Un fatturato di 85.988.046 di euro e un tasso di venduto del 100% sia in lotti che in valore. La 20th/21st Century: London Evening Sale e la single owner A Place with No Name: Works from the Sina Jina Collection di Christie’s hanno inaugurato al meglio, ieri sera, le aste della Frieze Week londinese.
Il catalogo della 20th/21st Century: London Evening Sale – 47 lotti in tutto per un fatturato complessivo di 82.616.055 euro -, era guidato da tre capolavori “Fresh to market”: Early Morning, Saint-Maxime di David Hockney, che tornava in asta dopo 34 anni e passato di mano per 23.804.531 euro; Wolkenstudie (grün-blau) di Gerhard Richter – venduto per 12.719.213 euro – che arrivava per la prima volta in asta dopo essere stato conservato per 40 anni nella stessa collezione privata; e Painting, opera del 1990 di Francis Bacon, al suo debutto in asta, aggiudicata per 8.089.463 euro.
Tra i risultati più significativi della serata, da segnalare le ottime performance delle artiste presenti in catalogo a partire da Sarah Ball, che ha visto il suo Untitled (AC16) venduto per 107.636 euro, cifra che ha stabilito il nuovo record d’asta dell’artista. E un nuovo record è arrivato anche per Tracey Emin che ha venduto il suo Like a Cloud of Blood – in asta per raccogliere fondi per i suoi pionieristici TKE studio a Margate – per 2.644.758 euro.
Ma durante la serata di Christie’s si sono distinte anche Christina Quarles con Even in the Evenin’ (975.895 euro); Ann Craven il cui Stepping Out with Cherries ha raggiunto i 272.677 euro. Mentre Jennifer Guidi ha visto il Purple Rain (Painted Pink Sand SF #2F, Purple CS) cambiare proprietà per 373.136 euro.
Ottima la performance anche di Yayoi Kusama con Cosmos (THOPS) (947.192 euro); Caroline Walker, con Catered (272.677 euro); Loie Hollowell con Lick Lick (Boob Skwirt) (€430,542); Adriana Varejão, Qing ci Song (Celadon Song) (602.759 euro) e Bridget Riley con Praise I (2.508.078 euro).
Molto bene anche la A Place with No Name: Works from the Sina Jina Collection, la più grande collezione di arte contemporanea africana e della diaspora al mondo, che si è chiusa con un totale di 3.371.991 euro di cui, almeno il 20%, sarà devoluto all’African Arts Trust. 73 i lotti in catalogo – anche in questo caso tutti aggiudicati – guidati da Highpower di Lynette Yiadom-Boakye che ha superato di quattro volte la stima massima per ressere venduto a 1.687.998 euro.
Tra gli altri risultati degni di nota, quelli realizzati da Elias Sime con Untitled, venduto a 136.338 euro; Aboudia, con un altro Untitled che ha superato di tre volte la stima massima ed è stato venduto per 344.434 euro; El Anatsui il cui Drying Line ha realizzato 143.514 euro e Ibrahim El-Salahi con The Tree aggiudicato per 78.933 euro.
Otto, infine, i nuovi record d’asta realizzati durante la vendita delle opere della Sina Jina Collection:
- ruby onyinyechi amanze, hybrids, aliens and ghosts: € 24.397
- Sanaa Gateja, Big Mama: € 17.222
- Amadou Sanogo, C’est ce que je voix: € 15.787
- Lovemore Kambudzi, Need for More Peace Through Unity in Diversity: € 21.527
- Peterson Kamwathi, Untitled (ECK): € 37.314
- Atta Kwami, Atonso Agogo: € 28.703
- Marcia Kure, James the Son of Zebedee: € 4.305
- Aïda Muluneh, The 99 Series (Part One): € 15.787