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Mostre aprile 2022: 10 appuntamenti in galleria (e non solo) da mettere in agenda

del

Mentre Milano catalizza, in questi giorni, tutta l’attenzione degli appassionati d’arte e dei collezionisti per miart e la Milano Art Week, è tempo di dare uno sguardo anche alla proposta artistica delle gallerie d’arte italiane per il mese di aprile. Iniziamo da Bergamo, dove Stefano Arienti, il prossimo 8 aprile, inaugura a The Drawing Hall una personale a cura di Ilaria Bernardi, intitolata Meridiane 2020.

Alla base del progetto espositivo, il concetto di disegno come fondamento della produzione artistica di Arienti: attraverso l’uso di tecniche differenti, il disegno trova in lui una propria via personale più affine al metodo scientifico, con l’obiettivo di analizzare il mondo selezionando i suoi aspetti più rilevanti e nobilitarlo grazie a interventi minimi sugli elementi fisici di cui esso è costituito.

Stefano Arienti, “Meridiana” 2020, acrilico su carta cm 150 x 100 circa, courtesy l’artista

La mostra aThe Drawing Hall include un nucleo di opere inedite parte del ciclo Meridiane, iniziato da Arienti nel 2012 e proseguito a più riprese negli anni successivi. La mostra comprende anche numerosi disegni progettuali di quattro interventi site-specific concepiti da Arienti sul territoriolombardo, presso la Chiesa di San Giorgio a Sedrina, la Chiesa del nuovo Ospedale Papa Giovanni XXIII a Bergamo, la Cattedrale di Sant’Ambrogio a Vigevano e laCappella di San Giorgio a Martinengo.

Da Bergamo a Milano, dove qualche giorno fa la galleria Federico Rui Arte Contemporanea ha inaugura la mostra La natura ama nascondersi, personale di Mirko Baricchi in cui l’artista presenta undici lavori recenti in cui il patrimonio iconografico diventa paesaggio inconscio e aniconico. L’interesse dell’artista si sposta dal soggetto rappresentato nell’opera alla pittura in sé, come linguaggio, alla ricerca di una superficie autosufficiente, in cui le tensioni visive siano bilanciate dall’equilibrio delle parti in campo, a partire dalle più semplici unità di senso. 

Mirko Baricchi, Oltre, 2021. 150×120 cm.

Tra le aperture recenti, sempre a Milano, ci piace segnalare, presso la Galleria Monica De Cardenas, la mostra Writers, che raccoglie venti opere recenti di Chantal Joffe, nuova tappa della ricerca al femminile della pittrice di origine americana residente a Londra. Al centro di quest’indagine sono le scrittici: autrici di romanzi e best seller mondiali, poetesse, saggiste, giornaliste, storiche e critiche dell’arte ma anche giovani esperte di social-media, che Joffe racconta e interpreta su tavola o tela in una serie di ritratti individuali di donne che hanno fatto della narrazione il proprio lavoro e la propria identità.

Mentre la sede milanese di Cardi Gallery presenta, fino al 5 agosto, 40 BALLS che per la prima volta espone 40 nuovi disegni, tutti pezzi unici, realizzati da Richard Serra appositamente per l’occasione, in un allestimento da lui stesso ideato. Accanto alle sue imponenti sculture site-specific, nel corso della sua lunga carriera Richard Serra ha approfondito con costanza la pratica del disegno, realizzando opere che, per la loro capacità di indagine del reale e di costruzione del segno grafico, risultano immediate e assolute quanto le sue sculture.

Una vista della mostra 40 BALLS di Richard Serra presso la sede milanese di Cardi Gallery

Andrea Nisbet. D’intorno è il titolo della mostra da poco inaugurata negli spazi della galleria Biasutti & Biasutti di Torino. Trenta opere dell’artista torinese che presentano il nuovo corso della sua ricerca artistica, dove appare evidente il rapporto di Nisbet con la natura fatta da una serie di disegni e installazioni ambientali. Un percorso segnato da strade al di fuori delle logiche
tradizionali.

Disegni “grandi” in cui riproduce in maniera fedele e maniacale tronchi di alberi, che subiscono l’ intervento dell’uomo. Vasi in ceramica, realizzati con la tecnica dell’engobbio dipinti e datati, messi in cima a tronchi di abete e cedro per far vivere il ciclo della vita. Una visione contemporanea: il vaso stesso raccoglie l’acqua che passa alla pianta (il tronco). L’installazione stessa ti avvolge, ti cattura e fa provare uno stretto contatto con la natura.

Nisbet, D’intorno, 2013, tecnica mista su carta, cm. 29,5×40

A Bologna, L’ARIETE artecontemporanea presenta A proposito dell’umor vitreo, terza mostra personale di Jingge Dong che, dopo essersi formato all’Accademia d’Arte Nazionale Cinese e aver concluso i suoi studi all’Accademia di Venezia, ha portato a compimento il sincretismo tra la pittura guohua e le iridescenze dei coloristi veneziani.

Anziché limitarsi a descrivere il paesaggio, l’artista vi si immerge, lo assimila e lo vive interiormente, perché non esiste alcuna verità al di fuori del quadro. Allontanandosi dalla “cosa” rappresentata, e concentrandosi unicamente sul “come” dipingerla, Jingge Dong cerca di superare l’analogia per cogliere l’essenziale (e forse anche l’invisibile) che ci circonda.

Dopo aver rielaborato il dato visivo, la mano dell’artista concorre a confondere le acque, lasciandosi cullare dagli accordi tonali che favoriscono una pittura che pare fatta d’aria e d’acqua. Vapori e atmosfere languide concorrono a definire queste sue visioni liquide che sono un’emanazione del mondo e non una sua semplice trascrizione. Non diversamente, lo sguardo dello spettatore finisce per scivolare sui quadri come farebbe sul pelo dell’acqua, in attesa che tutto affiori in superficie.

Jingge Dong, So close so far, 2022. Oil painting on canvas, 160×200 cm

A Pietrasanta (LU), fino al 26 aprile, la mostra la mostra “BACK AND FORTH. Giulio Turcato / Vincenzo Marsiglia”, allestita negli spazi della Galleria Giovanni Bonelli, mette a confronto Giulio Turcato, uno dei pittori più importanti dell’arte italiana del secondo dopoguerra e tra i principali esponenti dell’astrattismo informale, con Vincenzo Marsiglia, un artista contemporaneo appartenente alla nuova generazione astratta, che ha individuato il suo segno distintivo in un simbolo grafico semplice a forma di stella a quattro punte chiamato “Unità Marsiglia” (UM). Un modulo che l’artista declina all’infinito con tecniche e materiali diversi per sperimentarne tutte le possibilità creative servendosi della pittura, della scultura e di mezzi digitali.

La Galleria Rolando Anselmi di Roma ospita, invece, fino al 30 aprile, Lapidario, la prima mostra personale di Sofia Silva. Nella pittura di Silva, la ricerca di momenti estatici si coniuga alla predilezione per le forme elementari e per le grammatiche semplici: il processo del fare pittorico presenta e non rappresenta, minando un’attitudine narrativa a favore di una cosciente attenzione alla forma. La serie di tele, tavole e pannelli in mostra indaga diversi aspetti del muro e della pietra, traducendo il malinconico concetto di ‘rovina’ nella più puerile accezione di ‘rovinato’.

Una vista della persolane di Sofia Silva, Lapidario, alla Galleria Rolando Anselmi di Roma.

Dal 27 aprile 2022, nell’affascinante cornice del seicentesco Palazzo Borghese a Roma all’interno delle suggestive sale affrescate della galleria terrena, la Galleria del Cembalo attende i visitatori con due nuove mostre dedicate alla fotografiaMare Omnis di Francesco Zizola e Epifanie/03 – LAB/per un laboratorio irregolare, a cura di Antonio Biasiucci.

Le 22 fotografie di Zizola che compongono la mostra Mare Omnis documentano in maniera antropologica la vita vissuta in mare attraverso forme di pesca ancora manuali, locali, sostenibili, secondo tradizioni centenarie, indagando il rapporto dell’uomo con la natura e della sua influenza sul mare declinato attraverso un linguaggio visivo articolato e complesso.

La mostra Epifanie/03 proporrà, ivnece, circa 80 opere fotografiche realizzate da Paolo Covino, Alessandro Gattuso, Valeria Laureano, Laura Nemes-Jeles, Claire Power, Ilaria Sagaria, Giuseppe Vitale e Tommaso Vitiello. Giovani artisti che hanno preso parte al LAB/per un laboratorio irregolare, laboratorio di approfondimento e critica del proprio lavoro a cura di Antonio Biasiucci.

Uno scatto di Francesco Zizola

Spostandoci, infine, a Palermo, qui la RizzutoGallery presenta, fino al 30 aprile, Berliner Blau, mostra personale di Antonio Catelani con la quale la galleria celebra il decennale del ciclo pittorico intitolato: Abwesenheiten in PreuβischBlau (Assenze in Blu di Prussia), serie che ha avuto il suo inizio nel 2012 a Berlino dove Catelani ha vissuto e lavorato dal 2007 al 2017. Al vasto ciclo pittorico ancora in fieri,ad oggi il più duraturo dell’artista, saranno destinati gli interi spazi espositivi della galleria.

Nella più che trentennale esperienza artistica, dagli esordi nel 1985 ad oggi, Antonio Catelani ha sviluppato una ricca e accurata indagine incentrata sullo specifico disciplinare di scultura, pittura e installazione, sondandone le possibilità espressive e scardinandone i confini fino a giungere ad una ridefinizione delle loro peculiarità, risultandone così rigenerate e atte a rinnovate funzioni ed espressività.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.
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