In attesa delle principali aste autunnali di fotografia, riassumiamo quanto successo fino ad ora nel mercato fotografico. A tenere banco, nel primo semestre 2016, sono state le vendite indette dalle tre major internazionali Christie’s, Sotheby’s e Phillips. Grandi le aspettative da parte degli esperti per questa prima sessione di mercato dopo che le analisi relative al 2015 avevano rilevato una flessione: secondo i dati di ArtTatic, che da sempre conduce questo tipo di indagini, il 2015 – con circa 2100 lotti battuti e 37,7 milioni di dollari di fatturato – stato il peggiore dal 2012, facendo registrare addirittura un -46% rispetto al 2014. Dal 2008, anno che ha dato avvio alla crisi globale, il mercato dell’arte ha saputo rialzarsi più velocemente rispetto agli altri. In anni di grave incertezza economica gli operatori del settore puntavano sulla fotografia tanto che per quattro anni, dal 2011 al 2014, si è vista una crescita costante e esponenziale dei fatturati. Ma la fiducia degli esperti è calata negli ultimi 18 mesi e alcuni ritengono che il mercato abbia raggiunto la saturazione e anche per il 2016 è prevista una chiusa in negativo. In attesa di avere gli elementi necessari per fare tutte le valutazione del caso analizziamo quello che successo nella prima parte dell’anno e quali sono stati i top lot che hanno animato le aste primaverili.
Aprile – New York
Con i suoi 151 lotti, Sotheby’s è stata la prima a mettersi in gioco nella Grande Mela, raggiungendo un fatturato di 3.323.000 $, molto vicino alla sua ipotetica stima più alta pari a 3,4 milioni di dollari. Delle 112 opere vendute (il 74%), 4 hanno superato i 100 mila euro. Top lot dell’asta era la monumentale fotografia di Helmut Newton: Sie Kommen (Dressed) and Sie Kommen (Naked), aggiudicata ben oltre la sua stima iniziale ( $ 150,000-250,000) per 670.000 $. L’artista tedesco era presente in asta con ben 10 pezzi che, nel complesso, hanno totalizzato ben 891.250 mila $. A seguire, in questo quartetto troviamo Man Ray con Rayograph battuto per 250.000 $: si tratta di un’opera rara dal momento che è un unico fotogramma che risale al 1924. Con 9 pezzi in asta e un fatturato di 341.875 $, Ansel Adams si dimostra ancora una volta fidelizzato al grande pubblico del collezionismo e con Yosemite Valley from inspiration point è riuscito a raggiungere 118.750 mila dollari. A conclusione troviamo un autore moderno e talvolta spregiudicato come Philip-Lorca di Corcia che ha visto battere la sua w.March2000 per 106.250 mila dollari.
Phillips per la prima asta fotografica del 2016 si è presentata con 264 lotti,in parte provenienti da due collezioni private tra cui quella di Rita Krauss. Particolarmente interessante la selezione del gruppo fotografico proveniente dalla Scuola di Düsserdolf. Gli alunni dei Becher hanno complessivamente totalizzato 898.500 $. Andreas Gursky, Thomas Struth, Thomas Ruff e Elger Esser sono andati all’incanto con 11 pezzi. Top lot della sessione: Athens di Gursky, un’opera che rispecchia al meglio il concetto caro all’artista del micro dettaglio all’interno di una macro struttura. Aggiudicata per 125.000 $, mentre sono state aggiudicate entrambe a 106.250 $: Kunsthistorisches Museum Wien II di Struth e Jpeng Nyong di Ruff. Autore estraneo a questa scuola è Richard Prince che con la sua Untitled (Cowboy) del 1993 si è aggiudicato la medaglia d’argento di questa sessione di aprile per Phillips (acquistata per 233.000 dollari). A 125.000 $ è stata battuta la fotografia di Richard Avedon, immagine che l’autore donò all’allora manager dei Fabulous Four Nat Weiss, estremamente rara sul mercato. È interessare notare come in questa asta siano stati miscelati sapientemente artisti che hanno fatto la storia della fotografia a fianco a dei contemporary masters come ad esempio Andres Serrano (Piss Christ venduta per 125.000 dollari) Vik Muniz, Cindy Sherman presenti in catalogo con opere provenienti, almeno in parte, dalla già citata collezione di Rita Krauss. Da citare anche la presenza di un italiano in questa asta internazionale: Massimo Vitali e il suo Negresco mare #2268 è stato aggiudicato per 37.500 $.
Ultima delle major a scendere in campo è stata Christie’s: pur con una percentuale del 65,5% di venduto e 131 lotti sold si attesta però come la migliore in termini di resa del fatturato. Paul Strand, con la sua The family Luzzara, ha fatto lievitare i guadagni ottenendo 461.000 dollari di aggiudicazione. Grande attesa per Diane Arbus che lo scorso anno ha perso terreno nel Ranking dei fotografi più quotati dal mercato: la sua rara stampa Boy with a straw hat waiting to march in a pro-war parade del 1967, stimata tra i 200 e 300 mila dollari, è stata battuta per 245.000 $.
Hiroshi Sugimoto è stato uno dei grandi protagonisti del mese di aprile, con presenza consistente anche da Phillips con 10 pezzi, ma il 6 aprile Christie’s ha battuto 13 sue opere che hanno totalizzato 656.750 $ con un picco di 233.000 $ per Church of the light.
Maggio – Londra
Le aste di maggio, che da sempre si svolgono nella capitale inglese, quest’anno si sono tenute durante il Photo London, evento che da un paio d’anni cerca di entrare in competizione con l’autunnale Paris Photo. Risultati non esaltanti per le tre Major, soprattutto tenendo conto dell’alto numero di invenduti. Su un totale complessivo di 388 lotti battuti, la percentuale di unsold corrisponde a circa il 35%. Phillips è quella che ha ottenuto la miglior percentuale di vendita. Un’asta che presentava affianco a dei masterpiece del XX e XXI secolo una vasta selezione di immagini di Vogue, per celebrare i 100 anni della rivista in Inghilterra, così come opere proveniente dalla collezione di Paul e Toni Arden. In catalogo ben 13 artisti, tra cui Nick Khight, Mario Sorrenti, Peter Lindbergh, Sølve Sundsbø, che rappresentano quattro decadi della fashion photography. Black Pearl di Knight, battuta per 93.750 £ era un pezzo unico in edizione 1/1 in questo formato. Le cinque modelle Naomi Campbell, Linda Evangelista, Tatjana Patitz, Christy Turlington and Cindy Crawford protagoniste dell’immagine di Lindbergh sono state aggiudicate invece per 68.750 £.
Durante questa sessione, forte la presenza di pezzi di Helmut Newton e Irving Penn. Ma in catalogo c’era anche un’opera iconica come Ravens di Masahisa Fukase: immagine fortemente evocativa che può essere letta come un autoritratto, fu stampata sulla copertina del suo Ravens photobook del 1986 considerato da The British Journal of Photography come il miglior libro fotografico pubblicato tra il 1986 e il 2009. L’unico autore che durante l’asta è stato in grado di superare le 100.000 sterline è stato Peter Beard con Maureen and a late-night feeder, 2.00 am, aggiudicato per 149.000 £.
E sempre Peter Beard è il protagonista dell’asta a King Street di Christie’s. Top lot di maggio: Heart Attack City, battuto per 434.500 sterline. Mentre Baltic Sea di Sugimoto, altro pezzo di punta di questa tornata, è stato acquistato per 266.500 sterline. Se si escludono questi due aggiudicazioni “stratosferiche”, l’asta non è stata in alcun modo ricca di colpi di scena o “standing ovation”. Solo Irving Penn e Robert Mapplethorpe sono riusciti a superare le cifre degne di nota, rispettivamente con Two fighting crickets (68.500 £) e Ken, Lydia and Tyler (62.500 £).
A maggio, infine, Sotheby’s si è proposta con una forte enfasi per il fashion e il glamour. Al primo posto del podio Irving Penn con la sua Mouth (For L’Oreal) aggiudicata per 221.000 sterline. Secondo posto per Peter Lindbergh con Vogue US (81.250£). Tra le tre Major, Sotheby’s è quella che ha visto il maggior numero di lotti invenduti: ben 53 su 134. Un risultato abbastanza deludente se si considera i nomi dei fotografi rimasti, per così dire, a bocca asciutta: Vik Muniz, Thomas Ruff, William Eggleston, Cindy Sherman. Una sessione quella di maggio che più che regalare grandi emozioni, ha portato parecchie delusioni.