Dopo il successo dell’asta di gennaio, Meeting Art torna sul “rostro” pronta a battere un nuovo catalogo di opere di arte moderna e contemporanea. 600 lotti che saranno messi in vendita nei primi tre fine settimana di marzo per un totale di 6 sessioni da 100 lotti ciascuna.
Sfogliando il catalogo, nella prima sessione (sabato 2 marzo, lotti 1-100) attirano subito lo sguardo un paio di carte, la prima a firma di Pinot Gallizio (lotto 22) e la seconda di Luigi Veronesi (lotto 24) che ci guidano verso la bella Composizione di George Mathieu del 1954 al lotto 55. Si tratta di una tecnica mista su carta già registrata presso l’archivio dell’artista e proposta in catalogo con una stima di 18-20.000 euro e una base di 10.000.
Subito dopo, al lotto 56, abbiamo invece una tecnica mista su tela di Achille Perilli, Un fiume di acqua nera (1959), accompagnata dall’autentica dell’archivio e valutata 27-30.000 euro, con una base di 15.000 euro.
Interessante anche il carboncino e pastelli su carta di Afro al lotto 67, Progetto per “lavoro” (1950), stimato 36-40.000 euro con una base d’asta di 20.000. In questo caso però, il certificato di autenticità è stato rilasciato dalla Galleria La Loggia e non dall’Archivio Afro (trasformato in Fondazione nel 2009) che dal 1976 si occupa di questa pratiche. L’acquirente interessato, quindi, deve mettere in conto, eventualmente, 500 euro per presentare la domande di visione alla Fondazione e altri 500 per il rilascio del successivo ed eventuale parere di Autentica dell’Opera.
Poco dopo, al lotto 80, abbiamo una “quadrettatura” di Aldo Mondino, Senza titolo (1963-65), regolarmente registrata presso l’archivio dell’artista e stimata 15-20.000 euro (base 6.000). Impossibile, infine, non segnalre il Senza titolo del 1956-57 di Tancredi che chiude la sessione al lotto 100, stimato 160-180.000 euro e primo top lot dell’asta della casa di Vercelli.
Passando alla seconda sessione (domenica 3 marzo, lotti 101-200), ai lotti 170 e 171 troviamo due belle tele emulsionate: la prima, Petali (1970), di Elio Mariani, mentre la seconda, Soggiorno temporale – soggiorno eterno n.1 (1972), di Aldo Tagliaferro. Quest’ultima priva di autentica. Le due opere sono valutate, rispettivamente, 3-4.000 euro e 9-10.000 euro.
Proseguento con la terza sessione (sabato 9 marzo, lotti 201-300), qui la protagonista è Carla Accardi della quale il catalogo Meeting offre un sicofoil del 1969, Arancio, archiviato e con una stima di 18-20.000 euro (base 10.000). Mentre è valutata 21-24.000 euro la più recente Impronte rosse n. 2 (1984) che vanta anche la pubblicazione nel catalogo curato da Germano Celant.
Accanto alla Accardi, Gerard Schneider con Opus 14E, olio su tela del 1960 registrato presso l’archivio dell’artista per il Catalogo Ragionato curato dalla parigina Galerie Diane De Polignac. L’opera in questione è valutata 72-80.000 euro (base: 40.000 euro). Stessa valutazoine anche per il lotto 300: Strutture 81E (1971) di Marcello Morandini, pezzo unico esposto nel 2017 al MA*GA di Gallarate e pulito e restaurato dallo stesso artista nel 2002.
Arriviamo così alla sessione n. 4 (domenica 10 marzo, lotti 301-400) dove sono da segnalare uno scatto di Sandy Skoglund del 1991, Cats in Paris (lotto 327, stima: 4-3.000 euro); un bel pastello di Fausto Pirandello, Nudo disteso (1948), al lotto 334 (stima: 2-3.000 euro) e una grafite di Felice Casorati del 1938 (lotto 336, stima: 9-10.000 euro).
Il tutto per arrivare al lotto 374, dove incontriamo lo splendido olio su cartone di Felice Carena, Cavalli sul mare. Datato 1936-37, questo lavoro è proposto in asta con una valutazione di 18-20.000 euro e una base di 10.000 euro. Valutazione identica anche per il delicatissimo Bambino solo, argento di Giosetta Fioroni del 1969 offerto al lotto 387. Chiude la sessione M’Orbite (1971) di Sebastian Matta, opera archiviata e valutata 90-100.000 euro (base: 50.000 euro).
Sabato 16 marzo sarà il turno della quinta sessione (lotti 401-500) dove spicca Modello Ingannevole, cancellatura del 2003 di Emilio Isgrò presentata al lotto 457 con una stima di 18-20.000 euro (base: 10.000). Ma merita attenzione anche L’alfabeto della mente lettera 2 (3), inchiostro su carta-tessuto applicata su tela di Dadamaino del 1980 proposto con una stima di 18-20.000 euro (base: 10.000 euro).
In chiusura di sessione, al lotto 499, troviamo invece A sostegno del nero (1976), tela di Giuseppe Santomaso, archiviata e pubblicata nel catalogo generale dell’artista, qui proposta in vendita con una stima di 36-40.000 euro (base: 20.000).
Infine la sesta sessione (domenica 17 marzo, lotti 501-600) dove, a dire il vero, non c’è molto di notabile se non una bella sanguigna di Felice Carena, Nudo (1942), inserita in catalogo al lotto 566 con una valutazione di 2-3.000 euro.