Partenza ottima per le evening sale newyorchesi con Christie’s che porta a casa un totale di 276.9 milioni di dollari (buyer’s premium incluso) e tassi di vendita dell’89% in lotti e del 94% in valore. Un risultato ottimo, che vede solo una manciata di opere rimanere invendute (12) e 11 lotti non raggiungere la stima minima in catalogo. Star assoluta della serata: Willem de Kooning il cui Untitled XXV del 1977 è stato venduto per 66.327.500 $ (b.p. incluso). Valutata sui 40 milioni, l’opera tornava sul mercato dopo 10 anni e ha sentito il martello battere a 59 milioni di dollari, regalando all’artista un nuovo, straordinario, record d’asta. Nel 2006 la stessa tela era stata aggiudica, sempre da Christie’s a New York, per un hammer price di 24.200.000 $. Mentre il precedente record di De Kooning risaliva al 2013 quando, ancora da Christie’s, l’opera Unitled VIII (1977) fu battuta a 28.500.000 $.
Ma durante la serata al n. 20 di Rockefeller Plaza sono stati altri 3 i record realizzati, quelli di Jonathan Horowitz, John Currin e dell’italiano Giuseppe Gallo, mentre Christopher Wool, con il suo Untitled del 1990 (lotto 5), si è aggiudicato il record per un lavoro su carta. L’opera è stata battuta a circa 4.7 milioni di dollari (5.5 miloni con il b.p.). Il tutto al termine di un’asta che ha catalizzato su di sé l’interesse di collezionisti provenienti da 41 paesi, con una presenza vivace di acquirenti da Asia, Europa e Stati Uniti. E da New York arriva anche un ottimo segnale per quanto riguarda l’arte italiana. Quattro gli artisti presenti in catalogo: Alberto Burri, Mario Schifano, Alighiero Boetti e Giuseppe Gallo. Le loro opere hanno incontrato il favore dei collezionisti raggiungendo tutti ottime aggiudicazioni, ben superiori alle aspettative. Burri, di cui era in vendita un Rosso Combustione Plastica (lotto 34) del 1957 proveniente dalla collezione di Chiara e Francesco Carraro, ha raggiungo un hammer price di 4.2 milioni superando la stima massima.
Mentre il Leonardo (1963) di Mario Schifano (lotto 35), valutato 250-350.000 $, ha sentito il martello battere a 420.000 $. A tutti gli effetti la sua seconda migliore aggiudicazione di sempre negli Stati Uniti dove, mi piace ricordarlo, è stato realizzato nel 2015 il suo record d’asta: 740.000 $ per Cleopatra’s Dream, venduto sempre da Christie’s.
Giuseppe Gallo era invece presente con un Untitled del 2011 (lotto 36) stimato 40-60.000 $. Per lui le offerte hanno raggiungo quota 300.000 $ stabilendo il suo nuovo record d’asta. Il precedente risaliva al 2009 ed era di soli 23.582 $. Una performance che definire eccellente è dir poco, specie per un artista che raramente si vede nelle aste internazionali. E questo record ci fa capire come oggi, più che in passato, l’opera singola sia sempre più importante in un mercato che si sta facendo sempre più selettivo e non si accontenta più dei soli artisti di “brand”. Un cambiamento in atto la cui registrazione credo sia un dato estremamente positivo dopo anni di grande speculazione.
Infine, per quanto riguarda la presenza italiana nella evening sale di ieri, ottimo risultato per Alighiero Boetti, uscito un po’ ammaccato dalle ultime Italian Sale londinesi: la sua Mappa del 1990, inserita in catalogo al lotto 37 con una stima di 800-1.200.000 $ è stata battuta per 1.800.000 $.
Tornando ai top lot della serata di Christie’s, da mettere in evidenza anche lo straordinario risultato di Jean Dubuffet con Les Grandes Artères, valutata tra i 15 e i 20 milioni e aggiudicata per 21.000.000 $. Il secondo miglior risultato di sempre il padre dell’Art Brut, il cui record è di pochissimo superiore all’hammer price di stanotte: 22.000.000 $, realizzato con la tela Paris Polka nel 2015, ancora una volta da Christie’s. Ma tra i protagonisti della notte di Rockefeller Plaza, va citato anche Adrian Ghenie che, ancora una volta ha portato a casa, due aggiudicazioni di tutto rispetto, tra le quali i 3.3 milioni di dollari per la tela The Bridge del 2015. Stanotte è il turno di Phillips che batterà la sua evening sale alle 17.oo (ora locale): 37 lotti guidati dalla splendida tela Düsenjäger di Gerhard Richter valutata 25-35 milioni di dollari e che torna sul mercato dopo 9 anni. L’asta si aspetta di realizzare circa 100 milioni di dollari di fatturato.
Nota: salvo dove indicato diversamente, i prezzi riportati non includono il Buyer’s Premium.