In un’Italia dove, ogni anno, nascono fiere d’arte contemporanea di dubbia qualità con format abbastanza “arruffoni”, SetUp è certamente uno dei pochi fiori all’occhiello che può vantare il nostro Sistema dell’Arte, degna collaterale di un evento importante come Arte Fiera. Le aspettative per la seconda [glossary_exclude]edizione[/glossary_exclude], che si aprirà il 23 gennaio prossimo all’Autostazione di Bologna, non possono essere che alte. Fin dal debutto, infatti, la fiera indipendente di arte contemporanea ideata da Simona Gavioli e Alice Zannoni ha mostrato di avere alle spalle un progetto solido, basato su una ricetta che ha tutta la genialità del classico “uovo di Colombo”: tentare un rilancio del mercato italiano dell’arte contemporanea puntando su nuove proposte di ottima qualità e, soprattutto, lavorando per rinsaldare e rilanciare il rapporto e le sinergie tra quelle che, storicamente, sono le tre figure chiave del Sistema dell’arte contemporanea: il gallerista, l’artista e il critico.
Le gallerie presenti in fiera, infatti, oltre a portare i lavori dei vari artisti che hanno in scuderia, dovranno presentare al pubblico un progetto curatoriale, dedicato ad un artista under 35 e realizzato da un giovane critico, che concorrerà per il premio SetUp “Young&Young” che, quest’anno, vede la sponsorizzazione del gruppo dei Giovani Imprenditori di Unindustria Bologna e che consiste in 1000 euro per l’artista e 500 per il [glossary_exclude]curatore[/glossary_exclude]. Incaricato della [glossary_exclude]valutazione[/glossary_exclude], un comitato scientifico di tutto rispetto: Daria Filardo (ex curatrice del Palazzo delle Papesse di Siena), Helga Marsala (critico di Artribune) e da Lorenzo Bruni (critico e direttore artistico della Fondazione olandese Binnenkant21).
Ventisei le gallerie che saranno presenti alla seconda [glossary_exclude]edizione [/glossary_exclude]di SetUp e che ci permetteranno di avere una panoramica quasi completa di quella che è la giovane scena artistica italiana, con qualche escursione fuori dai confini nazionali che non guasta mai. In attesa dell’inaugurazione, eccovi una rapida preview di alcuni dei progetti che troverete all’Autostazione di piazza XX settembre.
La torinese Van Der porterà il lavoro di Cristiano Tassinari che da aprile a luglio 2014 sarà tra i sei artisti che parteciperanno alla prestigiosa Nanji Residency Program del Seoul Museum of Art in Corea. Il progetto in difesa della grafica d’arte contemporanea, alternativa e indipendente PrintAboutMe, invece, sarà presente con Elisa Talentino che, reduce dalla prestigiosa biennale Ilustrarte di Lisbona, esporrà le illustrazioni del suo ultimo lavoro: il libro d’artista “Giardino d’Inverno”, liberamente ispirato al settimo capitolo de “Il gioco del mondo”, capolavoro di Julio Cortázar, scrittore, poeta e critico letterario argentino.
La giovane fotografa Arianna Arcara è la proposta Under35 scelta dall’Associazione Culturale NoPX. Arcara presenterà il lavoro “Po, the river”, in cui indaga il tema del fiume affrontandolo nelle sue possibili declinazioni filosofiche, ambientali e sociali. Mentre la Galleria Moitre punta sul disegnatore e pittore di origini albanesi Arjan Shehaj che, con il suo lavoro, propone un viaggio nella pittura e verso la pittura che, idealmente, è una continuazione di quello da lui intrapreso quando, da ragazzo, ha lasciato la sua terra per approdare nell’Italia dell’arte.
Si chiama “Il [glossary_exclude]gesso[/glossary_exclude] come la farina”, invece, il progetto che porterà il Centro per la diffusione dell’arte contemporanea Yoruba. Opera della giovane Giulia Bonora, questo lavoro, composto di 5 box contenenti testi e simboli, propone al visitatore un’avventura umana esclusiva e ricca di significato che attraversa la vita mobilitando al suo sguardo una capacità immaginativa permanente.
La milanese Federico Rui Arte Contemporanea presenterà il lavoro della bergamasca Linda Carrara, i cui dipinti sono animati da personaggi che si guardano o si lasciano guardare, riflessi in uno specchio introspettivo che sottolinea il disagio inciso dal vissuto nelle parti più recondite dell’anima. Mentre la galleria Villa Contemporanea di Monza propone il lavoro “Medesimi Rapporti” di Maria Lucrezia Schiavarelli, artista che, attraverso l’uso del disegno, fotografia, video, [glossary_exclude]installazione[/glossary_exclude] riflette sul rapporto tra arte e scienza, tra il corpo e la malattia, tra organico e inorganico sottolineando la complessità, l’ambivalenza e l’ambiguità di queste relazioni.
Il BI-BOx Art Space di Biella, infine, punterà sul lavoro di Tania Brassesco & Lazlo Passi Norberto, coppia di fotografi la cui opera, una fusione tra fotografia, cinema, performance ed [glossary_exclude]installazione[/glossary_exclude], è la sintesi delle loro esperienze professionali che gli permettono di essere completamente autonomi nella realizzazione di lavori legati al mondo della Staged Photography, densa di riferimenti alla “teatralità” del cinema, che attinge spesso al senso di turbamento interiore provato dallo spettatore dinnanzi a qualcosa di non totalmente spiegabile all’interno della realtà conosciuta.
Il resto? Da scoprire sul posto e non mancate di fare un salto al Ricreatorio della fiera: spazio di interazione sociale attraverso l’arte con un’[glossary_exclude]installazione[/glossary_exclude] inedita di Nino Migliori e Andrea Bianconi e le carte da gioco degli Ori Editori.
Per maggiori informazioni: www.setupcontemporaryart.com
IN ANTEPRIMA PER VOI, ALCUNE DELLE OPERE CHE TROVERETE A SETUP 2014: