La casa d’aste Gigarte torna con la sua 38ª asta di arte moderna e contemporanea, che si terrà in diretta streaming il 10 luglio 2025 alle ore 17.00, curata da Barbara Frigerio.
Una selezione tra modernità e lirismo storico
Sfogliando il catalogo, si nota immediatamente una coerenza curatoriale: connessioni fra epoche, linguaggi e scuole si intrecciano in una narrazione raffinata, dalla Scuola di Posillipo fino al Wiener Aktionismus, passando per il secondo dopoguerra italiano ed europeo.
Il pezzo di maggior rilievo è senza dubbio il decollage di Mimmo Rotella, Il Pescatore (lotto 15, stima 10.000 – 12.000 €): un’opera che racchiude l’iconico linguaggio dell’artista, dove carta strappata e frammenti cromatici evocano le atmosfere del Mediterraneo. Un lavoro maturo, ricco di forza poetica e simbolica, che rappresenta una delle punte di diamante dell’asta.

Non meno suggestivo è il paesaggio urbano di Moses Levy, Le mura di Lucca (lotto 14, stima 4.500 – 5.000 €), un olio degli anni Sessanta dai toni freddi e rarefatti, contrappuntato da altre due opere dell’artista tunisino: una spiaggia evocativa come Senza titolo (Hammamet) a tecnica mista su carta (lotto 11, 1.200 – 1.500 €) e il lotto 46, Senza Titolo.
Tra azione e spiritualità: l’Europa della seconda metà del ‘900

L’asta si apre con una vena espressionista d’impatto: l’austriaco Hermann Nitsch è presente con uno dei suoi celebri Schüttbilder, realizzati attraverso l’atto cruento e rituale del getto di colore e sangue (lotto 16, stima 3.500 – 4.000 €). Si tratta di un lavoro emblematico del suo credo artistico, fondato sull’esperienza corporea e sul linguaggio simbolico del sacrificio.

Lo spagnolo Luis Feito, co-fondatore del gruppo El Paso, propone invece un raffinato collage su carta giocato su bianco, nero e rosso, in cui si avverte l’influenza della calligrafia giapponese (lotto 17, stima 3.500 – 5.000 €). Un’opera intensa, capace di coniugare equilibrio formale e tensione astratta.
Pittura di paesaggio tra Ottocento e primi Novecento
Non mancano autentiche perle per gli amanti dell’Ottocento italiano: Giacinto Gigante, uno dei nomi di punta della Scuola di Posillipo, è presente con un Paesaggio partenopeo (lotto 19, stima 3.000 – 4.000 €) dove luce e sentimento si fondono in un equilibrio sublime.
Spiccano anche due nomi amati dai collezionisti: Telemaco Signorini, con Chiasso nel buio (lotto 18, stima 5.000 – 6.000 €), che restituisce un angolo intimo di strada, e Giorgio Kienerk, con un dipinto raro dei giardini di Villa Erba a Rovenna, realizzato nel 1915 (lotto 21, 3.000 – 4.000 €).
Contemporaneità e nuove ricerche
Tra gli artisti più recenti, segnaliamo Paolo Masi, rappresentato con una selezione di lavori dagli anni ’70 agli ultimi cicli: dal minimalismo tattile su corde e faesite al riciclo di materiali industriali (lotto 9, 1.200 – 1.500 €).
Un’opera intensa e malinconica è quella di Virgilio Guidi, parte della celebre serie degli Incontri (lotto 10, stima 2.000 – 3.000 €), mentre il mondo onirico e immaginifico di Antonio Possenti si apre con un olio su tela denso di colori e figure bizzarre (lotto 1, stima 600 – 700 €).

Per chi guarda al contemporaneo, è da menzionare Giorgio Lupano, con una stampa digitale su tela intitolata Ciclo della vita (lotto 91, stima 1.000 – 1.200 €, ed. 1/10), datata 2025: un’opera riflessiva, che si colloca in un contesto di arte seriale ad alta accessibilità per giovani collezionisti.
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