A Prato, nei giorni dell’1 e 2 dicembre, si svolgerà un evento di rilevanza nel panorama artistico: un’importante asta di arte moderna e contemporanea organizzata dalla casa d’aste Farsetti. Nel pomeriggio del 2 dicembre, sarà il momento di mettere all’incanto opere di arte moderna, con una selezione inedita di lotti che vantano la firma di artisti di spicco come Boccioni, Casorati, Severini, Campioli, Picasso e Guttuso.
Tuttavia, la mia attenzione si dirige in modo specifico verso l’asta di arte contemporanea che avrà luogo alle 11:00 di sabato 2 dicembre. Ciò che rende affascinante questo momento è la disposizione oculata dei lotti, che colloca le opere più significative in fondo alla mattinata. Allo stesso modo, intendo esplorare questo catalogo, che presenta senza dubbio una selezione di nomi e opere di rilievo che hanno segnato la fine del secolo scorso e l’inizio del XXI secolo.
Il primo lotto che merita la nostra attenzione è l’opera dell’artista Luca Pignatelli, il lotto “Afrodite” del 2003 (stima 8.000-14.000€). In questa opera l’artista dedica particolare attenzione ai dettagli, esplorando le connessioni tra passato e presente. Pignatelli ha il talento di integrare simboli e riferimenti storici nei suoi dipinti, creando opere moderne che conservano un profondo legame con la tradizione.
Proseguiamo con il lotto 396 di Fenz Zhengjie, “Chinese Portrait 2004 n^11” del 2004, stimato tra 12.000 e 18.000€. Zhengjie, artista cinese, si dedica a ritratti stilizzati di donne, caratterizzati da lineamenti esagerati come occhi grandi e labbra prorompenti, creando un senso di straniamento e irrealtà. Utilizza colori vibranti e audaci, dando vita a un impatto visivo notevole.
Il lotto 358 di Mark Tobey, “Senza Titolo” del 1969 (stima 20.000-30.000€), ci introduce nell’universo di un artista particolarmente interessato alla calligrafia orientale. Le linee intrecciate in questa opera creano una sorta di rete o tessitura visiva, richiamando influenze orientali.
Altro artista di spicco è Zeng Chuanxing, il cui lotto 397 evidenzia una grande abilità nel curare dettagli anatomici ed espressivi. Utilizza una tavolozza ricca di colori e sfumature, con maestria nelle luci e ombre che conferiscono profondità ed enfatizzano i dettagli.
Tornando agli artisti italiani, segnaliamo il lotto 446 di Enzo Cucchi, “La Topina”, un’opera caratterizzata dall’uso audace del colore e forti contrasti, che creano vitalità e dinamismo. Il lotto 461 di Fausto Melotti, “Variazione Incatenata” del 1972, stimato tra 80.000 e 120.000€, è presente in asta insieme a diversi lotti di ceramiche e sculture. In quest’opera in particolare, si osserva una componente immateriale che conferisce agli elementi in ottone una dimensione quasi eterea.
L’asta prosegue con un intrigante assortimento di artisti e opere che abbracciano diversi stili e periodi, tra cui il lotto 362 di Andy Warhol, “Ladies and Gentlemen” (stima 9.000-12.000€); l’opera di Giò Pomodoro, “Superficie in Tensione” (lotto 407 con stima 15.000-25.000€); e l’artista Dadamaino, rappresentato dal lotto 421 con una stima di 30.000-40.000€.
Tra i lotti con stime più elevate, spicca l’opera di Hans Hartung, “T1971-H3” del 1971 (stima 80.000-120.000€), caratterizzata da uno sfondo sfumato in contrapposizione al segno deciso che sottende un intervento carico di tensione e dinamismo.
A concludere questa lettura catalogo, presentiamo il “top lot” dell’asta, il Lotto 462 di Enrico Castellani, “Superficie Bianca” del 1995, con una stima di 130.000-170.000€. Quest’opera esplora la tridimensionalità della superficie, sfruttando rilievi geometrici e creando un effetto di movimento attraverso l’interazione tra ombre e luce.