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Asta storica per Cambi: 2 milioni di fatturato. Record per Landi

del

Che il catalogo messo insieme dalla casa d’aste Cambi per la sua asta milanese di arte moderna e contemporanea fosse ottimo ce ne eravamo accorti, ma un risultato così era veramente difficile da prevedere. Specie in una settimana densa di appuntamenti per il mercato italiano. Eppure, la casa genovese – che da tradizione batte però a Palazzo Serbelloni – il 28 novembre scorso ha messo in archivio la sua miglior prestazione di sempre chiudendo la vendita dal catalogo realizzato dal dipartimento guidato da Michela Scotti: 2.000.000 di euro (diritti inclusi) di fatturato, con un tasso di vendita del 71% in lotti e addirittura dell’89% in lotti.

Molti i risultati sorprendenti che hanno animato le due tornate di Cambi: il Gruppo T, ad esempio, con De Vecchi in testa, ha superato spesso le aspetattive, in particolare con l’opera Deformazione assonometrica, venduta a 28.160 euro; il Gruppo N ha invece registrato il record assoluto per Edoardo Landi con l’opera Struttura visuale variabile, partita da una base di 8.000 euro e contesa fino alla cifra di 40.000 euro.

Lotto 300 - Edoardo Landi, Struttura visuale variabile, 1960-1962. Legno e cartoncino, cm 64x64x11. Stima € 8.000 - 12.000. Aggiudicato a 40.000 €.
Lotto 300 – Edoardo Landi, Struttura visuale variabile, 1960-1962. Legno e cartoncino, cm 64x64x11. Stima € 8.000 – 12.000. Aggiudicato a 40.000 €.

Grande battaglia per la bellissima carta blu, Concetto spaziale, di Lucio Fontana, stimata 20.000-30.000 euro e aggiudicata per 81.250 euro; mentre il bellissimo multiplo Contrappunto piano di Fausto Melotti tirato a 90 esemplari e nella versione più grande ha superato cifre fino ad ora mai realizzate per questo pezzo, totalizzando 65.000 euro. Anche la scultura di Arnaldo Pomodoro, una insolita Torre e Spirale, partita da una base di 15.000 euro, dopo molti rilanci è
stata aggiudicata ad un compratore estero per 47.500 euro.

Molto bene il nucleo di opere provenienti da un’importante collezione romana, in particolare il top lot  di Tano Festa, Da Michelangelo_Il peccato originale, pagato 131.250 euro; anche  altri autori meno noti al mercato italiano, presenti in questa collezione, quali Martin Begué, Graham Gillmore, Hervè Telemaque hanno raddoppiato le stime, e altri , a noi più conosciuti, quali Corrado Cagli, Enrico Baj, Marco Tirelli, si sono egregiamente difesi nei prezzi, superando sempre di molto i valori di base. Tra i lotti che vi avevamo presentato nella nostra “lettura catalogo”, ci fa piacere rilevare il successo di Conoscete la magia del verde?, lavoro di Claudio Costa del 1978 venduto per 11.000 euro di prezzo di martello (13.750 con diritti). Qui la lista completa dei risultati (senza diritti) ->ASTA 329

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.

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