9.3 C
Pesaro

dal 2012 il primo blog dedicato al collezionismo d'arte.

Passi in avanti per le imprese culturali e creative 

del

Con la registrazione presso la Corte dei Conti del Decreto interministeriale di attuazione dell’art. 25, comma 6, della Legge 27 dicembre 2023, n. 206, meglio conosciuta come Legge per il Made in Italy, la disciplina delle imprese cultuali e creative (di seguito anche “ICC”) compie un ulteriore step verso la sua definitiva attuazione.

La possibilità di ottenere il riconoscimento della propria attività d’impresa quale “culturale e creativa” diventerà sempre più centrale per il futuro al fine di poter beneficiare di eventuali contributi e agevolazioni che saranno di volta in volta destinati al settore culturale.

Come anticipato dal Sottosegretario Borgonzoni nel comunicato stampa del 5 dicembre, infatti, sarà successivamente previsto un fondo con una dotazione di tre milioni di euro l’anno per promuovere e sostenere gli investimenti effettuati dalle ICC nel territorio nazionale.

L’obiettivo del presente contributo è quello di fornire al lettore gli strumenti utili per valutare se la propria attività di natura imprenditoriale sia potenzialmente rientrante tra quelle delle imprese culturali e creative. Non appena chiariti questi aspetti, sarà quindi possibile stabilire l’interesse o meno all’ottenimento della citata qualifica.

I soggetti che possono ottenere la qualifica 

Preliminarmente occorre evidenziare come tra i soggetti che potranno acquisire la qualifica di impresa culturale e creativa rientrano anche gli enti del Terzo settore, le start up innovative e i lavoratori autonomi che svolgono in forma di impresa, in via esclusiva o prevalente, una o più attività tra quella di ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione o gestione di beni, attività e prodotti culturali.

Più in dettaglio, sono previste 14 categorie di ICC individuate puntualmente dall’allegato al decreto, quali Architettura, Arti visive, Artigianato artistico, Audiovisivo, Design, Editoria e libri, Fotografia, Letteratura, Moda, Musica, Patrimonio culturale, Radio, Spettacolo dal vivo, Videogiochi e software.

Sulla base di quanto sopra riportato, emerge a prima vista l’ampiezza del citato ambito operativo, sia sotto il profilo della tipologia di soggetti che possono potenzialmente accedervi – si passa infatti dalle start-up innovative agli Enti del Terzo Settore – ma soprattutto dalle differenti attività svolte.

Il rischio può essere quello di non cogliere a pieno le particolarità di ciascun settore, con la previsione di misure e strumenti non perfettamente adattabili a ciascun comparto.

Quello che ancora si attende per l’iscrizione

Ultimo tassello ancora mancante per la definitiva creazione delle imprese culturali e creative riguarda l’istituzione, da parte delle Camere di Commercio Industria e Artigianato, all’interno del Registro delle Imprese di cui all’articolo 2188 del Codice Civile di una sezione speciale, in cui saranno iscritte le imprese culturali e creative. 

Viene quindi previsto come tale passaggio dovrà essere completato entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto mentre con cadenza annuale le Camere competenti, tramite di Unioncamere, trasmettono al Ministero della Cultura l’elenco degli operatori. 

L’iter adottato prevede quindi in capo alle competenti Camere di Commercio la verifica relativa alla validità delle informazioni relative ai soggetti iscritti nella sezione speciale, al fine del mantenimento o revoca della qualifica.

La speranza che una volta terminato questo ultimo passaggio, la disciplina possa considerarsi definitivamente operativa e consentire agli operatori di accedere ad uno strumento utile ed efficace nello svolgimento della propria attività economica.

Andrea Savino
Andrea Savino
Andrea Savino (n.1991) è un dottore commercialista e revisore legale di Torino specializzato in diritto e fiscalità internazionale. Membro della commissione economia della cultura del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, già presidente della commissione cultura dell'Unione Nazionale Giovani Dottori commercialisti, nonché membro della Commissione Internazionalizzazione e Fiscalità Internazionale dell’UNGDCEC - Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti e ricercatore dell’Istituto Universitario di Studi Europei (IUSE).

Collezione da Tiffany è gratuito, senza contenuti a pagamento, senza nessuna pubblicità e sarà sempre così.

Se apprezzi il nostro lavoro e vuoi approfondire ancora di più il mercato dell'arte puoi sostenerci abbonandoti al nostro servizio di rassegna stampa internazionale the artUpdate.

Abbonati ora!

Condividi
Tags

recenti

Mercato d’arte contemporanea 2024

Più inclusività per artisti e collezionisti Il 2024 è stato caratterizzato da una costellazione di eventi artistici e culturali importanti che hanno segnato un anno ricco di novità...

Fotografia. I migliori risultati del 2024 nelle aste italiane

Al primo posto fra le aste italiane di fotografia del 2024 troviamo l’artista e performer statunitense Vito Acconci. Scopriamo chi sono gli altri...

Diventare un artista professionista? Oggi è possibile.

Coma avviare una seria carriera d'artista? Come acquisire strumenti concreti per posizionarsi nel mercato dell'arte? Come crearsi una reputazione solida fra i collezionisti?

Articoli correlati

Iscriviti alla nostra newsletter e scarica gratuitamente il Report Mercato Arte 2023!

Iscriviti subito alle news di Collezione da Tiffany e riceverai, ogni settimana contenuti esclusivi dedicati al mercato dell'arte e al collezionismo d’arte. 

Completa il form e potrei scaricare subito gratuitamente il nuovo Report Mercato Arte 2023!

Sono un collezionista

Grazie la tua iscrizione è andata a buon fine!