Fino al 20 marzo 2022 è in corso al Museum Leuven in Belgio una vasta mostra personale dell’artista inglese Richard Long (Bristol, U.K., 1945) che riunisce un corpus di opere realizzate negli ultimi vent’anni.
L’artista è celebre a livello internazionale principalmente per i suoi lavori con il fango eseguiti a parete o su pannelli di legno e le sculture con pietre organizzate a terra in forme primitive quali il cerchio, la linea, l’ellisse e la spirale, apprezzabili tanto nel contesto naturale in cui Long le ha create quanto in musei e gallerie d’arte.
La sua produzione è inoltre costituita da text-works, lavori su carta, disegni su legno e libri d’artista. Data la relazione simbiotica con il territorio che a partire dalla fine degli anni Sessanta ha portato lo scultore a servirsi di elementi naturali e forme semplici, includendo il proprio corpo nel processo creativo, la poetica di Richard Long denota numerose tangenze con l’Arte Concettuale, la Minimal Art, la Body Art e, in particolare, afferisce alla Land Art, di cui l’artista è considerato uno dei maggiori esponenti europei ma dalla quale si distingue attraverso un approccio verso la natura delicato seppur diretto.
Applicando con le mani, i piedi e le dita tracce di fango su pareti, pavimenti e legni generalmente di recupero, il linguaggio innovativo di Richard Long fonde modernità e preistoria evocando i segni primigeni lasciati dall’uomo.
Da sempre la pratica dell’artista prevede l’utilizzo di materiali naturali indigeni coniugati a concetti quali lo spazio, il tempo, la distanza e l’atto del camminare: esemplare in tal senso è A Line Made by Walking, performance realizzata nel 1967 quando Long era ancora un giovane studente e immortalata da una fotografia.
Il lavoro, che costituisce la sua prima opera d’arte in assoluto, prevedeva un passaggio in linea retta tracciato nell’erba e ha sancito l’importanza che sempre il viaggio custodirà all’interno della ricerca dell’artista.
Richard Long, infatti, è noto per le passeggiate condotte in solitaria e senza l’ausilio della tecnologia in luoghi selvaggi, angoli del globo incontaminati, siano essi deserti o montagne, e sgombri della presenza umana.
Nella sua poetica il viaggio si trasforma dunque in arte, il passo e il corpo dell’artista fungono da unità di misura, organizzare in forme primitive il materiale autoctono desunto da quanto la natura offre diviene gesto creativo.
La carriera espositiva e il riconoscimento istituzionale
Formatosi al West of England College of Art di Bristol, la città natale dove tuttora vive e lavora, e poi alla Central Saint Martins School of Art di Londra, Richard Long espone da oltre cinquant’anni, avendo tenuto la sua prima mostra personale in galleria nel 1968 con Konrad Fischer a Düsseldorf e l’anno seguente il primo solo show in un’istituzione presso il Museum Haus Lange, capolavoro del funzionalismo architettonico progettato da Mies van der Rohe a Krefeld in Germania.
Nei decenni il suo lavoro d’avanguardia è stato ampiamente riconosciuto in numerose occasioni di prestigio, come quando nel 1968, appena esordiente, prese parte alla mostra ospitata negli antichi Arsenali di Amalfi “Arte Povera più Azioni Povere” curata da Germano Celant e promossa da Marcello Rumma, o quando il suo primo text-work venne esposto nella storica retrospettiva “When Attitudes Become Form” curata da Harald Szeemann alla Kunsthalle di Berna nel 1969.
Tra le principali sedi museali che hanno ospitato le sue esposizioni si segnalano, tra le altre, la Tate Britain di Londra, il Guggenheim di Bilbao e di New York, Arnolfini a Bristol, la Judd Foundation a New York, il De Pont Museum a Tilburg (Olanda), il Philadelphia Museum of Art, la Scottish National Gallery of Modern Art di Edimburgo e il San Francisco Museum of Modern Art.
Nel 1976 l’artista ha inoltre partecipato alla Biennale di Venezia in rappresentanza della Gran Bretagna e, nell’arco della sua lunga e intensa carriera, è stato insignito di due tra i più importanti premi e riconoscimenti del mondo dell’arte: il Turner Prize da parte della Tate Gallery di Londra nel 1989 e il Praemium Imperiale nella categoria Scultura, l’equivalente del Nobel in campo artistico, conferitogli nel 2009 dalla Japan Art Association.
Dal 2001 Richard Long è inoltre membro della Royal Academy of Arts, storica istituzione londinese che si occupa di promuovere e celebrare lo sviluppo dell’arte contemporanea.
Tra le numerose collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero, che annoverano i suoi lavori si ricordano: Centre Pompidou, Parigi; Stedelijk Museum, Amsterdam; Getty Museum, Los Angeles; MoMa, New York; Tate, Londra; Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli (TO); MADRE – Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli; Fondazione Antonio Dalle Nogare, Bolzano; Collezione Panza, Varese; Proximus Art Collection, Belgio.
Il mercato
Conosciuto e apprezzato internazionalmente, Richard Long è considerato un artista established ed è scambiato parallelamente tanto nel mercato primario quanto in quello secondario.
Le gallerie che attualmente lo rappresentano sono Bernier/Eliades (Atene e Bruxelles), Konrad Fischer Galerie (Düsseldorf e Berlino), Lisson Gallery (Londra, New York e Shanghai), Lorcan O’Neill (Roma), Sperone Westwater Gallery (New York), Galerie Tschudi (Zuoz, Svizzera) e Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea (Torre Pellice (TO) e Torino).
La produzione dell’artista è varia e in galleria le quotazioni delle opere oscillano a seconda della tipologia di lavoro: se per i disegni, in base alle dimensioni e all’anno di esecuzione, i prezzi arrivano fino ai 25.000 euro* circa, per le grandi sculture a pavimento, il cui ingombro può variare da circa 3 a oltre 10 metri, bisogna considerare mediamente una base di partenza di 120-150.000 euro* fino a superare i 200-250.000 euro*.
I lavori di Richard Long sono cominciati ad apparire in asta dalla fine degli anni Ottanta: la prima opera a essere messa all’incanto è stato un disegno (cm 31×20 circa) del 1970-71 battuto da Christie’s New York nel 1987 per 8.200 dollari**, mentre nel 1989 si è registrato nella stessa sede il passaggio della prima scultura aggiudicata a 42.500 dollari**.
Nel medesimo anno l’installazione a pavimento Whitechapel Slate Circle (1981), costituita da più di 400 pietre disposte in forma circolare (Ø cm 457), viene battuta da Sotheby’s New York per 190.000 dollari**, superando la stima iniziale di 30-50.000 dollari e fissando quello che ancora oggi rappresenta il record d’asta dell’artista.
A partire dal 2000 e fino al 2021 il mercato secondario di Richard Long ha totalizzato 5.040.880 dollari per complessivamente 284 lotti venduti. In questo arco temporale la maggior parte dei lavori passati in asta (60 lotti) sono stati venduti in un range di prezzo compreso tra 10-50mila dollari generando circa il 25% del fatturato totale (1.260.936 dollari).
Tuttavia, il maggior fatturato è avvenuto nella fascia di prezzo compresa tra 50-100mila dollari (30 lotti) pari a circa il 43% del fatturato totale (2.169.119 dollari), mentre nella fascia 100-500mila (10 lotti) è stato generato circa il 23% del fatturato totale (1.152.639 dollari). I lavori più richiesti dal mercato sono le grandi sculture con pietre che rappresentano circa il 70% del valore complessivo delle vendite (3.517.180 dollari).
* IVA esclusa
** Buyer’s Premium escluso
I top lot in asta di Richard Long
TITOLO | TECNICA | ANNO DI VENDITA |
CASA D’ASTE | PREZZO DI AGGIUDICAZIONE |
Whitechapel Slate Circle (1981) | Scultura in pietra | 1989 | Sotheby’s, New York |
$ 190.000 |
Untitled (2007) | Tecnica mista su legno |
2018 | Christie’s,
New York |
$ 160.000 |
Red Fall Ring (1985/86) | Scultura in pietra | 2011 | Sotheby’s, New York |
$ 130.000 |
Red Slate Circle (1980) | Scultura in pietra | 2006 | Christie’s,
New York |
$ 120.000 |
Green Slate Spiral (1980) | Scultura in pietra | 2019 | Christie’s,
Londra |
$ 112.762 |
Stone Circle (1979) | Scultura in pietra | 2007 | Sotheby’s, New York |
$ 110.000 |
Winter Solstice Circle (2002) | Scultura in pietra | 2009 | Phillips de Pury & Company,
Londra |
$ 108.300 |
Athens Slate Line (1984) | Scultura in pietra | 1998 | Sotheby’s, Londra |
$ 107.642 |
Atlantic Lava Line (1995) | Scultura in pietra | 2010 | Sotheby’s, Londra |
$ 105.518 |
White Marble Circle (1982) | Scultura in pietra | 2019 | Phillips,
New York |
$ 103.979 |
Fonte: elaborazione Collezione da Tiffany su base dati Artprice