Catalogo eccellente per la sessione di Arte Moderna dell’asta primaverile di Farsetti Arte, che quest’anno festeggia 60 anni di incanti. Cuore della selezione di 111 lotti che sarà battuta a Prato sabato 28 maggio, Composition avec tour (1943) di Salvador Dalì (lotto 682, stima: 1.5-2.200.00 euro), paesaggio urbano probabilmente nato come progetto per un sipario di scena destinato al balletto Café de Chinitas, messo in scena negli USA nella primavera del 1943 dalla ballerina Encarnación López Júlvez.
Al suo fianco, una superba Natura Morta di Giorgio Morandi del 1932 (lotto 674) che si colloca ai vertici della produzione artistica morandiana. Valutata 1.400.000-2.000.000 euro, questa piccola tela è caratterizzata da un particolarissimo taglio visivo che si discosta da quello che usualmente troviamo in questo tipo di opere. Qui, infatti, lo sguardo di chi osserva è attirato da un unico vaso che risulta isolato dagli altri che, invece, appaiono parzialmente tagliati fuori dalla scena.
Al lotto 686 abbiamo, invece, la gouache su carta Clown avec trompette di Marc Chagall, opera che ci trasporta nel mondo fatastico-religioso dell’artista russo naturalizzato francese (stima: 580-780.000 euro). Non da meno è La première lumière du monde (1930) al lotto 662, frutto della piena maturita fantastica e mentale, visiva ed intellettuale di Alberto Savinio (stima: 500-700.000 euro) del quale, il catalogo Farsetti, propone anche un Senza titolo del 1927-28 (lotto 697, stima: 400-600.000 euro).
Proseguendo tra le opere più pregiate di questa selezione, ecco che al lotto 677 ci imbattiamo in una stupenda Cariatide di Amedeo Modigliani. Realizzata nel 1913-14 a gouache su carta, quest’opera, valutata 300-400.000 euro, riesce ad unire, in modo incredibile, l’intensità espressiva, l’arcaismo della tradizione e la modernità delle avanguardie.
Impossibile citare tutte le opere in catalogo che meriterebbero una menzione. Procedendo quindi in modo estemamente selettivo, tra i 111 lotti proposti mi pare doveroso segnalare la stupenda Natura Morta con bottiglia di vino, brocca e pere (1920) di Gino Severini al lotto 666. Proposto con una stima di 170-240.000 euro, questo piccolo dipinto è piena espressione di quella svolta anti-futurista che il pittore cortonese compie proprio nel 1920.
Ci trascina a pieno nel clima delle Avanguardie, invece, Raggismo (1912) di Natalia Gontcharova (lotto 685, stima: 90-130.000 euro) e Saltatore con l’asta (1934) di Gerardo Dottori (lotto 650, stima: 90-130.000 euro). Ma scorrendo le pagine del catalogo Farsetti, l’occhio si sofferma, bramoso, sulla pittura corsiva di Filippo De Pisis presente, tra le tante sue opere in catalogo, con la tela Lo studio di Parigi del 1926 (lotto 668, stima: 50-70.000 euro).
Da segnalare, poi, Natura morta con la scure, olio su tela di Renato Guttuso del 1947 (lotto 632, stima: 50-70.000 euro) e i due, intensi, dipinti di Felice Casorati – La zingara del 1909 (lotto 621, stima: 30-45.000 euro) – e Achille Funi: Il Padre, del 1936 (lotto 672, stima: 15-25.000 euro). Da non trascurare neanche la Natura morta (1926) di René Paresce al lotto 667 (stima: 30-40.000 euro)
Delle opere di Mario Sironi inserite in catalogo, trovo eccezionale il cartone Paesaggio urbano del 1925 al lotto 646 (stima: 15-25.000 euro), così come credo meriti attenzione I Derelitti, lavoro del 1929 di Lorenzo Viani (lotto 676, stima: 25-35.000 euro).
Di pagina in pagina, il catalogo della sessione di Arte Moderna di Farsetti compone l’intenso ritratto del parorama artistico italiano del XX secolo, con qualche apertura – come abbiamo visto – alla scena internazionale. E non mancano neanche pregevoli esempi tardo-impressionistici come Le Moulin de La Gallette a Montmartre (1920-25) di Maurice Utrillo (lotto 680, stima: 55-85.000 euro).
Di tutt’altro tenore, invece, le prime due sessioni questa asta (600 lotti in tutto) che, comunque, non mancano di pezzi di grande interesse come il Cretto (1976) di Alberto Burri al lotto 541 (stima: 280-380.000 euro) o lo smalto Con Anima (1963) di Mario Schifano, che incontriamo pochi lotti dopo (lotto 543, stima: 110-150.000).
Ma tra le opere di Pop Art italiana presenti nel catalogo delle sessioni di Arte Moderna e Contemporanea in calendario per venerdì 27 maggio, quella che attira maggioremente la mia attenzione è Congo (1961), tela realizzata a tecnica mista e calze di nylon da Franco Angeli (lotto 542, stima: 60-80.000 euro). E sempre di Angeli è degno di nota anche il materico Senza titolo del 1958 che troviamo al lotto 458 con una stima di 8-12.000 euro.
Tra le carte, da segnalare il particolarissimo Senza titolo (1971) di Paolo Icaro al lotto 424 (stima: 1.800-2.400 euro), così come quello del 1946 a firma di Ettore Sottsass al lotto 480 (stima: 18-28.000 euro). Molto belli anche gli Assiomi di Vincenzo Agnetti ai lotti 533, 534 e 546. E non meno interesse meritano i tre lavori degli anni Settanta di Vito Acconci presenti in catalogo, tra i quali False Center for LA del 1976 (lotto 455, stima: 9-14.000 euro).
Al lotto 517, invece, troviamo un Retro d’Affiche di Mimmo Rotella del 1955: Muro romano con impronte di pneumatici (stima: 30-40.000 euro) e, poco dopo, un Senza titolo in carta vellutata su tavoletta di Piero Manzoni del 1959 (lotto 519, stima: 5-8000 euro) e un olio su tela e legno di Piero Pizzi Cannella del 1989-90: Cinese 1990 (lotto 520, stima: 18-24.000 euro).
Infine, mi piace chiudere questa lettura catalogo dedicata all’asta Farsetti, segnalandovi la presenza in catalogo di due lavori del 1974 di Dorothea Rockburne, artista attualmente ospitata al Dia Beacon con una mostra a lungo termine. I due lotti – – Inverse #5 e Inverse #1 (stima: 3.000-5.000 euro) – sono infatti un eccellente esempio delle sue painted structures, ispirate a fonti diverse come la Sezione Aurea, gli affreschi del Rinascimento italiano e le idee di Mandelbrot sui frattali.