Momento di grande fermento per le gallerie italiane di arte moderna e contemporanea, tra nuove aperture, chiusure e nuovi artisti in scuderia. Iniziamo da Bologna e dalla P420 che ha da poco annunciato la rappresentanza dell’artista Alessandro Pessoli. Una nuova collaborazione, quella con l’artista romagnolo, preceduta dal debutto in galleria con Sentimento illumina, che vede le opere di Pessoli in dialogo con una selezione da lui stesso scelta di lavori di Piero Manai.
Alessandro Pessoli, nato a Cervia nel 1963 e oggi di base a Los Angeles, è un artista interdisciplinare che ha ottenuto consensi a livello internazionale per la sua immaginazione altamente espressiva, attingendo alle sue narrazioni personali interiori, spesso inconsce, ma anche a considerazioni di più ampia portata sullo stato della cultura visiva contemporanea e della storia dell’arte.
Novità anche in casa Matèria. La galleria romana ha infatti comunicato alla fine giugno la nuova collaborazione con Maïmouna Guerresi, artista italo-senegalese che lavora in un ibrido abbraccio di ascendenza africana, asiatica ed europea, in seguito alla sua conversione all’Islam. Le sue creazioni scultoree, quasi architettoniche, fondono il volto e gli arti del soggetto con lo spazio, alcuni levitanti, altri incorporei, i loro veli che racchiudono una distesa vuota, come rappresentazione simbolica del mistero.
Guerresi, che conta già una personale presso Matèria nel 2015, presenta una prospettiva intima sulla spiritualità umana in relazione al misticismo, gettando una nuova luce sulla comunità e sull’anima, fortemente influenzata dalle tradizioni sufi in Senegal, Sudan e Marocco. Nelle opere di Maïmouna Guerresi ricorre la narrazione del mondo femminile musulmano nero, una narrazione che guarda alla forza, alla regalità e alla bellezza delle donne musulmane africane, il cui contributo culturale è stato spesso dimenticato dalle società.
Rimanendo nella capitale, è di qualche giorno fa l’annuncio dell’apertura in via del Governo Vecchio n. 8 della Wonder Gallery, una galleria di nuova concezione situata in una delle zone più centrali e affascinanti di Roma. La galleria si distingue per il suo impegno nel promuovere l’arte contemporanea e nel sostenere artisti emergenti e affermati.
Prima mostra: The Great Escape, personale di Massimo Sansavini che abbraccia quasi 20 anni di carriera dell’artista forlivese che, dagli anni Novanta, ha vissuto ed esposto in Brasile, su invito di Oscar Niemeyer, oltre che in tutta Europa e nei principali musei italiani.
A Milano, invece, ha da poco visto la luce la galleria Milliony Arlekina, fondata da Daria Miricola e dell’artista Giacomo Serpani con l’obiettivo di analizzare il contesto artistico contemporaneo, mettendone in luce i suoi aspetti più singolari non senza un po’ di ironia. Situata in Via Nino Bixio 36, zona Porta Venezia, la nuova galleria ha iniziato le sue attività con Time Smoking a Picture, personale dello stesso Serpani, la cui arte combina l’energia del graffitismo con la riflessività della pittura contemporanea, creando opere che sfidano le convenzioni e stimolano il pensiero critico.
A Napoli, invece, è nata ad aprile la Giosi – Spazio 104, nuova realtà espositiva e non solo, inaugurata in via Santa Maria di Costantinopoli 104, nel cuore del centro storico partenopeo: a due passi dall’Accademia di Belle Arti di Napoli e dal Mann. Un’insolita galleria, fortemente voluta dai fratelli Fabrizio e Guido Giosi, sesta generazione dell’omonimo negozio di articoli per Belle arti situato poco distante. L’idea è quella di un accogliente contenitore d’arte a 360 gradi, che possa fungere da ponte tra passato e futuro affiancando a mostre: workshop, seminari, laboratori e presentazioni.
Questo, mentre a Firenze chiude, dopo dieci anni di attività e 48 mostre realizzate in galleria, senza contare i numerosi progetti esterni nella città, la sede locale della Secci Contemporary Art. L’attività della galleria, nata nel capoluogo toscano nel 2013, prosegue adesso nella sede di Milano, inaugurata nel 2021, e in quella di Pietrasanta.