Un viaggio tra icone e rivelazioni dell’arte moderna e contemporanea
Il 5 e 6 maggio Capitolium Art apre le porte a un viaggio affascinante tra i linguaggi dell’arte moderna e contemporanea, con un’asta online ricca di suggestioni visive e nomi di primo piano. Oltre 300 lotti che raccontano storie, scuole, utopie e rivoluzioni stilistiche — un’occasione preziosa per collezionisti, appassionati e curiosi.
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Tra le opere da non perdere, spicca il Lotto 6: un progetto pubblicitario per la compagnia ferroviaria LMS (London Midland Scottish) realizzato nel 1928 da Adolphe Mouron Cassandre, con una stima tra i 3.000 e i 5.000 euro. Cassandre, tra i più grandi maestri della grafica pubblicitaria del Novecento, seppe coniugare poetica visiva e rigore formale, fondendo influenze dell’Art Déco e del costruttivismo in immagini ideografiche capaci di trasmettere emozione e movimento. Quest’opera è una finestra su un’epoca in cui l’affiche era arte, comunicazione e sogno.

Altra firma storica è quella di Ossip Zadkine, artista cubista di origine russa, con il Lotto 12: Senza titolo (figura) del 1959, stimata 3.000-5.000 euro. Un lavoro che conserva tutta la tensione plastica e spirituale della sua ricerca, capace di trasmutare la materia in racconto.
Italianissima, invece, la potenza retorica di Manlio Tancredi, con il Lotto 15 intitolato Grandi imprese di arditi italici aviatori (2.000-2.500€), opera intrisa di una retorica storica che rilegge il mito futurista in chiave epica.

All’interno dell’asta viene dedicato ampio spazio ad Antonio Bueno, artista di origini spagnole e figura centrale del secondo Novecento italiano. Le sue opere propongono figure stilizzate ed enigmatiche, dall’apparenza infantile ma dense di ambiguità: volti silenziosi e maschere sospese tra ironia e malinconia, che riflettono una pittura rigorosa e inquieta, sempre tesa a sondare il mistero del visibile. Tra i lotti in catalogo spicca Doppia impronta del 1960 (lotto 42, stima 12.000–14.000 euro), accanto a lavori più accessibili nei lotti 45, 46 e 47, con stime a partire da 600 euro.
La vibrazione astratta della pittura italiana è rappresentata da Gualtiero Nativi, con Equilibrio (replica del 1949, lotto 121) — un’opera del 1976 che riflette la sua adesione all’astrattismo lirico, con una stima di 4.000-6.000 euro. Con Roberto Crippa e la sua celebre Spirale del 1952 (lotto 130, 3.000-4.000€), lo spazialismo prende forma: una danza ipnotica di linee che rompe la bidimensionalità.

Dal Mozambico arriva il colore bruciante e il simbolismo sociale di Bertina Lopes con un Senza titolo (lotto 140, 3.000-5.000€), in cui la forma maschera si fa portatrice di una critica politica sottile e poetica. Mentre la pittura cosmica di Edmondo Bacci, con Avvenimento n. 354 del 1960 (lotto 166, 8.000-10.000€), esplora lo spazio come luogo emotivo e cromatico.
Il tessuto, la narrazione e la memoria si intrecciano nel lotto 175, Fuori era notte di Maria Lai (2005), stimato tra i 2.000 e i 3.000 euro. L’artista sarda trasforma fili e tele in geografie dell’anima.
Tra le firme più amate del panorama italiano troviamo anche Valerio Adami (lotto 232, 5.000-7.000€) e Mario Schifano (lotto 235, 2.000-3.000€), entrambi interpreti della stagione pop italiana, tra segno, mito e citazione.

Tra i top lot dell’asta, Tano Festa con Coriandoli (verde) del 1986 (lotto 242, 10.000-14.000€) — opera in cui la superficie pittorica è esplorata come campo di tensione visiva e concettuale.
A chiudere il percorso con un salto nel contemporaneo, segnaliamo Lorenza Cavalli (Anima desideri, lotto 316, 2005, 6.000-8.000€) e Katarina Zdjelar con la doppia stampa fotografica Entangled #7 e #8 (lotto 317, 2018), proposta tra i 4.000 e i 6.000 euro — lavori che riflettono il corpo e l’identità nel mondo post-digitale.

Questa asta di Capitolium Art si presenta come un vero e proprio viaggio trasversale nella storia dell’arte del Novecento e del nuovo millennio, dove convivono maestri affermati e voci emergenti, visioni liriche e tensioni politiche, sperimentazioni materiche e poetiche del segno.