Catalogo da capogiro per l’asta di Arte moderna della pratese Farsetti Arte che questo sabato (12 dicembre) batterà 106 opere per un valore minimo stimato di almeno 4.355.600 euro.
Si inizierà alle ore 16.00 nella sede di Viale della Repubblica a Prato, a pochi passi dal Museo Pecci, con una preziosa selezione di carte di Marino Marini, Giorgio Morandi, Ottone Rosai e tele di Filippo De Pisis – come la bella Natura morta con conchiglia (1941) al lotto 625 -, Carlo Carrà e Giorgio De Chirico del quale vengono offerti vari lavori di rara qualità.
Si va dalla Natura Morta del 1923 al lotto 671 (stima: 120-160.000 euro) a Venezia, Isola di San Giorgio del 1956 (lotto 697, stima: 120-160.000 euro), per arrivare alla Piazza d’Italia del 1951 al lotto 700 (stima: 200-260.000).
Al suo fianco il fratello Alberto Savinio con le tele Ulysse (1928), proposta al lotto 672 con una stima di 180-280.000 euro, e Les Anges Batailleurs del 1930 (stima: 170-230.000 euro).
Tra i dipinti più preziosi di questa asta anche Cortile di Via Fondazza: olio del 1935 di Giorgio Morandi proposto al lotto 699 con la ragguardevole stima di 700-900.000 euro.
Ma in catalogo non manca una ricca selezione di opere del nostro Futurismo tra le quali spiccano, di Fortunato Depero, il bellissimo Pappagallo, tela del 1920 offerta al lotto 637 con una stima di 100-140.000 euro, e Elasticità di Gatti proposta con una stima di 220-280.000 euro al lotto 632.
Saltano poi all’occhio la stupenda Testa di Donna del 1915-16 di Amedeo Modigliani al lotto 666 (stima: 130-180.000 euro) e la tela, di corrosiva drammaticità, Le Parigine (1908) di Lorenzo Viani, valutata 90-130.000 euro.
Più abbondante che interessante, invece, il catalogo del doppio appuntamento con l’Arte Contemporanea di Farsetti (11-12 dicembre) – ben 590 i lotti proposti – dove però non mancano alcune opere che meritano interesse.
È il caso, ad esempio, dell’inusuale nucleo di opere d’arte contemporanea africana tra le quali troviamo lavori di Frederic Bruly Bouabre, Amani Bodo, Esther Mahlangu, Soly Cissé, Cheri Samba e Gonçalo Mabunda (lotti 468-483).
Scorrendo le pagine del catalogo, incontriamo poi alcune fotografie di un certo pregio, come il Teatro Anatomico Bologna (2006) di Candida Höfer (lotto 560; stima: 30-50.000 euro) e Sie Kommen (1981) di Helmut Newton (lotto 561, stima: 30-40.000 euro).
Subito dopo, abbiamo una tela di Emilio Vedova del 1987 (lotto 562), Continuum, valutata 27-37.000 euro e un lavoro del 1970 di Conrad Marca-Relli: X-M-8-70 (lotto 563, stima: 35-55.000 euro).
Delicatissima e bella Opera Ubiqua (1993), pezzo di punta di un piccolo corpus di opere di Gino De Dominicis e offerto al lotto 568 con una stima di 80-120.000 euro.
Passata una Composizione del 1968 di Afro e un lavoro degli anni Ottanta di Piero Dorazio, arriviamo al lotto 576 dove troviamo una pregiata Composizione (1950-51) di Giuseppe Capogrossi (stima 70-100.000 euro) e, al lotto 579, la bellissima Senza Titolo (Suite Friulana n.9) dipinta da Giuseppe Santomaso nel 1963 (stima: 85-115.000 euro).
Il tutto per chiudere con Enrico Baj, di cu iviene prodotto il collage Due Personaggi (1963) valutato 60-90.000 euro.