Dopo qualche mese di relax il mercato dell’arte torna nel vivo con le principali case d’asta internazionali che iniziano a fare sul serio. Si aprono stasera a Londra, infatti, le prime evening sale di una certa importanza tra quelle di arte moderna e contemporanea in programma nel primo semestre di quest’anno. Si comincia oggi con Sotheby’s, per poi passare a Christie’s e Phillips. Il tutto per tre cataloghi che ricalcano, direi alla perfezione, i principali trend dello scorso anno che hanno visto il surriscaldarsi del mercato delle donne e degli artisti afroamericani, oltre che degli artisti viventi (e giovani) contro una normalizzazione di quelli storicizzati. Ma vediamo quali sono i lotti più importanti che dalle 19 di oggi passeranno nelle sale-room londinesi.
Sotheby’s scommette sull’arte al femminile
Un catalogo così “rosa” il mercato dell’arte non l’aveva mai visto. Per la prima volta nella storia di Sotheby’s, infatti, la Contemporary Art Evening Auction di questa primavera si apre con sette opere consecutive, e potenti, di artiste, che ci offrono una nuova e avvincente narrativa sulla percezione delle donne nell’arte, come soggetto e come autrici. Protagonista dell’asta, un colossale nudo dell’artista britannica Jenny Saville: Juncture (Lot 5). Realizzato nel 1994 e alto oltre 3 metri, questo lavoro è valutato £ 5.000.000-7.000.000, ossia la più alta stima pre-vendita mai fatta per un’opera di un’artista vivente.
Un dipinto eccezionale che segue da vicino, peraltro, un bellissimo disegno a carboncino, Untitled (1990), sempre della Saville (lotto 1, stima: £ 100.000-150.000), che aprirà la vendita. Mai pubblicato o esposto prima di adesso, questo Untitled del 1990 è rimasto nella stessa collezione privata da quando fu regalato dall’artista agli attuali proprietari. Sulla stessa linea d’onda anche Fascia III, interpretazione radicalmente sovversiva della forma femminile di Rebecca Warren. Datata 2010, quest’opera segna il debutto dell’artista in una vendita serale da Sotheby’s (Lotto 2; stima: £ 250.000-350.000), e appare accanto ad un celebre “ricamo” di Tracey Emin: I Think it’s in My Head del 2002, (lotto 3, stima: £ 500.000-700.000).
Ma in questa prima parte dell’asta abbiamo anche Untitled #9 di Agnes Martin (lotto 7; stima: £ 1.800.000 – 2.200.000) del 1994 e due opere potenti di Louise Bourgeois: Remembering (lotto 4, , stima: £ 700.000-1.000.000), omaggio a sua madre, e Torso, Self-Portrait scultura rimasta nella stessa collezione dal 1998 (Lotto 6, stima: £ 1.000.000-1.500.000). Complessivamente, l‘asta di stasera presenterà 13 opere di artiste, la più alta rappresentanza femminile mai vista in una vendita serale.
Vendita il cui catalogo di compone di 68 lotti a firma, tra gli altri, di Albert Oehlen – che lo scorso anno ha fatto registrare una delle performance più interessanti tra gli artisti viventi – e Martin Kippenberger; oltre a pregiate opere su carta di Jean-Michel Basquiat – copofila degli artisti afroamericani in questa primo scorcio d’anno -, una tela iconica di Roy Lichtenstein, un trittico di lavori di Jean Dubuffet e lo sguardo inesorabile di Lucian Freud del quale viene offerto, al lotto 14, Head of a Boy del 1956 (stima: £4,500,000-6,500,000) che ritrae l’amico di sempre dell’artista, Garech Browne, all’età di 34 anni. Per l’Italia, infine, da citare la presenza di un particolarissimo Concetto Spaziale, New York del 1968 di Lucio Fontana (lotto 31, stima: 1,400,000-1,800,000 £).
Christie’s: una evening sale nel segno di David Hockney
Protagonista assoluto della scorsa stagione di mercato, che lo ha incoronato come l’artista vivente più caro di sempre, sarà David Hockney a guidare, domani sera (6 marzo), la Post-War e Contemporary Art Evening Auction di Christie’s. Dall’artista britannico, recentemente tornato sulla stampa per un “incidente” in ascensore, sarà offerto in asta il monumentale, ma allo stesso tempo intimo, ritratto di Henry Geldzahler and Christopher Scott realizzato da Hockney nel 1969. Valutato più di 30 milioni di sterline, questo lavoro proviene dalla collezione di Barney A. Ebsworth e rappresenta una brillante meditazione sulle relazioni umane e visive. Il più caro amico di Hockney, Henry Geldzahler – il leggendario curatore, critico e re del mondo dell’arte newyorkese – domina il centro della composizione, incorniciato da grattacieli altissimi. Christopher Scott, il suo fidanzato di allora, si libra a destra come un’apparizione fugace.
Ma se questo è certamente il lotto più importante del catalogo di Christie’s, da citare è anche la presenza di lavori significativi di Adrian Ghenie, di cui al lotto 5 viene offerto The Collector 4 (stima: 2.2-2.8 milini di sterline), mentre al lotto 11 abbiamo un’importante tela di Cecily Brown, Night Passage (1999), valutata 1.9-2.2 milioni, seguita da Haus der Bilder (House of Pictures), lavoro del 2001 a firma di Peter Doig (lotto 12, stima: 3-5 milioni £).
Clartés Alentour (Surrounding Clarity) è, invece, il titolo della tela, datata 1956, di Jean Dubuffet proposta al lotto 23 con una stima di 1.5-2 milioni. Un’opera che risale all’anno successivo la partenza dell’artista da Parigi e che fa parte dell’importante serie dei suoi Tableaux d’assemblages. Segue poi, al lotto 24, Tower, un abstract painting di Gerhard Richter del 1987, presentato in catalogo con una valutazione di 3-5 milioni.
Per quanto riguarda l’arte italiana, si segnalano due lavori di Lucio Fontana: un Concetto spaziale, Attese bianco con 4 tagli del 1960 (lotto 28, stima: 2-3 milioni) e, sempre dello stesso anno, un Concetto Spaziale proveniente dalla collezione di Luca Folco (lotto 29, stima: 800.000-1.2 milioni £). Infine, al lotto 32 abbiamo Peinture 162 x 130cm, 16 octobre 1966 (1966) di Pierre Soulages che quest’anno compie 100 anni. L’opera ha una valutazione in catalogo di 1.5-2 milioni di sterline.
Phillips: i Jet di Richter e la prima volta di Tschabalala Self
Ed eccoci arrivati agli highlight della Century & Contemporary Art Evening Sale di Phillips che si terrà giovedì 7 marzo sera a partire dalle ore 19 nella sede al numero 30 di Berkeley Square. 29 i lotti in catalogo tra i quali spiccano opere di Gerhard Richter, Martin Kippenberger, Roy Lichtenstein e, sul versante afromericano, Jean-Michel Basquiat e Tschabalala Self.
A guidare l’evening sale: Jet Fighter, uno dei primi lavori iconici di Gerhard Richter. Con i suoi due metri di larghezza, l’opera è uno dei primi Photo Paintings dell’artista e risale agli albori della Pop Art tedesca. Il lavoro, proposto al lotto 13 con una stima di 10-15 milioni di sterline, è il secondo di un gruppo di otto dipinti che hanno che come tema gli aerei da guerra realizzati da Richter tra il 1963 e il 1964. Quattro degli otto dipinti della serie fanno oggi parte delle collezioni di importanti musei tedeschi: Museum Frieder Burda a Baden-Baden, l’Hessisches Landesmuseum di Darmstadt, la Städtische Galerie di Wolfsburg e la Pinakothek der Moderne di Monaco.
Subito dopo, al lotto 14, troviamo un autoritratto di Martin Kippenberger: Ohne Titel (Meine Lügen sind ehrliche). Eseguito nel 1992, questo lavoro è stato dipinto insieme al secondo ciclo principale di autoritratti di Kippenberger. Ohne Titel (Meine Lügen sind ehrliche) presenta il corpo dell’artista con onestà sfrenata, rivelando allo spettatore la sua eccentricità e la sua energia pura. Tra gli altri autori tedeschi in asta anche Franz West – a cui la Tate Modern sta dedicato una importante retrospettiva – e Andreas Gursky.
Tra i lotti più importanti di questa asta, da segnalare poi un iconico lavoro di Roy Lichtenstein: Girl in Mirror del 1964 (lotto 10, stima: £ 4,5-6,5 milioni). Uno dei primi in cui l’artista impiega le immagini diventate sinonimo del suo stile. Per l’Italia presente, invece, una bella Natura Morta di Giorgio Morandi (lotto 22, stima: £ 600.000-800.000), due ceramiche di Lucio Fontana (lotti 23 e 24) e Combustione E4 di Alberto Burri (lotto 25).
Mentre sulla scia della seconda edizione della selling exhibition American African American di New York, Phillips presenta poi una selezione di importanti lavori di artisti afroamericani come Untitled (Velveeta) che proviene direttamente dall’Estate di Jean-Michel Basquiat (lotto 8, stima: £ 1.200.000-1.500.000) e Lilith della giovanissima Tschabalala Self (29 anni appena), opera che esplora l’importanza iconografica del corpo femminile nero nella cultura contemporanea e segnando la prima volta di Self all’asta (lotto 1, stima: £ 40,000-60,000).