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Fenomeno “red-chip”: le giovani artiste che hanno conquistato le aste

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Nel gennaio 2022, in un articolo del “The Art Newspaper”, Scott Reyburn conia il termine red-chip per descrivere un fenomeno che sta coinvolgendo sempre più gli artisti giovani. Questi, infatti, fresh to the market, vedono crescere la domanda per le loro opere molto velocemente e con prezzi altissimi.

Questa dinamica ha coinvolto negli ultimi mesi una serie di artiste di genere femminile che sono apparse nelle grandi aste internazionali di arte contemporanea, accanto a blue-chip come Picasso, Damien Hirst e Jeff Koons, e hanno ottenuto risultati incredibilmente alti.

Ciò riflette un nuovo gusto collezionistico nei confronti della giovane avanguardia contemporanea, che viene inserita dalle grandi case d’asta nelle programmazioni più illustri, contribuendo al rafforzamento e alla valorizzazione delle opere di queste artiste a inizio carriera, andando quasi a sostituirsi al lavoro delle gallerie.

Analizzeremo qui il mercato di cinque giovanissime artiste che sono state presentate da Christie’s nell’ultima prestigiosa asta di opere del XX e del XXI secolo e che sono state accolte con grande entusiasmo dai collezionisti.

Falling Woman (2020): top lot di carriera di Anna Weynant

Anna Weynant

Nata nel 1995 in Canada, Anna Weynant è una pittrice incredibilmente dotata che debutta l’anno scorso con un’asta da Phillips, dove la sua opera supera la stima massima di 20.000$. Ora è sostenuta dalle grandi Sotheby’s e Christie’s, grazie alle quali continua a stabilire record personali in asta.

Le sue opere sono figurative, dipinti dove il presente e il passato si sposano grazie a una tecnica impeccabile: se da un lato rimandano alle immagini iper-reali del mondo web, dall’altro vengono paragonate da Christie’s ai capolavori dell’età dell’oro olandese o al Bacchino malato del Caravaggio.

Sicuramente la casa d’asta sa come sostenere la propria artista. Un’altra mossa di Christie’s sta nel sottostimare le sue opere: nonostante in maggio due delle tele della Weyant siano state battute a più di due milioni, Christie’s nell’asta del 28 Giugno stima TBT Brussels (2020) tra i 180.000$ e i 300.000$: il risultato non sorprende più e l’opera viene aggiudicata a 400.000$.

Il top lot di carriera (che ripeto, è un anno di carriera per un totale di sole 12 tele passate in asta) viene raggiunto dalla Weyant con Falling Woman (2020), battuta da Sotheby’s New York a Maggio a 1.3 milioni di dollari!

Myths of Pleasure (2017), top lot di carriera di Jadé Fadojutimi

Jadé Fadojutimi

Classe 1993, nata in Gran Bretagna, Jadé Fadojutimi ha già un curriculum invidiabile: è l’artista più giovane nella collezione della Tate Modern; quest’anno partecipa alla Biennale di Venezia e ha ottenuto una mostra monografica all’ICA di Miami. Questi traguardi personali si riflettono anche nel mercato delle aste.

Le sue opere astratte, brutali nelle forme e nei colori acidi, hanno raggiunto risultati stellari fin dalla prima asta, quando l’anno scorso Rampage/Untitled Study (2017) ha ottenuto 13 volte di più rispetto alla stima massima iniziale. I suoi prezzi sono continuati a crescere, rendendo l’artista una vera e propria red-chip.

A metà del 2022, con sole otto opere in asta, Jadé ottiene lo 0% di invenduto e un totale di fatturato che supera i 7 milioni di dollari. L’artista è apprezzatissima in Gran Bretagna, ma anche negli USA e ad Hong Kong, dove le grandi case d’asta sostengono questa giovane.

Le opere maggiormente apprezzate dal mercato sono le serie del 2017-2018: tele dove i colori acidi e le forme astratte sono le protagoniste, come nel top lot della sua carriera, Myths of Pleasure, venduto da Phillips nel 2021 a 1.3 milioni di dollari.

8:50:50 (2020): top lot di carriera di Lucy Bull

Lucy Bull

Lucy Bull nasce negli USA nel 1991. Rappresentata dalle gallerie David Kordansky e Almine Rech, è freschissima sul mercato secondario. L’artista conquista con le sue tele psichedeliche, surrealiste, astratte che, come delle sirene, attirano l’attenzione ed è impossibile staccare gli occhi dai vortici dai colori acidi e attrattivi. Un perfetto mix tra Jackson Pollock e Max Ernst.

La sua prima opera in asta appare questo Maggio da Sotheby’s, dove la sua tela ottiene 10 volte di più la stima iniziale, che era già molto alta. L’artista è così fresca sul mercato che è ancora impossibile analizzarne l’andamento. Se però già a Maggio il risultato ha sorpreso, qualche giorno fa da Phillips ha ottenuto un altro risultato da capogiro: a Hong Kong, 8:50:00 (2020) viene battuta a 1.2 milioni di dollari, con una stima iniziale che si aggirava intorno ai 130.000$. E’ il nuovo top lot per la Bull.

Sprins from Swiss (2017): top lot di carriera di Shara Hughes

Shara Hughes

Nata nel 1981 negli USA, debutta freddamente nelle aste nel 2017, ma tra il 2021 e il 2022, in meno di un anno, circa undici tele sono state battute oltre il milione di dollari. Paragonata da Christie’s al fauvismo e all’espressionismo tedesco, la Hughes vede una forte pressione e interesse sul suo mercato.

Il suo è un caso unico in quanto alcune opere appena acquistate e collezionate sono già state rivendute, battendo ulteriormente le cifre precedenti: Here and there (2007) è stata battuta in asta nel 2020 a 73 mila dollari; quest’anno è stata rivenduta a 208.000$. L’aumento del valore è di circa +188% in meno di due anni! Salita quest’anno alla posizione 208 della classifica mondiale del fatturato degli artisti, le sue opere sono apprezzatissime negli USA, in Gran Bretagna e ad Hong Kong, grazie allo splendido lavoro delle grandi Christie’s e Sotheby’s.

Il 2022 è per Shara Hughes l’anno dei record: con 35 opere battute in asta, in questi sei mesi ha già raggiunto il suo top fatturato di 19.126.268$ e il top lot di carriera con Spins from Swiss (2017), venduto a maggio da Christie’s New York a 2.400.000$, con una stima iniziale che andava dai 500 ai 700 mila dollari.

Spliced Structures (7) (2019): top lot di carriera di Rachel Jones

Rachel Jones

Britannica, nata nel 1991, Rachel Jones è un’artista che ama sentire con i propri occhi, descrivendo il mondo che la circonda con un astrattismo colorato e vibrante. Dopo la laurea alla Royal Academy di Londra nel 2020, la Jones è stata scelta da Thaddaeus Ropac Gallery che le dedica una mostra personale nel 2021, rendendola così celebre ed attrattiva.

Ad appena 31 anni, Rachel Jones ha opere in collezioni museali prestigiose come la Tate, il Museum of Fine Arts di Houston e l’ICA di Miami. Questi incredibili e velocissimi risultati personali già si riflettono sul mercato: negli ultimi mesi due suoi dipinti hanno moltiplicato le loro stime di dieci volte! Come il top lot della sua carriera: Spliced Structure (7) (2019), stimato già alto a 79 mila dollari, è stato battuto a 1,2 milioni di dollari da Bonhams!

Interessante notare come il fenomeno red chip non coinvolge solo artiste presentate dalle grandi Christie’s e Sotheby’s, ma è una dinamica ormai affermata in tutte le case d’asta, per cui riflette un vero e proprio nuovo interesse collezionistico.

Deborah D'Agostino
Deborah D'Agostino
Nata a Milano nel 1995. Laureata in Scienze dei Beni Culturali e studentessa di Arte, Valorizzazione e Mercato a Milano. Da sempre, l’arte è il suo più grande amore e istinto naturale. Appassionata di mercato dell’arte e di aste, negli ultimi anni si dedica ad analisi di mercato di artisti e correnti artistiche diverse. Partecipa attivamente a diversi progetti di collaborazione con artisti emergenti e si dedica a svariate attività culturali.

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