L’asta di Gigarte del 10 dicembre
Il 10 dicembre 2024, Viareggio ospiterà un evento di grande rilievo per l’arte moderna e contemporanea: l’ultima asta dell’anno organizzata dalla casa d’aste Gigarte. Un’occasione per scoprire opere straordinarie, capaci di catturare l’immaginazione e raccontare storie attraverso forme, colori e gesti.
Ecco una selezione dei lotti più significativi, spaziando da maestri riconosciuti a interpreti originali del panorama artistico.

Roberto Gaetano Crippa, con il suo Concetto spaziale (lotto 10, base d’asta: 3.000€), regala un’esplosione di dinamismo. L’olio su tela è attraversato da linee intrecciate che creano un vortice di energia. Lo sfondo, dai toni caldi e sfumati, amplifica il contrasto con il segno deciso, evocando profondità e tensione spaziale. La ricerca di Crippa si muove tra caos e armonia, trovando in quest’opera un equilibrio carico di significato.

L’esplorazione dello spazio e dell’immaginario continua con Gianni Dova (Senza titolo, lotto 11, base d’asta: 4.800€). La sua tecnica mista su carta intelata fonde geometrie astratte e colori vivaci, creando un paesaggio visionario. Le tonalità blu e nere si stagliano su uno sfondo celeste, suggerendo un dialogo continuo tra tensione e serenità. Un’opera che invita lo sguardo a perdersi in un equilibrio tra sogno e realtà.

Tra i protagonisti più rappresentativi dell’asta, Mimmo Rotella si distingue con Il toro (lotto 12, stima: 15.000 – 20.000€). Qui, il maestro del decollage mescola frammenti di manifesti pubblicitari strappati a interventi pittorici, trasformando elementi del quotidiano in arte vibrante. L’opera, dedicata al simbolismo della corrida, si caratterizza per il suo dinamismo e l’intensità cromatica, evocando emozioni potenti e richiamando il legame tra tradizione popolare e sensibilità contemporanea.
Il fascino della Belle Époque: Henri de Toulouse-Lautrec
Henri de Toulouse-Lautrec, maestro della litografia e narratore del cabaret parigino, è presente con due lotti di grande valore.

Il lotto 13, Moulin Rouge (base d’asta: 30.000€), è una prova di stampa per una delle sue celebri affiches. Una delle immagini più celebri della Belle Époque prende vita con questa prova di stampa per litografia. Moulin Rouge è un omaggio a Louise Weber, nota come “La Goulue”, la ballerina simbolo del cabaret parigino e del can-can. La scena cattura tutta l’energia dello spettacolo, con la silhouette di Valentin le Désossé, partner di danza di Louise, che domina il primo piano.
Segue Jane Avril (lotto 14, base d’asta: 30.000€), litografia dedicata alla ballerina Jane Avril, la musa eterea e tormentata di Lautrec, è protagonista di questa litografia che promuoveva uno spettacolo al “Jardin de Paris”. L’eleganza sinuosa della ballerina si staglia con un’evidenza quasi teatrale, incarnando lo spirito della Belle Époque.
Entrambi i lotti sono stati realizzati in collaborazione con Jules Chéret. La firma di entrambi gli artisti – Lautrec sul fronte e Chéret sul retro – rende i lotti una rarità assoluta per collezionisti e appassionati.
Con tratti rapidi e una composizione essenziale ma evocativa, l’artista cattura il fascino e l’intensità di una figura che ha segnato l’immaginario collettivo del suo tempo. Questo lotto, oltre al valore artistico, rappresenta una testimonianza storica della vivace cultura parigina di fine Ottocento.
Le firme italiane tra sperimentazione e classicità
Non mancano le opere di artisti italiani che hanno segnato il panorama del Novecento.
Mario Schifano è presente con un Senza titolo (lotto 3, base d’asta: 600€), un’opera realizzata con pennarello su stampa fotografica ai sali d’argento. Schifano, con la sua capacità di reinventare il linguaggio visivo, gioca qui con la fusione tra fotografia e intervento pittorico, creando un dialogo tra realtà e astrazione.
Aligi Sassu propone Cavallo (lotto 8, stima: 1.600 – 2.000€), un olio su faesite che celebra uno dei suoi soggetti ricorrenti. L’opera cattura la forza e l’eleganza dell’animale, evocando un senso di movimento e libertà che contraddistingue l’intera produzione dell’artista.
Infine, Pietro Annigoni presenta Bozzetto per interno (lotto 37, stima: 700 – 900€).
L’asta di Gigarte non è solo un appuntamento per gli appassionati d’arte, ma anche un’occasione per esplorare percorsi artistici unici. Dai grandi nomi internazionali come Toulouse-Lautrec ai maestri italiani del Novecento, ogni opera è un frammento di storia e creatività.
Per ulteriori dettagli sui lotti e sulle modalità di partecipazione, visita il sito di Gigarte.