Lettura catalogo tutta per Fidesarte che, con il suo doppio appuntamento del 9 e 10 maggio dedicato all’arte moderna e contemporanea, propone una selezione di 310 lotti decisamente interessante, a partire dai primissimi lotti dove troviamo carte storiche di Gastone Novelli e un Dattilopoema di Henri Chopin, uno dei pionieri della Poesia Sonora.
Sfogliando il catalogo incontriamo, così, rare chicche per intenditori, come il delizioso Carabinieri e ometti (1962), disegno a matite a cera su carta di Pino Pascali che ci fa riscoprire la sua qualità di disegnatore/creativo e la sua collaborazione, negli anni che vanno dal 1958 al 1967, con la ‘Lodolo film’ di Sandro Lodolo, per la quale realizzò numerosi spot e cartoons pubblicitari.
Sotto i nostri occhi scorrono, poi, carte di Fausto Pirandello, Tullio Crali, Filippo De Pisis, Afro, Nicola De Maria, Paolo Icaro, Giuseppe Santomaso e Emilio Vedova, a conferma di quanto l’interesse per questo medium – nelle sue varie espressioni – stia crescendo negli anni.
Tanti i nomi importanti dell’arte italiana presenti in catalogo con opere magari più recenti, ma sempre di ottima fattura, come l’acrilico Costruzione TH3 (1985) di Luigi Veronesi al lotto 50 (base d’asta: 1500 euro) o la tempera Minaccia (1982) di Gualtiero Nativi al lotto 52 (base d’asta: 1800 euro).
Giunti al lotto 68 troviamo la prima opera importante: Blue Note (1976), piccolo olio di Piero Dorazio che parte da una base d’asta di 20.000 euro, mentre al lotto successivo, il 69, abbiamo una bella caseina del 1962 di Carla Accardi: Carminio-violetto (Base d’asta: 42.000 euro).
Al lotto 77 ecco Sequenza parallela prospettica, un lavoro del 1980 di Annamaria Gelmi, artista recentemente riportata nel circuito dell’arte dalla galleria Loom di Milano. Una decina di lotti dopo arriva un Senza titolo (1968) di Conrad Marca-Relli proposto con una base di 8500 euro.
Attorno al lotto 100 si apre, invece, un omaggio alla Poesia Visiva, con lavori storici di Luciano Ori, Michele Perfetti, Paul De Vree, Lucia Marcucci, Sarenco e Raoul Schultz.
Arriviamo così a metà asta dove il catalogo si apre alla fotografia con scatti di Mario Giacomelli, Luigi Ghirri, Nobuyoshi Araki, per poi scivolare nei multipli d’autore che caratterizzano la seconda parte dell’asta, anche se intervallati da alcune opere minori tra le quali non mancano, peraltro, alcune piccole sorprese, come la piccola Natura morta (1963) di Felice Carena che troviamo al lotto 265 (base d’asta 4.500 euro) – e nuovamente al 306 con una Natura morta del 1960 – o Testa con figurina (1975) di Mario Tozzi, proposta al lotto 303 con una base d’asta di 8.500 euro.
E a sorpresa è anche il finale di questo catalogo dalle molteplici anime. Al lotto 309 troviamo intatti, un bellissimo olio di Filippo de Pisis del 1931, Bottega d’antiquario a Parigi (base d’asta , 25.000 euro), seguito da Carlo Carrà che chiude la selezione di Fidesarte con Merate, olio del 1958 che parte da una base di 15.000 euro.