Buona la prima per il nuovo format dell’asta Avant-Garde(s) di Christie’s che, per la prima volta, quest’anno ha incluso anche una sezione Thinking Italian dedicata all’arte italiana del XX secolo e resa memorabile dai nuovi record di Alighiero Boetti e Mario Schifano.
L’asta, battuta ieri sera, si è conclusa con un totale di 66.690.300 euro, ben oltre le aspettative della vigilia che parlavano di un possibile risultato tra i 32 e i 46 milioni. Ma vediamo come sono andate le cose.
Dopo un paio di lotti di riscaldamento, la serata registra subito un primo guizzo con la vendita della tela Peinture 85×222 cm, 18 avril 1991 di Pierre Soulages che, proposta in catalogo con una stima di 600-900.000 euro, è stata venduta per 2.442.000 euro.
Non male anche il Concetto spaziale di Lucio Fontana che, al lotto 4, inaugura la selezione delle opere nostrane con una aggiudicazione per 252.000 euro, decisamente sopra la stima massima di 130.000 euro. Centra le aspettative, invece, l’Angolo Segreto di Giuseppe Santomaso, passato di mano per 81.900 euro.
Al lotto 6 un’altra vendita sopra le righe: Femmes assises devant une fenêtre ou Femmes devant une fenêtre ou Deux femmes à la fenêtre (1914) di Albert Gleizes che cambia proprietà per 1.122.000 euro arrivando quasi a doppiare la massima stima in catalogo.
E’ così la volta delle stupenda Mappa di Alighiero Boetti proposta al lotto 7 con una stima di 2-3.000.000 di euro. L’atmosfera in sala si accende subito e, tra offerte gridate e telefoni, l’opera, datata 1979-80, viene aggiudicata ad un cliente del Qatar con un’offerta online di 4.7 milioni di euro, cifra che sale a 5.643.500 euro con il buyer’s premium: un nuovo e incredibile record per l’artista scomparso nel 1994.
Un nuovo primato che sgretola quello precedente, realizzato il 13 maggio scorso da Christie’s New York con l’arazzo Sottrazione (1982), venduto per 3.799.982 euro (buyer’s premium incluso). L’aggiudicazione più alta per una sua Mappa risaliva, invece, al 14 ottobre 2021, quando Sotheby’s Londra ha venduto un lavoro della serie datato 1978 per 3.590.161 euro.
Molto bene anche le altre opere di Boetti in catalogo, tra le quali Ononimo del 1973, venduta per 2.262.000 euro, sesta miglior aggiudicazione di sempre per un suo lavoro. Ma tra le opere incluse nella sezione italiana a brillare di più è il Concetto spaziale argentato di Lucio Fontana che, presentato in catalogo con stima “coperta”, ha raggiunto la cifra di 15.147.000 euro. Aggiudicazione che si colloca al 6° posto tra quelle realizzate dal padre dello Spazialismo, il cui record risale al 10 novembre 2015 quando a New York, Christie’s vendette una sua Fine di Dio per 27.122.138 euro.
Proseguendo, non brilla particolarmente il Sans titre di Joan Mitchel, presentato come lotto di punta e venduto per 4.722.000 euro, cifra di poco superiore alla stima minima. Tra i lotti che, invece, fanno registrare le performance migliori della serata, da segnalare la scultura di François-Xavier Lalanne, Singe attentif, venduta per 1.362.000 euro contro suna stima massima di 800.000.
Si arriva così al momento del secondo grande protagonista della serata parigina di ieri: Mario Schifano, presente al lotto 21 con La stanza dei Disegni, lavoro del 1962 che supera agilmente la stima massima e viene venduto a 1.302.000 euro stabilendo, anche in questo caso, un nuovo entusiasmante primato. Il precedente, 1.041.000 euro, risaliva alla Contemporary Art | Milan di Sotheby’s dello scorso autunno e alla vendita dell’opera Cartello (1960).
A brillare, nella serata di Christie’s, sono poi Yves Klein, con Nu d’Iris Clert sortant de l’ond, venduto a più di 2 milioni di euro, e Georg Baseliz con Schwarze Kaffeekanne, passato di mano per 1.842.000 euro contro una stima massima di 800.000 euro. Tornando agli italiani in catalogo, quasi tutti centrano, generalmente, le aspettative. Sei gli invenduti su una sezione Thinking Italian di 19 pezzi.