Con l’inizio di dicembre è inevitabile cominciare a pensare al Natale e ai regali. Ma cosa mettere sotto l’albero di un amante dell’arte? La risposta, quest’anno, è piuttosto semplice a mio avviso e ce la dà l’editore milanese FrancoAngeli, che ha da poco dato alle stampe: Il Mercato dell’Arte. Guida pratica per consulenti finanziari e private banker, ultima fatica editoriale della bravissima Alessia Zorloni.
Docente di Teorie del mercato dell’arte all’Università IULM di Milano, dopo aver approfondito negli anni temi anche molto tecnici come l’economa dell’arte contemporanea, il mondo dei musei privati o l’Art Wealth Management, Alessia Zorloni con questo volume ci regala un compendio che, strutturato secondo il modello del Questions&Answers, permette di avere a portata di mano tutte le risposte alle domande che affliggono chi ha poca confidenza – e non solo – col mercato dei beni artistici.
Dopo averlo spulciato attentamente posso garantirvi che non manca veramente niente, compresa una utilissima ed aggiornatissima sezione dedicata a Digitalizzazione, NFT, Crypto Art e nuove frontiere dell’arte. Tanto che, al di là del sottotitolo – che lo fa apparire come uno strumento pensato più che altro per consulenti finanziari e private banker -, mi sento di consigliarlo anche a collezionisti e appassionati.
Si tratta, infatti, di un vero proprio vademecum al mercato e ai suoi segreti, snello e molto chiaro, che affronta i vari argomenti – Wealth Management e investimenti in arte, Gestione e valorizzazione delle collezioni e Diritto e fiscalità dell’arte – con una capacità di approfondimento variabile, che può soddisfare tanto il neofita quanto il veterano in cerca di uno strumento dove verificare le proprie conoscenze e, magari, aggiornarle.
In un mondo in continua e rapida evoluzione come quello dell’arte e del sistema economico-culturale che le ruota attorno, d’altronde, non si smette mai di imparare e il testo di Alessia Zorloni è proprio uno di quei libri da tenere, più che in libreria, sul tavolo dello studio così da poterlo consultare al primo dubbio.
Il tutto, peraltro, arricchito da una buona – seppur sintetica – bibliografia, che può indirizzare verso future letture chi è interessato a saperne di più su determinati temi. Unica “debolezza”, se così si può dire, l’organizzazione interna del volume: considerata la quantità di argomenti affrontati in ciascuna sezione del libro, infatti, sarebbe forse stato utile pensare ad una loro suddivisione in sotto-categorie.
Così come è concepito in questo momento, invece, le sezioni risultano essere dei “contenitori” molto ampi e ciò, riflettendosi inevitabilmente sull’indice del testo, rende un po’ più macchinosa del dovuto la ricerca della domanda/risposta che ci interessa. Niente, ovviamente, che non si possa “sistemare” in occasione di una seconda edizione. Ma dispiace un po’ perché, al di là di questo, Il Mercato dell’Arte è uno di quei testi che ognuno di noi dovrebbe tenere sempre a portata di mano.