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Mostre: 10 appuntamenti con l’arte emergente

del

Ottobre e novembre, come di consueto, si prospettano come mesi decisamente intensi per gli amanti dell’arte contemporanea. Il calendario è fitto di appuntamenti ed è necessario fare un po’ di ordine. Ecco, allora, 10 mostre dedicate all’arte emergente che vi consigliamo per allenare l’occhio e approfondire la conoscenza di alcuni degli artisti che, in questo momento, stanno attirando maggiormente l’interesse dei collezionisti.

Iniziamo da Torino dove, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, prosegue fino al 1° febbraio la mostra Just Do It, personale di David Ostrowski (Colonia, 1981), uno dei giovani artisti più interessanti dell’ultima generazione di pittori astratti che si sta affacciando sul palcoscenico dell’arte contemporanea internazionale. Su Ostrowski ci siamo soffermati varie volte analizzandone il mercato. La mostra alla Sandretto è un’occasione per vedere dal vivo i suoi lavori. Sempre alla Fondazione torinese, peraltro, arriverà, il prossimo 29 ottobre, la mostra Beware Wet Paint, attualmente in corso all’ICA – Institute of Contemporary Arts di Londra e dedicata ai nuovi percorsi della pittura contemporanea, visti attraverso i lavori degli artisti di ultima generazione: Korakrit Arunanondchai, Isabelle Cornaro, Jeff Elrod, Nikolas Gambaroff, Isa Genzken, Nathan Hylden, Parker Ito, Oscar Murillo, David Ostrowski, Diogo Pimentão, Pamela Rosenkranz, Ned Vena e Christopher Wool. Insomma tutti quei nomi di cui vi ho parlato presentando le aste di settembre e che adesso potrete ammirare dal vivo per farvi un’idea più precisa di cosa è “di moda” sul mercato.

Korakrit Arunanondchai, Solo presentation / Booth Fiac, 2013. Courtesy the artist and C L E A R I N G, New York, Brussels. Una delle opere che saranno presenti alla mostra Beware Wet Paint che il 29 ottobre aprirà alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.
Korakrit Arunanondchai, Solo presentation / Booth Fiac, 2013. Courtesy the artist and C L E A R I N G, New York, Brussels. Una delle opere che saranno presenti alla mostra Beware Wet Paint che il 29 ottobre aprirà alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.

Il 26 settembre, invece, è stata inaugura alla Fondazione Rivolidue di Milano la collettiva ACTION : SPACE, dedicata a tre giovanissime artiste – Emily Hawes (Sussex, UK, 1990), Chloë Iza Manasseh (Londra, 1990) e Maria Teresa Ortoleva (Milano, 1990) – e incentrata sul concetto di percezione dello spazio. Il percorso espositivo ruota attorno ai lavori caratterizzati da strutture integrate a video installazioni di Maria Teresa Ortoleva, ai dipinti di Chloë Iza Manasseh e alle sculture composte da elementi metallici e video di Emily Hawes. Intervenendo sullo spazio espositivo e integrandosi tra loro, le opere mettono in dialogo diversi livelli di fisicità che caratterizzano il lavoro delle artiste, creando momenti di contrasto e altri di chiarezza all’interno dello spazio collettivo.

Maria Teresa Ortoleva, Leaves, Matter as an aggregate of images, 8x8cm each, mixed media
Maria Teresa Ortoleva, Leaves, Matter as an aggregate of images, 8x8cm each, mixed media

Sempre a Milano, la Galleria Officine dell’Immagine  presenta HEIMAEY, personale di Tamara Ferioli (Legnano, 1982). La mostra, che raccoglie una serie di opere nate a seguito del soggiorno della giovane artista lombarda in Islanda, presenta un’installazione, disegni su tela e fotografie che indagano la relazione tra Uomo e Natura, ovvero il legame che si crea tra una persona e un luogo che l’accoglie per la prima volta ma che gli sembra di conoscere da sempre.

T.Ferioli, I can feel your heart’s end, 2014, pencils and hair on framed japanese paper, matite e capelli su carta giapponese intelata, 140x130 cm
T.Ferioli, I can feel your heart’s end, 2014,  matite e capelli su carta giapponese intelata, 140×130 cm

Doppio appuntamento con i vincitori del concorso Rigenerazione indetto nell’ambito della 48° edizione del Premio Suzzara (2013) dal titolo La terra si muove con il senso a cura di Paola Boccaletti, Elisabetta Modena, Marco Scotti. Un tema che prende spunto dagli eventi sismici che nel maggio 2012 hanno coinvolto il territorio mantovano, evidenziando la natura effimera e provvisoria di ciò che si immaginava stabile e duraturo. Fino al 20 novembre, alla Galleria del Premio Suzzara, in Via Don Bosco 2/a a Suzzara (MN), sarà visibile il progetto The Time Machine Oltrepò di Sergio Breviario (Bergamo, 1974). Per questo progetto l’artista bergamasco ha costruito set fotografici utilizzando come scenografie le facciate degli edifici messi in sicurezza a seguito dei danni subiti a causa del sisma, coinvolgendo gli abitanti del luogo come attori, comparse e scenografi. La mostra racconta e mette in scena questi set e documenta quanto avvenuto nell’Oltrepò negli ultimi mesi attraverso un allestimento degli scatti dell’artista. Il 4 ottobre, presso il Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (Mn), sarà presentata, invece, l’installazione To say nothing of the dog di Ettore Favini e Antonio Rovaldi. Un’opera con la quale i due artisti tornano a riflettere su una certa idea di movimento nel paesaggio, rileggendo e restituendo le esperienze, le storie e gli incontri con la gente del Po e la loro cultura, attraverso una mappatura del territorio non solo cartografica ma, e soprattutto, immaginifica.

Sergio Breviario, The time machine oltrepo #1, 2013
Sergio Breviario, The time machine oltrepo #1, 2013

Alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia, invece, in occasione della X Giornata del Contemporaneo (11 ottobre), aprirà la doppia personale Ritratto di Donne di Alessandra Ariatti e Chantal Joffe. Entrambe le artiste, hanno concentrato la loro ricerca artistica nel ritratto, una tradizione figurale che ha percorso ininterrottamente l’arte occidentale (ma non solo) dal Quattrocento a oggi. I ritratti realizzati da Ariatti e Joffe, posti in dialogo in questa mostra, sono ancorati da una parte alle estetiche, o meglio alla cultura, dell’arte contemporanea e dall’altra, forse ancor più intimamente che per gli artisti del passato, al milieu nel quale esse vivono e operano.

Alessandra Ariatti, Senza titolo, 1997. Olio su tavola, 122 x 190 cm. © and Courtesy the Artist
Alessandra Ariatti, Senza titolo, 1997. Olio su tavola, 122 x 190 cm. © and Courtesy the Artist

Il 2 ottobre la (galleria +) oltredimore inaugura a Bologna la mostra A piece of wall for you non amor dell’artista palestinese Nawras Shalhoub. Le opere di Shalhoub, nato nel 1974 in un campo profughi palestinese in Siria, mirano a fornire un messaggio universale, esplorando il punto in cui la sofferenza e l’amore collidono, impossessandosi di materiali diversissimi tra loro, come i proiettili e la cera d’api, mescolando esperienze inaspettate con un sorprendente senso dell’umorismo e della speranza verso il futuro.

Nawras Shalhoub, A piece of wall for you mon amour, 2013.
Nawras Shalhoub, A piece of wall for you mon amour, 2013.

Sempre alla pittura, che sta conoscendo una nuova stagione d’oro, è dedicata la mostra inaugurata il 19 settembre scorso alla Galleria FuoriCampo di Siena che propone i lavori di due giovani artisti italiani: Angelo Sarleti (Reggio Calabria, 1979) e Michele Tocca (Subiaco, 1983).

Uno degli ultimi lavori di Sam3 realizzati a Roma nel 2012 in Via Ostiense. Dal 4 ottobre, la galleria Wunderkammern di Roma gli dedicherà la prima personale italiana.
Uno degli ultimi lavori di Sam3 realizzati a Roma nel 2012 in Via Ostiense. Dal 4 ottobre, la galleria romana Wunderkammern gli dedicherà la prima personale italiana.

Infine, la galleria Wunderkammern di Roma, dal 4 ottobre, ci offre la possibilità di ammirare, per la prima volta in Italia, l’opera di uno dei più importanti artisti contemporanei spagnoli: Sam 3 (Elche, 1980). Questo giovane street artist fa uso di una grande varietà di tecniche artistiche, dalla scultura al murales, sperimentando con i video e le animazioni. Per Monumental – questo il titolo della personale romana – l’artista presenterà una serie di nuove opere d’arte, sia in ceramica, utilizzando il bianco e il nero come colori, che a grafite e ad inchiostro su carta e tela. I suoi interventi nello spazio pubblico, grandi sagome nere antropomorfe, sono visibili in tutto il mondo. Le “ombre” di Sam3, come le chiama lo stesso autore, riflettono sulla condizione umana: in bilico tra raffinata poesia e tagliente ironia, queste figure si connotano di significati alternativi, spesso anche molto provocatori e sovversivi.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.
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