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Blindarte: un catalogo tutto da studiare

del

E’ un dialogo serrato tra arte del dopoguerra e ultime generazioni quello che Blindarte propone per la sua asta di Arte Moderna e Contemporanea del 31 maggio prossimo a Milano.

198 lotti per un catalogo il cui copione si sviluppa per guizzi, con nomi decisamente di secondo piano che si alternano ad opere di grande interesse e spesso rare per il mercato italiano. E’ il caso, ad esempio, dell’Untitled del messicano Bosco Sodi che troviamo al lotto 152; uno dei top lot dell’asta, presentato con la stima di 60-80.000 euro e significativo esempio della rinomata capacità dell’artista di utilizzare materie prime grezze e naturali.

LOTTO 152 – BOSCO SODI, Untitled, 2016. Tecnica mista su lino, cm 150×150

Sempre tra i lotti più interessanti di questa selezione abbiamo poi Sleep (lotto 147, stima: 8-10.000 euro) del britannico Jonathan Monk, artista noto per le sue rivisitazioni, appropriazioni e citazioni tratte soprattutto dall’arte concettuale e minimal, in maniera spesso ironica e irriverente. E se tra le fotografie presenti in catalogo è certamente Thomas Ruff a spiccare, tra lavori più preziosi messi all’incanto da Blindarte, non possiamo non citare un lavoro recente, ma non per questo meno interessante, di François Morellet, uno dei più grandi precursori del Minimalismo in Europa e tra i primi ad utilizzare il neon nelle sue opere come nel caso, appunto, di 4 A 4 N.9 del 2007 (lotto 121, stima: 50-80.000 euro).

LOTTO 121 – JEAN FRANÇOIS MORELLET, 4 A 4 N.9, 2007. Acrilico su tela su legno e neon bianchi, cm 175×214 (opera complessiva), cm 100×100 (tela)

Tra i lotti più importanti di questo catalogo anche alcuni lavori di Jan Fabre, come Antropologie van een planeet (denkmodel) del 2008 (lotto 113, stima: 60-100.000 euro) e Battlefield del 1998 (lotto 112, stima: 35-45.000 euro).

Procedendo a ritroso nel catalogo (lo SO è un modo inusuale di condurre una lettura, ma è venuta così), ecco The Pont Neuf wrapped, Project for Paris, raro ed importante lavoro preparatorio-progettuale di Christo e testimonianza di quella che è stata considerata come una delle opere d’arte contemporanea più spettacolari mai realizzate e più iconiche dell’artista, realizzata nel 1985.

LOTTO 74 – ENRICO BAJ, Profilo, 1974. Polimaterico su stoffa, cm 24×18 (opera) – cm 38×32 (cornice)

Pregevole e degno di nota anche il Profilo di Enrico Baj al lotto 74 (stima: 7-10.000 euro), uno dei lavori più interessanti dell’artista milanese che mi sia capitato di vedere in asta in tempi recenti. Un bel modo, in fondo, per celebrare la sua arte irriverente a 20 anni dalla sua morte, avvenuta il 15 giugno 2003.

Passato Baj, ecco che iniziamo a risalire la prima parte di questa asta che si apre, passatemi il termine, con una serie di lotti che ci offrono un punto di vista estremamente intimo di quelli che sono i processi creativi di alcuni degli artisti italiani più interessanti del XX secolo. E’ il caso ad esempio delle carte del 1964 di Bruno Munari Senza titolo (Le avventure di Robinson Crusoe) – che troviamo al lotto 72 con una stima di 8-12.000 euro o degli Studi per concetti spaziali. Teatrini datati 1964-66 di Lucio Fontana al n. 63 (stima: 2-3.000 euro). Per non parlare di Rosa Rosso, pennarello di Carla Accardi del 1999 (lotto 62, stima, 3-4.000 euro) o di quello di Salvo al lotto 57 (stima: 1-1.500 euro).

LOTTO 58 – SALVO, Senza titolo, 1991-93.Olio su tela, cm 30×25

Sempre di Salvo, il catalogo Blindarte propone anche Senza titolo con caldi profili di minareti e palme proveniente dalla storica Galleria La Scaletta di Reggio Emilia e datato 1991-93 (lotto 58, stima: 12-16.000 euro). Ma tra le opere della prima parte dell’asta, sono da segnalare un Paesaggi (Levico) di Giorgio Morandi del 1957 realizzato ad acquerello (lotto 27, 30-40.000 euro), una Senza titolo (Retro d’affiche) del 1955 di Mimmo Rotella (lotto 68, stima: 12-16.000 euro).

Seguono un bel Filippo De Pisis, Via Margutta, in cui l’artista riesce a catturare un attimo di quell’atmosfera briosa che si respira tra le botteghe e i palazzi romani (Lotto 12, stima: 8-12.000 euro); un Omaggio a Giotto (1954) di Fausto Pirandello (lotto 25, stima: 30-40.000 euro); un delicatissimo paesaggio di Luigi Russolo, Imbrunire multipiano (lotto 21, stima: 3-4.000 euro) e una delicata matita di Giorgio De Chirico degli anni Quaranta: Filosofi e tempio (lotto 22, stima: 4-6.000 euro).

LOTTO 39 – URS LUTHI, Untitled (you are not the only who is lonely, 1974. Polaroid e cartolina in teca di plexiglass, cm 38×28 (teca di plexiglas), cm 11×8,5 (polaroid), cm 15,5×22 (cartolina).

Chiudo questa lettura catalogo dedicata a Blindarte con un’opera che trovo di delicata poesia: Untitled (you are not the only who is lonely), lavoro del 1974 a firma di Urs Luthi che ci riporta alla memoria lo storico Studio Morra che ospitò l’omonima mostra dell’artista all’interno di un irripetibile programma espositivo che nel giro di pochi anni fece di Peppe Morra il gallerista di riferimento degli artisti degli alfieri dalla Body Art oltre che dell’Wiener Aktionismus.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.

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