L’intelligenza artificiale (AI) sta diventando un elemento sempre più presente nelle nostre vite, e il mondo dell’arte non fa eccezione in questo processo di assimilazione delle nuove tecnologie.
Il report “Art and AI 2024”, realizzato da Hiscox e ArtTactic, analizza l’impatto dell’AI sul mercato dell’arte e sulla percezione di collezionisti e amatori, mettendone in evidenza sia le potenzialità che le sfide. Se da un lato questa tecnologia offre nuove possibilità espressive e di mercato, dall’altro emergono interrogativi circa l’autenticità, l’etica e il valore economico e culturaledelle opere generate da macchine.
Nonostante la diffidenza di molti collezionisti tradizionali, c’è una crescente apertura tra le nuove generazioni e gli appassionati d’arte. Anche i musei, nel corso del 2024, hanno dimostrato un crescente interesse nei confronti dell’arte AI, attraverso mostre, acquisizioni e programmi educativi volti a riflettere sull’integrazione tra arte e tecnologia.
I dati rivelano che solo il 16% dei collezionisti più esperti ritengono plausibile che l’arte generata AI raggiungerà lo stesso valore economico dell’arte creata dall’essere umano. Mentre tra gli appassionati d’arte e i collezionisti più giovani la visione è più ottimistica, con una buona fetta (56%) che lo ritiene possibile, in futuro.
Il gap generazionale è piuttosto sostanziale: il 44% dei giovani collezionisti si dichiara entusiasta rispetto a questo nuovo segmento del mercato, contro il 23% dei collezionisti più navigati, più restii ad accettare questo nuovo medium, in particolare per la mancanza di connessione emozionale che scaturisce con l’arte tradizionale. Entrambe queste “categorie” di collezionisti hanno come fattori cardine per l’acquisto di arte generata-AI la ricerca della qualità artistica e dell’unicità.
Dal report emerge che, sebbene solo il 2% dei collezionisti veterani abbia acquistato opere create da AI, il 29% si dichiara disposto a farlo in futuro. Tra i nuovi collezionisti, il 7% ha dichiarato di averne acquistato un pezzo, mentre il 39% valuta positivamente l’idea. Ancora più significativo è l’interesse tra gli appassionati d’arte, con il 28% che ha già acquistato opere AI e il 52% che considera di farlo. Questo entusiasmo è favorito dalla diffusione di piattaforme come MidJourney, DALL-E e Stable Diffusion, che rendono accessibile al pubblico l’arte AI.
In generale, da questi dati e dalle vendite registrate negli ultimi tre anni presso le case d’asta e i marketplace online, emerge un sempre maggiore riconoscimento dell’arte generata AI come medium artistico. Il boom delle vendite ha coinciso con il boom degli NFT avvenuto nel 2021-22, ma al contrario del mercato NFT ha resistito al collasso, raggiungendo un nuovo picco nel 2023.
Il mercato dell’arte AI è ancora giovane e in evoluzione. Tuttavia, persistono problematiche etiche e legali che ostacolano la crescita del settore. L’uso improprio di immagini preesistenti per addestrare modelli AI è al centro di numerosi dibattiti e azioni legali, mentre la mancanza di chiarezza sull’attribuzione e sull’equo compenso per gli artisti genera ulteriore scetticismo.
Questa nuova forma d’arte solleva dubbi sulla conservazione e sulle modalità di fruizione da parte del pubblico, ma anche sull’autenticità e sulla mancanza di un legame emotivo, considerato da molti essenziale nella creazione artistica.
Un altro aspetto rilevante riguarda la sostenibilità: generare un’immagine con l’AI richiede risorse energetiche significative, sollevando preoccupazioni ambientali in un momento storico estremamente delicato su questo tema.
Nonostante ciò, l’arte AI rappresenta un’opportunità per innovare il mercato. È fondamentale che queste criticitàsiano pertanto affrontate in maniera trasparente per costruire un mercato responsabile, in cui misure legali, tecnicheed educative definiscano quale dovrebbe essere il ruolo dell’intelligenza artificiale nella creazione di arte.