Presentato il 6 marzo scorso, al CIMA Center for Italian Modern Art di New York, il primo volume del Catalogo Ragionato di Mimmo Rotella a cura di Germano Celant. Il volume, edito da Skira e uscito l’11 novembre scorso, comprende gli anni 1944-1961 ed è parte di un progetto più esteso di schedatura sistematica dell’intero corpus dell’artista. La pubblicazione è realizzata in collaborazione con il Mimmo Rotella Institute, costituito nel 2012 da Inna e Aghnessa Rotella e diretto da Antonella Soldaini, insieme con la Fondazione Mimmo Rotella, presieduta da Rocco Guglielmo. In edizione bilingue italiano – inglese, il primo volume è composto da 742 pagine con circa 1600 immagini a colori e 300 in bianco e nero.
Nel primo tomo, l’analisi e la verifica scientifica vengono condotte sui lavori realizzati nel periodo tra il 1944 e il 1961, vale a dire dalle sperimentazioni pittoriche, prima figurative e poi verso l’astrattismo geometrico, fino all’invenzione delle tecniche del décollage e del retro d’affiche. Attraverso un percorso cronologico, il Catalogo mette in luce le varie tappe evolutive che hanno caratterizzato il linguaggio dell’artista, permettendo una lettura più ampia e documentata delle opere realizzate in quel periodo.
Rotella, che fin dai primi anni Cinquanta fa dell’appropriazione del manifesto pubblicitario affisso sui muri di Roma la propria cifra stilistica, sviluppa da questo gesto due tecniche parallele: utilizzando il recto delle affiches realizza i décollages, al principio più vicini a un gusto informale tipico delle ricerche coeve di Alberto Burri e Lucio Fontana, e in seguito più figurativi e iconici, in linea con la tendenza Pop che si sta sviluppando a livello internazionale; mentre dal verso dei manifesti, carichi di materia strappata dai muri e segnati da muffe, graffi, residui di calce e intonaco, prendono forma i retro d’affiches.
Con l’adozione del manifesto, a partire dall’inizio degli anni Cinquanta, e la pratica del décollage e del retro d’affiche, Rotella indaga il funzionamento autonomo dell’arte quale messa a fuoco di una spersonalizzazione del tentativo di creare uno spazio altro a favore dell’oggettivazione dello spazio del reale. Abolendo ogni gerarchia dei soggetti trattati, la narrazione di Rotella nel periodo analizzato in questo primo volume riesce ad essere inarrestabile e spettacolare, inglobando al suo interno icone appartenenti a mondi diversi come quelli della pubblicità e del cinema.
Inna e Aghnessa Rotella sono liete di informare che è in corso di preparazione Mimmo Rotella. Catalogo Ragionato. Volume secondo 1962-1973 a cura di Germano Celant, edito da Skira, Milano. Il volume approfondirà l’attività dall’artista tra il 1962 e il 1973. Nel decennio considerato, oltre alla partecipazione a mostre di richiamo internazionale e al contatto con il Nouveau Réalisme, il New Dada e la Pop Art, Rotella arricchisce la propria produzione con nuove tecniche portate avanti parallelamente ai décollages: i riporti fotografici, gli artypos, i frottages e gli effaçages. Per informazioni circa la consegna del materiale relativo alle opere che rientrano in questo periodo rivolgersi al Mimmo Rotella Institute: info@mimmorotellain
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Titolo: Mimmo Rotella. Catalogo Ragionato. Volume primo 1944-1961
Autore: Germano Celant (a cura di)
Editore: Skira
Collana: Arte Contemporanea
Lingua: bilingue (italiano-inglese)
Pagine: 742
Rilegatura:in cofanetto
Data: 2016
Prezzo di copertina: 280,00 €
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