Il 30 e 31 ottobre avrà luogo l’asta di arte moderna e contemporanea presso Ambrosiana casa d’aste a Milano. I lotti in vendita sono 186, suddivisi in due giornate: il primo scaglione sarà composto dai primi 68 lotti e verrà esitato alle ore 16:00 di lunedì 30 ottobre, mentre i restanti lotti verranno messi all’asta il giorno successivo, sempre alle ore 16:00.
Il catalogo Ambrosiana presenta lotti molto interessanti che ripercorrono l’arte contemporanea dalla metà del secolo scorso fino al 2023. Il lotto con la stima più alta è il numero 29 di Mattia Moreni, intitolato “Il lombrico con meccanica filosolfeggia la genetica con il tubo della marcia indietro” del 1984, con una stima di 50.000-60.000€. Le opere di Moreni sono di natura astratta: le forme organiche e geometriche si combinano, creando un dinamismo evidenziato dalle forme che sembrano fluire, combattersi e integrarsi tra loro.
Secondo per stima troviamo l’opera di Felice Casorati dal titolo “Ritratto della signora Tarello”, con una stima di 45.000-55.000€. Il soggetto dell’opera è una donna, ritratta in modo dettagliato dall’artista, ma inserita in un’atmosfera sognante e, in alcuni aspetti, enigmatica. La figura mostra linee pulite e una superficie calma e composta. I toni utilizzati da Casorati sono freddi e neutri, a sottolineare un’aura di distacco e introspezione.
Proseguendo con i lotti della prima giornata, segnalo “Concetto spaziale” del 1958 di Lucio Fontana, realizzato con matita grassa su carta giapponese gialla. Con una stima tra 20.000 e 25.000€, troviamo Mario Schifano con l’opera “Senza titolo (la finestra)” del 1970, in cui arte e quotidianità si fondono mirabilmente. Nella stessa fascia di prezzo, superiore ai 20.000€, segnalo il lotto 16 di Karel Appel, con una stima d’asta compresa tra 26.000 e 32.000€. Pittore e scultore olandese, Appel, cofondatore del gruppo COBRA, si avvale di un approccio intuitivo e spontaneo all’arte, con una tecnica diretta e colori vivaci. La predominanza di toni primari e saturi crea un marcato contrasto. Le sue figure, stilizzate, possono sembrare quasi infantili a un primo sguardo, ma manifestano una profonda espressività primordiale.
Molto affascinanti sono le opere di Umberto Mariani, lotto 21, intitolato “Tagheimoust: il velo”, e il lotto 22 di Turi Simeti. In Mariani, si percepisce una profonda sensibilità per la materia e le forme. Nell’opera citata, utilizza il piombo come elemento costruttivo, esplorando la dicotomia tra flessibilità e rigidità, leggerezza e gravità. Un elemento distintivo è sicuramente il drappeggio, che attraverso giochi di luce e ombra, infonde dinamismo all’opera.
Risalendo agli anni ’40 e agli inizi degli anni ’50, due artisti meritano particolare attenzione in questa prima giornata di asta presso Ambrosiana: Roberto Crippa, con “Spirale”, e Filippo de Pisis con “Venezia”. Crippa, esponente dell’astrattismo, plasma forme e linee che sembrano librarsi sulla tela, componendo un quadro dinamico e spaziale.
Concludendo l’analisi dei lotti della prima giornata, desidero sottolineare il lotto 51 di Fernandez Arman, “Senza titolo” del 2002 (con una stima tra 8.000 e 12.000€), e il lotto 3 di Paul Jenkins, “Phenomena west wind” del 1999.
Nella seconda giornata, i lotti in vendita hanno una stima leggermente inferiore, quasi tutti compresi tra 3.000 e 8.000€, con qualche ovvia eccezione. Tra questi c’è il lotto 161 di Piero Mosti, “Porta verde” del 1982, un olio su tela con stima tra 1.000 e 1.500€.
Sono particolarmente interessanti i disegni di quattro artisti italiani di grande fama: il lotto 84 di Giorgio de Chirico, “Studio di figura con edifici”, il lotto 85 di Carlo Carrà, “Don Chisciotte ferito” del 1943, l’opera di Renato Guttuso “Ritratto di uomo” (lotto 86) e, infine, il lotto 87 di Fausto Pirandello con una stima tra 2.000 e 3.000€.
Molto interessanti sono anche le due opere che saranno in asta il 31 ottobre di Tano Festa: il lotto 71 “Senza titolo” (stima 6.000-8.000€) e il lotto 73 “Paesaggio eoliano” (stima 5.000-8.000€). L’elemento chiave delle opere dell’artista è sicuramente il colore, audace e vivace, che dona un senso di modernità. La finestra, soggetto del lotto 73, è un motivo ricorrente nella pittura di Festa, richiamando un sentimento introspettivo.
Vi sono poi due opere di Joan Mirò in vendita da Ambrosiana: il lotto 75 “Archipel sauvage III” (stima 5.000-8.000€) e il lotto 95 “Senza titolo” (stima 4.000-6.000€). L’artista crea paesaggi onirici popolati da strane creature e simboli, combinando colori primari con audacia e linee fluide e danzanti.
Tra gli artisti stranieri, vorrei menzionare il lotto 178 di Jiri Kolar del 1987 (stima 3.000-4.000€), poeta e artista visivo con un grande talento nel creare collage usando ritagli di riviste e libri. C’è anche l’opera “Respetto” di Mokhtar Jelassi, in cui storia e realtà si fondono attraverso l’uso di simboli. Infine, a concludere questa lettura catalogo, l’opera dell’artista italo-egiziana Soundus Ragh “Fino all’ultimo respiro” (lotto 183, stima 4.000-5.000€).