14.4 C
Pesaro

dal 2012 il primo blog dedicato al collezionismo d'arte.

Dal Partenone al Panettone un libro di Francesco Bonami

del

Un viaggio nell’arte non convenzionale

Durante le festività natalizie, fra panettoni e pomeriggi rilassati, Dal Partenone al Panettone di Francesco Bonami, pubblicato nel 2010 da Electa, si rivela la lettura ideale per chi ama l’arte ma desidera viverla senza rigidità, come un viaggio personalesorprendente e piacevole.

Bonami, stimato curatore e critico, ci invita qui a lasciarci guidare dall’intuizione e dall’immaginazione piuttosto che dalle regole e dai rigidi moduli della storia dell’arte tradizionale. Non aspettatevi, quindi, date o tappe canoniche: qui l’arte non è trattata come materia da studiare, ma come un incontro fatto di suggestioni, esperienze e connessioni inaspettate.

L’approccio di Bonami si palesa sin dalla lettura delle prime pagine: l’arte è ovunque, non soltanto nei musei o nei libri, ed essa rappresenta uno strumento attraverso il quale l’uomo, da millenni, cerca di comunicareinterpretare la realtàlasciare un segno o documentare una memoria.

Ma mentre la società moderna ha trasformato tutto in comunicazione, spesso vuota e finalizzata ai numeri, l’arte resta “la cosa più utile fra le cose inutili”: uno spazio libero, dove chi crea e chi osserva dialogano in modo profondo e personale. Ecco allora che Bonami scrive “una storia dell’arte basata non sui fatti, ma sulle sensazioni”; un percorso dove il lettore, come un “marziano” che esplora un pianeta sconosciuto, può costruirsi una sua mappa, del tutto personale e non lineare.

L’immagine simbolo da cui parte il libro è quella del Partenone. Questo monumento iconico diventa il primo passo di una narrazione non convenzionale“Siete mai stati al Partenone? Poco importa…” Bonami riflette sulla sua storia complessa, sulla sua trasformazione da tempio dedicato ad Atena a chiesa cristiana, fino a diventare una moschea e, infine, un’icona mutilata dal tempo e dalla follia umana.

La domanda provocatoria dell’autore – cosa accadrebbe alla Basilica di San Pietro se la guardassimo fra 2500 anni? – ci ricorda che nulla è eterno, che persino l’arte più celebrata è soggetta all’imprevedibilità della storia. Ma è proprio questo che rende l’arte vitale: un continuo mutamento, un dialogo tra passato e presente che non finisce mai di sorprenderci e di parlarci.

Circa 260 immagini, brevemente commentate, diventano le tappe di questo viaggio imprevedibile: opere classichecapolavori modernipubblicitàfotogrammi di filmeventi di cronaca. È un susseguirsi di analogie audaci e contrapposizioni provocatorieMasaccio e ZidaneLa Zattera della Medusa di Géricault e i barconi carichi di migranti, il Cristo morto di Mantegna e la salma di Che Guevara.

Bonami decontestualizzaricollega e gioca con le immagini, suggerendo un approccio libero e istintivo all’arte. Il lettore è invitato a mettere da parte le nozioni apprese sui banchi di scuola e a costruirsi una propria storia dell’arte“su misura”, dove ogni opera può diventare un’amica, una conoscente o persino una nemica.

La peculiarità di Dal Partenone al Panettone sta nella sua leggerezza, che è tutt’altro che superficialità. Bonami non pretende di insegnare l’arte, né di ignorare la sua storia; piuttosto, ci invita a guardarla con occhi nuovi, a sentirci meno in soggezione di fronte ai capolavori e a trovare le nostre chiavi di lettura.

Con questo libro, l’arte diventa accessibile e sorprendente, un percorso da esplorare senza mappe predefinite. Come scrive l’autore, “per arrivare alle Piramidi si può passare da 2001 Odissea nello spazio, e al Giudizio Universale della Cappella Sistina si può accedere attraverso le immagini dell’11 settembre.”

Se amate l’arte, ma siete stanchi delle narrazioni accademicheDal Partenone al Panettone è il libro perfetto per queste festività. Lasciamoci guidare dalle libere associazioni di Francesco Bonami, abbandoniamo ogni pregiudizio e diventiamo anche noi “marziani”: osservatori curiosi e fuori dagli schemi di un mondo pieno di bellezza e di contraddizioniBuon divertimento.

Giuseppe Simone Modeo
Giuseppe Simone Modeo
Giovane Collezionista, Giuseppe Simone Modeo è laureato in Economia con una tesi sul legame tra Marketing ed Estetica. Per Collezione da Tiffany si occupa, principalmente, del rapporto tra economia e creatività, intervistando personaggi del mondo dell'arte.

Collezione da Tiffany è gratuito, senza contenuti a pagamento, senza nessuna pubblicità e sarà sempre così.

Se apprezzi il nostro lavoro e vuoi approfondire ancora di più il mercato dell'arte puoi sostenerci abbonandoti al nostro servizio di rassegna stampa internazionale the artUpdate.

Abbonati ora!

Condividi
Tags

recenti

Archivi e Design: progetti tra passato e futuro 

Se è vero che il mondo del Design può assomigliare, nelle sue dinamiche, a quello dell’arte più strettamente detto, ne va comunque riconosciuta la cadenza del tutto...

Una “collezioncina” con più di 70 opere

La collezione di Manola e Piersandro Pallavicini  (parte 2) Piersandro Pallavicini e Manola Dettori, coppia nella vita e nel collezionismo, incarnano un’affascinante contraddizione nel mondo...

Una “collezioncina” con più di 70 opere

La collezione di Manola e Piersandro Pallavicini  (parte 1) Immaginate di andare ad un evento e prima di entrare, quando date le vostre generalità, scoprite...

Articoli correlati

Iscriviti alla nostra newsletter e scarica gratuitamente il Report Mercato Arte 2023!

Iscriviti subito alle news di Collezione da Tiffany e riceverai, ogni settimana contenuti esclusivi dedicati al mercato dell'arte e al collezionismo d’arte. 

Completa il form e potrei scaricare subito gratuitamente il nuovo Report Mercato Arte 2023!

Sono un collezionista

Grazie la tua iscrizione è andata a buon fine!