1.506.386.000 $. Una cifra così, riferita ad una sola asta, non si era mai vista e, a dirla tutta, era anche difficile da immaginare. Eppure, ieri sera a New York è successo e nella serata di Christie’s, che ha visto andare all’asta la prima parte della prestigiosa collezione di Paul G. Allen, co-fondatore di Microsoft, i 60 lotti in catalogo, che coprivano 500 anni di storia – da Botticelli ai giorni nostri – hanno totalizzato l’incredibile fatturato di 1.5 miliardi di dollari. Totale che fa della colleziona Allen la collezione privata più preziosa di tutti i tempi.
Inutile dire che la single owner di ieri ha registrato il 100% di venduto. Un’asta “guanti bianchi” – come si dice in gergo – che ha visto cinque dipinti superare il tetto dei 100 milioni di dollari, anche questo un record visto che, fino ad oggi, mai più di due opere avevano superato questa cifra in una sola asta. Come se non bastasse, complessivamente, il 65% dei lotti proposti ha superato la stima massima e, dopo la prima metà della vendita, la barriera del miliardo di dollari era già stata infranta.
Completano il quadro di quest storica serata, 18 nuovi record d’asta, realizzati da Thomas Hart Benton, Jan Brueghel il Giovane, Paul Cezanne, Henri Edmond Cross, Max Ernst, Sam Francis, Lucian Freud, Paul Gauguin, Barbara Hepworth, Jasper Johns, Gustav Klimt, Diego Rivera, Georges Seurat, Henri Le Sidaner, Paul Signac, Edward Steichen, Vincent van Gogh e Andrew Wyeth.
A guidare questo strepitoso successo di mercato: Les Poseuses, Ensemble (versione Petite) di Georges Seurat, venduto per 149.240.000 $. Cifra di tre volte superiore al precedente record stabilito dal maestro del puntinismo e giunta al termine di una battaglia di rilanci durata per cinque lunghissimi minuti.
Non da meno l’altro capolavoro post-impressionista della serata: La Montagne Sainte-Victoire (1888-1890) di Paul Cezanne, che ha realizzato 137.790.000 $, anche in questo caso infrangendo il precedente record dell’artista. Come un nuovo primato è stato stabilito da Small False Start (1960) di Jasper Johns, passato di mano per 55.350.000 $.
Grande entusiamo anche per White Rose with Larkspur No. I, uno dei più iconici dipinti floreali di Georgia O’Keeffe, venduto per 26.725.000 $. Ma, tornando alle opere che hanno superato il muro del 100 milioni, protagonisti della serata sono stati, tra gli altri, Vincent van Gogh con Verger avec cyprês (1888), che ha cambiato proprietario per la cifra record di 117.180.000 $ e Gustav Klimt con Birch Forest (1903) che, realizzando 104.585.000 $, ha stabilito il nuovo primato per quello che è uno dei più significativi artisti della Secessione viennese.
E se Manet e Monet, con i loro lavori in catalogo, hanno superato i 50 milioni, la monumentale Maternité II di Paul Gauguin, dipinta a Tahiti nel 1899, ha più che raddoppiato il record precedente dell’artista, raggiungendo la cifra di 105.730.000 $. La celebre Madonna del Magnificat di Sandro Botticelli, invece, ha totalizzato 48.480.000 $.
Infine, nuovo record per Lucian Freud che vede il suo W11 (dopo Watteau) (1981-1983) realizzare 86.265.000 $. Mentre il trittico di Francis Bacon Three Studies for Self-Portrait (1979) è stato venduto per 29.015.000 $. Chiude la nostra carrellata dei risultati più eclatanti dell’asta Visionary: The Paul G. Allen Collection Part I, il record realizzato dal sensualissimo Day Dream, luminoso ritratto della modella Helga Testorf, realizzato nel 1980 da Andrew Wyeth e venduto per 23.290.000 $ dopo una feroce guerra di offerte.
Stasera si procede con la seconda parte della vendita e la prossima settimana sarà la volta della Marquee Week di novembre… difficile prevedere, però, risultati più esaltanti di questo.