A seguito della pubblicazione dell’avviso pubblico da parte della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, per i soggetti operanti nei settori culturali e creativi è possibile accedere a contributi a fondo perduto per favorire la transizione digitale.
L’articolo desidera riassumere brevemente le possibilità per i soggetti privati di accedere a tali contributi.
La misura è finanziata con 115 milioni dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promossa dal Ministero della Cultura e gestita tramite il portale di Invitalia. Più in dettaglio, l’obiettivo dell’agevolazione è quello di supportare l’uso della tecnologia digitale e la promozione dell’approccio verde lungo tutta la filiera culturale e creativa, incoraggiando un approccio sostenibile sotto il profilo ambientale, in linea con i principi del Next Generation EU e delle politiche europee.
I progetti devono essere finalizzati alla creazione di nuovi prodotti creativi per la diffusione live e online capaci di interagire molteplici linguaggi espressivi e di adottare narrazioni innovative. Pertanto, tra gli obiettivi dell’agevolazione vi sono anche la diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico con la diminuzione del divario territoriale ed il raggiungimento categorie deboli nonché verso l’estero (ad es. sviluppo e ideazione di formati per lo streaming).
Come evidenziato, possono presentare domanda di finanziamento le micro e piccole imprese, in forma sia di capitali o di persone, ivi incluse le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le fondazioni e gli Enti del Terzo Settore.
Spese Ammissibili e cumulabilità
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributi a fondo perduto e nella misura massima dell’80% del progetto di spesa ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a euro 75.000, nel rispetto del Regolamento de minimis. Pertanto, i beneficiari devono verificare di avere ancora capienza del plafond di aiuti relativi al de minimis, ossia di non aver superato l’importo di 200 mila euro nell’ultimo triennio.
Si evidenzia come tra le spese ammissibili rientrino quelle necessarie per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e arredi, servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale nonché opere murarie di adeguamento degli spazi nel limite massimo del 20% del valore del progetto.
Per quanto concerne la cumulabilità delle risorse con altre forme di aiuto, si segnala come i contributi non siano cumulabili con altre agevolazioni pubbliche e pertanto il soggetto beneficiario si impegna a garantire la copertura finanziaria residua del progetto attraverso risorse proprie, con riferimento alla quota parte di spesa ammissibile non coperta dal contributo.
Procedura di assegnazione
La procedura di assegnazione delle risorse prevede la presentazione di una domanda tramite il portale Invitalia a partire dal 3 novembre sino alle ore 18.00 del giorno 1° febbraio 2023.
Successivamente la scadenza del periodo di presentazione delle domande è prevista la redazione di una graduatoria di merito tenendo conto della capacità di raggiungere gli obiettivi assegnati ed il rispetto delle tempistiche indicate dall’avviso pubblico, vale a dire entro 18 mesi dalla data di ammissione.