Il suo nome era già trapelato da tempo, ma ora è confermato: sarà l’artista Gian Maria Tosatti a rappresentare l’Italia alla prossima edizione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia che si svolgerà dal 23 aprile al 27 novembre 2022.
A confermarlo è lo stesso curatore del Padiglione Italia, Eugenio Viola, il quale ha detto, parlando dell’artista: «La ricerca di Gian Maria Tosatti costituisce un unicum nel panorama artistico italiano.Le sue opere possono essere considerate alla stregua di dispositivi estetici complessi che coinvolgono media differenti ed arditi passaggi di percezione di scala».
«La sua formazione in ambito performativo tra Varsavia e Pontedera – ha continuato il curatore che, con Tosatti, ha lavorato in particolare a Napoli – è confluita nella sua ricerca artistica, inglobando suggestioni afferenti alla tradizione dell’environment e della letteratura».
«Sono felice di tornare a lavorare con quest’artista visionario di cui ho già curato un complesso progetto triennale a Napoli: ‘Sette Stagioni dello Spirito’ (2013-16) – ha concluso Viola – Un grande romanzo visivo di formazione, teso a ridefinire il rapporto fra Arte e Comunità, che ha abitato progressivamente l’intera città e la cui mostra finale, è stata anche la mia ultima da curatore del Museo Madre di Napoli».
Nessuna indiscrezione, invece, per quanto riguarda il progetto per il Padiglione che per la prima volta vede l’Italia rappresentata da un solo artista, in linea con quanto avviene per altre partecipazioni nazionali, e supera anche l’assetto “a tre” che aveva caratterizzato le ultime due edizione della Biennale veneziana.
Rappresentato dalla Galleria Lia Rumma (Napoli, Milano), Gian Maria Tosatti è nato a Roma nel 1980. Ha completato la sua formazione in campo performativo presso il Centro di Sperimentazione e Ricerca Teatrale di Pontedera e vive e lavora tra Napoli e New York.
«I suoi progetti – come spiega sul suo sito web – sono indagini a lungo termine su temi legati al concetto di identità, sia sul piano politico che spirituale.
Il suo lavoro consiste principalmente in grandi installazioni site specific concepite per interi edifici o aree urbane. La sua pratica coinvolge spesso le comunità connesse ai luoghi in cui le opere prendono corpo».
Nel 2015 la rivista internazionale ArtReview lo ha inserito nella lista dei 30 artisti più interessanti della sua generazione (Future Greats).
Tosatti è anche un giornalista e scrittore. E’ editorialista per il Corriere della Sera e per la rivista Opera Viva. Scrive saggi sull’arte e la politica.
Vincitore di numerosi premi, il suo lavoro è stato esposto, tra gli altri, al Hessel Museum del CCS BARD (New York – 2014), al Museo MADRE, (Napoli – 2016), al Lower Manhattan Cultural Council (New York – 2011), alla Galleria Nazionale (Roma – 2017), al Petah Tikva Museum of Art (Petah Tikva – 2017), al Museo Archeologico di Salerno (Salerno – 2014) American Academy in Rome (Roma – 2013), Museo Villa Croce (Genova – 2012), Palazzo delle Esposizioni (Roma – 2008), Chelsea Art Museum (New York – 2009) e al BJCEM (2014).