Frieze London, aprirà anche Frieze Masters, fiera dedicata ai capolavori che vanno dall’arte antica al XX secolo e Frieze Sculpture: la più grande esposizione di opere all’aperto di Londra, che comprende progetti di artisti contemporanei emergenti e di primo piano. Combinate, le tre sezioni della fiera fanno di Frieze Week il più importante evento culturale di ottobre.
Fiere: oltre Frieze c’è di più
Attorno alla “galassia” Frieze, ruota poi un ampio palinsesto di fiere collaterali: come la Pad London (1-7 ottobre, Berkeley Square), la principale fiera londinese dedicata all’arte contemporanea, al design e alle arti decorative. La Sunday Art Fair, che dal 4-7 ottobre, negli spazi dell’Ambica P3, presenterà i progetti di 25 gallerie internazionali. Ma negli stessi giorni, The Old Truman Brewery ospiterà l’edizione 2018 della Moniker International Art Fair, dedicata alla Urban Contemporary Art. Mentre la Victoria House ospiterà la celebre The Other Art Fair principale evento fieristico dove scoprire e comprare direttamente i migliori artisti emergenti del momento.
Nell’ala sud della Somerset House torna invece la 1-54 Contemporary African Art Fair, alla sua sesta edizione e che quest’anno ospita 43 gallerie da tutto il mondo per 140 artisti africani o della diaspora. Infine, completa il panorama fieristico della Frieze Week, la Anti Art Fair l’appuntamento imperdibile per chi non ama il mondo dell’arte guidato dal solo “Dio denaro”.
Mostre: il debutto di Mattiacci in UK e molto altro
Ricchissimo è anche il calendario delle inaugurazioni che vedono le tante gallerie cittadine e internazionali offrire al pubblico dei collezionisti e degli appassionati, una proposta eccezionale d’arte. Tra le mostre che ci piace segnalare, la prima personale dello scultore Eliseo Mattiacci nel Regno Unito, che aprirà domani alla Richard Saltoun Gallery e rimarrà aperta fino al 10 novembre prossimo. La mostra, peraltro, presenterà una delle sculture più importanti e drammatiche realizzate dell’artista nella sua carriera: Roma.
Tra le mostre, segnaliamo, poi: le Polaroids di William Wegman alla Huxley-Parlour Gallery; la peronale di Yayoi Kusama, The Moving Moment When I Went Into The Universe, da Victoria Miro; Zina Saro-Wiwa conThe Turquoise Meat Inside alla Tiwani Contemporary; Pierre Huyghe alla Serpentine Gallery; Julie Mehretu alla White Cube Mason’s Yard; Martine Syms con la personale Grand Calme alla Sadie Coles HQ e Lawrence Abu Hamdan che espone alla Chisenhale Gallery. Infine non possiamo non ricordarvi le aste con alcune delle principali evening sale del secondo semestre, di cui vi abbiamo già parlato la scorsa settimana.