Dopo settimane di mostre virtuali il momento è arrivato. Da ieri hanno riaperto i battenti tante mostre in spazi pubblici e privati e finalmente si può tornare, seppur con limitazioni e seguendo le norme per il contenimento dell’epidemia Covid-19, ad ammirare l’arte dal vivo. La nostra settimana non poteva, allora, che aprirsi con una carrellata delle occasioni di visita secondo noi più interessanti e con l’invito di andare a vederle prendendo, dove necessario, gli appuntamenti.
Iniziamo da Milano dove la Galleria Renata Fabbri dove possiamo tornare ad ammirare la seconda mostra personale in galleria di Giovanni Kronenberg: sculture e disegni inediti, la maggioranza dei quali realizzati in occasione di questo progetto che si focalizza sugli anni più recenti della produzione dell’artista milanese, nei quali ha iniziato ad esplorare il colore in composizioni di forme sinuose, sospese e libere da connotazioni spaziali.
Sempre a Milano, al n.5 di Via Lulli riapre anche la Ncontemporary con Spirit Level, mostra di Santiago Reyes Villaveces, artista colombiano la cui pratica include installazioni, sculture, disegni, stampe, finzioni d’archivio e azioni performative che forgiano relazioni speculative attraverso materiale prodotto in modo diverso. Attraverso la sua pratica, Villaveces esplora spesso aspetti ricettivi del luogo, il che potrebbe significare che cerca di trasformare, determinare, modificare e interferire negli spazi in cui opera.. La mostra presenta un nuovo corpus di lavori urbani che esamina le connessioni post-scultoree delle contemporanee infrastrutture dei fluidi.
A Como, su prenotazione, negli spazie della Galleria Ramo è nuovamente visitabile anche l’interessante From Above, mostra di Dave Swensen, artista americano che per la prima volta espone in Europa con una personale. Pittore e scultore autodidatta, Swensen lavora nel suo studio concentrandosi su concetti e forme minimaliste. From Above esplora il uso processo di creazione, in una nuova serie di lavori che definiscono un’operazione di rallentamento intenta a raffinare gli oggetti, producendo opere d’arte da un punto di vista nascosto e personale.
A Torino riapre CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia con l’invito a tornare a vivere di persona, e in sicurezza, le mille e una storia delle fotografie di Memoria e Passione. Da Capa a Ghirri. Capolavori dalla Collezione Bertero e della mostra in Project Room Biomega Multiverso. E lo fa con nuove modalità di prenotazione online che vi permettono di fissare il vostro turno di visita così da evitare o ridurre i tempi di attesa e assicurare ingressi meglio distribuiti nel corso delle giornate, attuando le prescrizioni sul distanziamento fisico e migliorando l’esperienza di visita.
Sempre nel capoluogo piemontese riapre anche Sleep Well Childhood, prima mostra personale dell’artista Giuseppe Mulas negli spazie della Galleria Alberto Peola. Ricordi e frammenti di vita si intrecciano in una pittura densa e stratificata che, partendo dall’infanzia, apre una narrazione rivelatrice di memorie celate tra passato e presente.
La Fondazione Modena Arti Visive ha riaperto al pubblico, a ingresso libero, la mostra Upgrade in Progress, prima personale italiana dell’artista coreana Geumhyung Jeong, che era rimasta aperta nelle sale della Palazzina dei Giardini per soli due giorni prima della chiusura imposta dall’emergenza sanitaria.
Tra le riaperture di Bologna segnaliamo la mostra di Elia Cantori da CAR DRDE: Shadow in process. La mostra pone a confronto tre serie di opere di nuova realizzazione che ampliano e approfondiscono a livello formale e concettuale la ricerca alla base della sua produzione artistica da una decina di anni, un’indagine sulle possibilità documentative della forma nella sua capacità di aderire al fenomeno in cui la materia è intesa come campo d’azione di leggi fisiche e camera di registrazione dei loro effetti.
In Toscana, a Prato, il Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci di Prato annuncia che da giovedì 21 maggio potrà accogliere nuovamente i suoi visitatori, in piena sicurezza e con una ricca programmazione: dalla proroga di The Missing Planet alla nuova video installazione Interregnum di Adrian Paci; dalle dieci bandiere d’artista realizzate per Centro Pecci Extra al progetto KENE/Spazio, alla mostra dedicata a Ren Hang. Per essere ancora più aperti alla città e ai visitatori, l’ingresso fino al 3 giugno sarà gratuito per tutti, con un orario ridotto dalle 12.00 alle 20.00, dal giovedì alla domenica.
A Roma riapre, ma solo su appuntamente, la Galleria Monitor che ospita Bhulk, personale di Oscar Giaconia che presenta un corpus di 7 opere inedite appositamente realizzato per l’occasione dall’artista milanese. La ricerca di Giaconia è da sempre sintesi di un lavoro denso e stratificato, ottenuto attraverso la decomposizione di pratiche e linguaggi – performance, fotografia, trucco prostetico, modellazione 3D, disegno – dis-funzionali sempre e comunque alla processazione pittorica.
Sempre nella capitale, e sempre su appuntamento, torna visitabile anche la mostra Dancing at the Edge of the World , collettiva a cura di Marcelle Joseph, allestista negli spazi della galleria z2o Sara Zanin. La mostra mette in scena un mondo futuristico e alternativo in cui l’umanità parla un linguaggio che incoraggia le relazioni, le connessioni e gli scambi, invece del linguaggio del potere parlato dall’ “Uomo Civilizzato” che guarda al resto della società da un’ottica dicotomica contesa tra termini oppositivi come soggetto / oggetto, sé / altro, maschio / femmina, mente / corpo, attivo / passivo, Uomo / Natura, dominante / sottomesso. Le artiste in questa mostra invadono la propria privacy per esplorare l’incarnazione e la rappresentazione attraverso una strategia anarchica e auto-realizzante di legittimazione.
A Napoli, si può tornare – rigorosamente su appuntamento – negli spazi di tutte le principali gallerie tra le quali la Galleria Tiziana di Caro che ospita la collettiva Parabasi, a cura di Francesca Lacatena, con opere di Betty Bee, Guido Casciaro, Timothy Davies, Effe Minelli, Rosa Panaro, Antonietta Raphaël, Matthias Schaufler, Megan Francis Sullivan. Un progetto espositivo nato da una serie di conversazioni sulla possibilità di formulare nuove strategie formali sulla rappresentazione dell’opera d’arte.
Nella vicinea Caserta, infine, riapre anche la Galleria Nicola Pedana dove è possibile apprezzare una selezione di opere scelte ed inedite degli artisti trattati. Tra questi: Paolo Bini, Ivano Troisi, Vittorio Messina, Matteo Montani, Marco Gastini e Vincenzo Rusciano. Il programma di mostre, momentaneamente, è stato rinviato e inizierà dal prossimo autunno.