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Aste: ancora un semestre di crescita per il mercato italiano

del

Quinto semestre consecutivo di crescita per il mercato italiano delle aste di arte moderna e contemporanea che da gennaio a giugno 2022 ha realizzato un fatturato di 59.946.002 euro, segnando un +7% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Questo al termine di un primo semestre dell’anno ormai sempre più lungo, vista la tendenza di alcune case a battere le ultime aste nei primi giorni di luglio per “decongestionare” un calendario che in tempi recenti aveva visto i mesi di maggio e giugno fin troppo densi di appuntamenti.

Detto questo, il trend positivo appena descritto ci sta riportando, lentamente, ai livelli pre-pandemici, ma alla crescita dei fatturati complessivi non corrisponde una analoga tendenza per quanto riguarda i prezzi medi di aggiudicazione.

I 9141 lotti aggiudicati nella prima parte dell’anno, infatti, si sono attestati su un valore medio di 6.558 euro, con un calo del -12% sui primi sei mesi del 2021 e del -10% sullo scorso anno. E questo dopo la crescita dello scorso anno, quando il prezzo medio si era attestato di 7.306 euro, con un +56% sullo stesso periodo del 2020.

L’andamento del mercato italiano delle aste di arte moderna e contemporanea dal 2015 al 2022 (H1). © Collezione da Tiffany

Un calo determinato, in primo luogo, da un’offerta caratterizzata dalla mancanza generalizzata di lotti di grande valore. Ne è una prova l’andamento dei fatturati delle singole realtà, che ci mostra come solo il 44.44% delle case d’asta monitorate abbia riportato un incremento del fatturato, mediamente attorno al +35%.

Mentre un altro 22.22% ha registrato una flessione media del -7% e il restante 33.33% ha visto, invece, una riduzione media del fatturato del -40%, anche a fronte di ottimi tassi di aggiudicazione in lotti e in valore. E questo anche se le aggiudicazioni milionarie sono state molte di più rispetto al primo semenstre 2021: 5 contro 2, ma quasi tutte concentrate nel solo catalogo di Sotheby’s. Fa eccezione solo una Natura morta di Giorgio Morandi battuta da FarsettiArte e che peraltro, guida la Top 10 delle aggiudicazioni di questo semestre.

L’andamento dei prezzi medi di aggiudicazione nelle aste italiane di arte moderna e contemporanea dal 2007 al 2022 (H1). © Collezione da Tiffany

A sostenere il mercato, infatti, è stata principalmente la quantità. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, infatti, il numero delle aste di arte moderna e contemporanea è cresciuto del +7% e del +19% quello dei lotti offerti. Il tutto con un tasso di venduto del 66%, perfettamente in linea con gli anni passati.

A tutto ciò vanno poi aggiunte le due major che operano nel nostro Paese, Christie’s e Sotheby’s, che, rispetto al primo semestre del 2021 hanno fatto registrare performance marcatamente migliori.

“Finora quella del 2022 è stata una stagione forte per il mercato dell’arte in Italia – ha dichiarato in merito Claudia Dwek, Presidente di Sotheby’s Italia – La nostra Contemporary Auction di Milano ha superato la sua stima alta raggiungendo i 14,2 milioni di euro, una cifra perfettamente in linea con i livelli pre-pandemia, e con un tasso di venduto del 95%, tra i più alti nella storia dell’azienda in Italia”.

L’andamento del tasso di aggiudicazione nelle aste italiane di arte moderna e contemporanea dal 2015 al 2022 (H1). © Collezione da Tiffany

Percentuali a parte, il mercato italiano si è confermato ad ogni modo decisamente vivace, grazie anche all’online. “Il mercato ha confermato un trend positivo nel primo semestre e ci auguriamo che mantenga lo stesso andamento anche per la seconda parte dell’anno – dichiara Andrea Poleschi, amministratore di Ambrosiana Casa d’Aste – Abbiamo aggiudicato circa il 70% dei lotti presenti in catalogo grazie anche alla nuova piattaforma di asta-live My Ambrosiana presente sul nostro sito, che ha generato un incremento di partecipazione del pubblico, di cui l’80% di nuovi utenti”.  

“Un ampliamento di partecipanti – conclude Poleschi – che ha permesso a molti lotti di superare, talvolta raddoppiare o addirittura triplicare, la riserva iniziale, come è successo, ad esempio, con Il Pretino d’Ambasciata di Filippo De Pisis che da una riserva di € 5.000 è stato aggiudicato a € 16.000 oltre diritti.

Variazione del numero dei lotti offerti nelle aste italiane di arte moderna e contemporanea dal 2016 al 2022 (H1). © Collezione da Tiffany

Dello stesso tenore anche il commento di Marco Canepa, capo-dipartimento di arte moderna e contemporanea di Aste Boetto, che ha messo in evidenza “un andamento positivo con risultati inaspettati, in particolare su autori come Schifano, Schneider e Paul McCarthy, mentre si conferma il trend positivo, ma stabile, di Mathieu del quale sono state vendute 2 opere”. Ma dalla casa genovese arrivano conferme anche dell’appeal che il nostro mercato ha per i compratori internazionali, tanto che il 60% delle opere battute da Boetto è stato venduto all’estero.

Parole a cui fanno eco quelle di Susanna Capolongo di Pandolfini: “La nostra clientela nazionale e internazionale, che è in costante e continua crescita, conferma la fiducia accordataci asta dopo asta premiando il lavoro che abbiamo svolto. Dopo gli ottimi risultati del 2021 anche il primo semestre di quest’anno ci vede soddisfatti degli esiti raggiunti, segno di un mercato in crescita e dell’interesse dei collezionisti alla rinnovata offerta dei lotti presenti nei nostri cataloghi, in particolare per le opere di qualità e interesse storico, lo dimostrano alcune performance ottenute nell’asta di giugno”.

Giorgio Morandi, Natura morta, 1932. Aggiudicata a 1.695.249 euro (diritti inclusi) da FarsettiArte il 28 maggio scorso è l’aggiudicazione più alta registrata in Italia nel primo semestre 2022.

Estremamente positivo, infine, anche il commento di Sonia Farsetti, della casa d’aste Farsetti di Prato: “Il primo semestre per FarsettiArte si è concluso brillantemente, superando ogni aspettativa sia in termini di percentuale di lotti venduti che di valore complessivo”.

“Il mercato degli artisti riconosciuti internazionalmente – prosegue Farsetti – ha mantenuto prezzi e volumi notevoli, nonostante le varie problematiche economiche dell’ultimo periodo. Con l’aumento dell’inflazione viene spontaneo ricercare altre valide forme di allocazione degli investimenti. L’arte pertanto viene sempre più associata ad un bene rifugio, meno soggetto ad oscillazioni dovute ad eventi che influiscono sull’economia e pertanto fornisce una maggiore garanzia di mantenere il proprio valore nel tempo”.  

Dando, adesso, uno sguardo alle principali aggiudicazioni del primo semestre, Giorgio Morandi si conferma, una volta di più, come la vera star del nostro mercato. Seguito da Domenico Gnoli, Mario Schifano, Lucio Fontana e Alighiero Boetti. Tra le aggiudicazioni più significative di questo primo semestre è poi da ricordare il nuovo record realizzato da Salvo con l’opera La Valle (2003) aggiudicata a 155.500 euro da Blindarte.

Questa la top 10 delle aggiudicazioni nelle aste italiane di arte moderna e contemporanea del primo semestre 2022:

#AUTORETITOLOANNOAGGIUDICAZIONE*CASA D’ASTE
1.Giorgio MorandiNatura morta19321.695.249 €Farsetti Arte
2.Giorgio MorandiNatura morta19481.547.500 €Sotheby’s
3.Giorgio MorandiNatura morta19601.220.800 €Sotheby’s
4.Domenico GnoliMise en plis n. 119641.184.500 €Sotheby’s
5.Mario SchifanoMilano19621.027.200 €Sotheby’s
6.Lucio FontanaConcetto spaziale, [Attesa ]1964 942.000 €Christie’s
7.Alighiero BoettiTalvolta luna talvolta sole1979 882.000 €Sotheby’s
8.Piero DorazioVista di Venere1962 756.000 €Christie’s
9.Alighiero BoettiOggi trentesimo giorno dell’ottavo…1988 718.200 €Sotheby’s
10.Lucio FontanaConcetto spaziale, Nature1959-60 625.000 €Il Ponte
*diritti inclusi
Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.

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