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Pesaro

dal 2012 il primo blog dedicato al collezionismo d'arte.

Glossario del collezionista di opere su carta

del

Si riporta, qui di seguito, il vocabolario minimo dell’aspirante collezionista di opere su carta. L’elenco proposto non ha la pretesa di essere esaustivo ma vuole solo fornire quei termini fondamentali per iniziare a muoversi in questo mondo nonché fornire un riassunto dei temi più importanti affrontati nei vari fascicoli di questa guida. Le voci di questo glossario si rifanno alle definizioni presenti in varie fonti, tra le quali le principali sono il Dizionario di Arte di Luigi Grassi e Mario Pepe, i siti acquaforte.it e artarchivio.com,  l’enciclopedia Treccani.

A

Acciaiatura – Procedimento tecnico che serve a proteggere le lastre di rame incise, con la stesura di uno strato di ferro ammoniacale così da aumentare la loro resistenza e permettere tirature più alte.

Acquaforte – L’acquaforte è una tecnica incisoria, nata nel ‘400, che, nel Medioevo, era utilizzato per incidere fregi e decorazioni. Il termine deriva da “acqua-fortis” che è il nome latino dell’acido nitrico. Il disegno viene eseguito, al rovescio, incidendo con una punta d’acciaio una lastra metallica, di rame o più raramente di zinco o d’acciaio, perfettamente piana ricoperta di un sottile strato di cera o vernice, dopo di che la lastra è posta a bagno in un acido, che può essere acido nitrico (di qui il nome) oppure cloruro di ferro, più adatto per il rame, o altro mordente, il quale, mentre non agisce sulle parti della lastra coperte dello strato di cera o vernice, intacca il metallo nelle parti messe a nudo dalla punta e con segni di profondità proporzionata alla durata del bagno Completano il processo alcuni passaggi fondamentali come l’inchiostratura, la stampa e la torchiatura.

Acquatinta –  L’ acquatinta è una incisione indiretta e può essere considerata una variante tecnica dell’ acquaforte poiché le corrosioni avvengono con l’aiuto di un acido. Il procedimento è identico a quello descritto per l’acquaforte, ma con effetti simili all’acquerello, ottenuti con una lastra granulata. La granulazione si realizza ricoprendo la lastra con uno strato, più o meno fitto a seconda della composizione che si vuole ottenere, di grani di colofonia (pece greca) o con grani di asfalto macinato (granitura). Questi vengono, mediante calore, fatti fondere in modo che aderiscano al metallo. Sulla lastra così preparata, l’acido penetra negli interstizi tra i vari granelli corrodendo il metallo in modo del tutto particolare e rendendobe “spugnosa” la superfice. Con tale sistema si ottengono, in fase di stampa, effetti vellutati e una serie di toni sfumati. 

Acquatinta allo zucchero – E’ una tecnica nuova e sperimentale. Il disegno sul rame o sullo zinco viene tracciato con la penna o con Il pennello, adoperando una soluzione di zucchero sciolto nell’inchiostro. Quando il disegno è asciutto, si copre la lastra con la vernice liquida; quando ha tirato, s’immerge la lastra nell’acqua calda e la soluzione zuccherina screpolerà la vernice. Con le parti a nudo del metallo, si procederà come una usuale morsura dell’acquaforte oppure con la tecnica dell’acquatinta.

Aquatinta al sale – Variante dell’Acquatinta allo zucchero dove, al posto di quest’ultimo, viene utilizzato il sale.

Acquerello – Con il termine acquerello si intende una pittura eseguita mediante colori diluiti in acqua con gomma arabica e stessi su un supporto solitamente di carta; la pittura ad acquerello richiede grande prontezza di esecuzione per il rapido essiccarsi dei colori.

Antilettera –  Con questo termine, o «avanti tutte le lettere», si indica l’ultima prova dell’incisione, compiuta, ma ancora priva del titolo e dei nomi degli autori (inventore, esecutore, editore).

B

Barbe – V. Puntasecca

Battuta – La caratteristica schiacciatura della carta che circonda l’incisione prodotta dal torchio.

Bianco e Nero – Nel linguaggio critico, con Bianco e nero si intende un disegno o un’incisione realizzati per mezzo del chiaroscuro, o comunque di un segno sulla carta con l’esclusione pertanto di ogni ausilio da parte del colore.

Biffa – V. Biffare

Biffare – Nell’arte della stampa, col termine “biffare” (dal francese biffer, “cancellare”) si indica l’azione del segnare, con un solco trasversale o con segno ad  X un a lastra incisa, così da renderla inutilizzabile dopo la tiratura del numero di esemplari stabiliti dall’artista.

Blocchi – Termine che indicai pezzi di legno utilizzati come matrici per le xilografie. Se sono tagliati nel senso della lunghezza delle fibre, risultano più facili all’incisione garantendo però  una minore precisione a causa delle venature; si parla allora di legni di filo. Se tagliati trasversalmente alle fibre, risultano più compatti e quindi preferibili per lavori di precisione; si parla in questo caso di legni di testa.

Bulino – Strumento adatto ad incidere una superficie metallica con un segno molto netto. Dalla seconda metà del XV secolo venne ampiamente utilizzato per incidere lastre di rame da inchiostrare e sottoporre a stampa.

C

Carboncino – Il carboncino viene prodotto bruciando pezzi di legno (essenzialmente fusaggine, ma anche vite, salice ecc). Usato come attrezzo da disegno tipicamente ha una tonalità più calda o nero-marrone rispetto alla grafite e permette di riprodurre una buona varietà di gamme nere e grigie, morbide e sgranate. Sotto ingrandimento, il carboncino di origine naturale mostra particelle scintillanti e scheggiate che si disperdono e spesso si sistemano negli interstizi della carta. Quando non viene trattato con un fissativo, il carboncino è scarsamente stabile.

Calcografia – Termine con cui si indica il procedimento di stampa da una matrice o lastra metallica sulla cui superficie sia stata tracciata una incisione.

Camaïeu – Termine che si riferisca ad un’incisione ottenuta da due o più lastre – solitamente di legno -, inchiostrate con lo stesso colore, ma di tonalità diverse, e stampate per sovrapposizione.

Cartella – Con questo termine si è oggi soliti indicare una serie di litografia, incisioni, o anche disegni, messi in vendita da un artista direttamente, o mediante una galleria.

Chiaroscuro – Contrasto di luci e di ombre che per le xilografie può essere ottenuto mediante sovrapposizione successiva di parecchi legni, corrispondenti ai varî toni o ai varî colori. Per la calcografia invece attraverso la maggiore profondità e ampiezza delle incisioni.

Copia – La stampa ripresa da un’altra incisione senza il consenso dell’artista autore. Se firmata dal copiatore/stampatore la si considera autentica d’epoca; se presenta delle scritte o firme che richiamano una paternità non vera, la copia è un falso.

Cromolitografia – Procedimento di stampa litografica a colori, realizzato mediante la sovrapposizione di immagini, segnate su pietre diverse con inchiostri di vario colore.

D

Disegno – Nel concetto di disegno si comprende in genere qualsiasi figurazione condotta mediante un tracciato lineare più o meno complesso; con o senza tratteggio o chiaroscuro. Nel disegno rientra il primo concepimento dell’opera rispetto al processo strutturale espressivo di successivi studi grafici preparatori per un dipinto. o scultura, o architettura o scenografia. Ma numerosissimi sono i disegno che realizzano opere d’arte in sé definitive.

Disegnatore – L’artista che traccia il disegno che verrà riportato sulla matrice di stampa; può  anche coincidere con l’incisore. Firma il suo lavoro accompagnandolo con l’abbreviazione d./del. Per delineavit (disegnò in latino).

Disegno preparatorio – La traccia essenziale del soggetto dell’incisione, fatta su un foglio

F

Fissativo – Sostanza atta a proteggere un disegno contro i danni derivanti dallo sfregamento e dall’azione dell’acqua.

Fissatura – Procedimento mediante il quale, spruzzando su un acquerello o un disegno condotto a carboncino, un liquido fissativo (V.), si protegge la superficie dagli inconvenienti derivanti dall’umidità e dallo sfregamento.

Frottage – Termine francese che letteralmente significa “sfregamento” e con il quale si indica il procedimento adottato per prima da Max Ernst nel 1925 e poi da altri maestri del Surrealismo, consistente nello sfregare con una matita un foglio sovrapposto ad una superficie ruvida.

G

Gesso – Il gesso è un materiale da disegno naturale o fabbricato generalmente utilizzato in forma di bastone. Ha un aspetto non ceroso, asciutto senza lucentezza e le sue particelle non si scheggiano e non si aggregano. Linea, larghezza e colore sono abbastanza coerenti.

Grafia – Nella critica d’arte moderna sui disegni e la grafica, il termine Grafia si adopera spesso per indicare il tratto della penna, matita, carboncino, sanguigna o bulino, che indica il modo o stile individuale del disegnatore o incisore.

Grafica – Oggi il termine Grafica viene utilizzato per indicare genericamente tutto quello che si riferisce al disegno, ottenuto anche attraverso la riproduzione di più esemplari con tecniche diverse (litografia, xilografia, serigrafia ecc.)

Grafite – Varietà di carbonio di colore grigio-scuro usata oggi per la fabbricazione delle matite: presenta un segno nitido, stabile.

I

Incisione – E’ il risultato dell’incidere, ossia l’azione di uno strumento atto a segnare una superficie come nel caso della realizzazione delle matrici metalliche o lignee per la riproduzione di un disegno. Tale disegno può tracciato – con mezzi diversi e, a seconda dei casi, l’incisione può essere definite in tre modi: 1) in rilievo, ossia quando si incide, con sgorbie, la matrice in legno o linoleum risparmiando in rilievo, appunto, le parti che delineano l’immagine; 2) in piano con nel caso della litografia dove il disegno è tracciato sulla pietra con un’apposita matita grassa e 3) in cavo, realizzata su matrice metallica sia  direttamente mediante punte e bulini, o indirettamente, per l’azione di un acido.

L

Linoelografia – La tecnica di incisione uguale alla xilografia ma applicata a matrici di linoleum estremamente più facile da lavorare che non il legno, poiché non presenta venature ed è relativamente plastico ; si adatta ad un disegno spontaneo e corsivo.

Litografia – Metodo di stampa con matrice piana che utilizza un procedimento fisico-chimico, basato sulla repulsione fra acqua e sostanze grasse; la selezione dell’immagine avviene umidificando le zone bianche, che respingono i grassi, e inchiostrando con sostanze grasse le zone scure.

M

Maniera Nera – V. Mezza Tinta.

Maniera Punteggiata – Procedimento tecnico dell’incisione su metallo ormai quasi del tutto abbandonata e che consisteva nel sostituire sulla lastra il segno con il punto – mediante il bulino, la puntasecca, l’acquaforte – un in una sequenza grafico-compositiva di effetto granoso.

Maniera Secca – Modo di disegnare mediante contorni incisivi, senza morbidezza.

Marca tipografica – Il simbolo, oggi si direbbe il marchio, che identificava l’azienda dei singoli tipografi, generalmente costituito da un’immagine simbolica e beneaugurante, da un motto e talora dalle iniziali del nome. Uno stesso tipografo poteva utilizzare marche diverse nel corso della sua attività editoriale.

Matita – Strumento per scrivere, costituito da un sottile cilindro di un impasto di grafite o di altre materie coloranti (mina), racchiuso in una guaina di legno dolce che viene per l’uso tagliata a punta, in modo da lasciare scoperta l’estremità della mina.

Matrice – Nella tecnica dell’incisione è la lastra di materiale duro (legno, metallo ecc.) dalla quale si ottengono più esemplari di stampa.

Mezza Tinta – Procedimento calcografico detto anche Maniera nera o Stampa a fumo e che consiste nel rendere scabra la superficie della lastra di rame graffiandola in ogni senza. Nel risulta, al torchio, una impressione di fondo nero, sul quale il disegno e le zone luminose, si ricavano pazientemente raschiando e comprimendo con brunitoi la granitura della lastra.

Monotipo – Tecnica di stampa che si esegue con il metodo delle incisioni usando colori a olio o inchiostri grassi su vetro o metallo. Il monotipo, come chiarisce la definizione stessa, è un unico esemplare e l’immagine è ottenuta pressando un foglio di carta contro la matrice inchiostrata che risulterà sempre rovesciata rispetto a quella della matrice.

Morsura – E’ l’azione che compie l’acido su una superficie su una Matrice (V.)

Multiplo – Con questo termine si indica un’opera realizzata da un’unica matrice in più esemplari, ciascuno dei quali è considerato un originale.

P

Pastello – Bastoncino di materia colorante in pasta, ottenuto impastando il colore in polvere con acqua e piccole quantità di sostanze agglutinanti; i pastelli possono essere morbidi, semiduri o duri e l’impasto può essere anche a base di cera od olio. Il pastello è una tecnica pittorica rapida e immediata, che in realtà esige decisione e sicurezza di tratto. Si esegue con il diretto sfregamento del colore su carta preventivamente preparata.

Puntasecca – Si dice puntasecca quella tecnica ove si incide direttamente il metallo, senza servirsi di acidi. L’utensile utilizzato in questa tecnica è di acciaio a forma di ago e a seconda della diversa pressione esercitata sulla punta si determina la variazione di profondità e quindi di larghezza del solco, che poi stampato, darà un segno più o meno intenso. Caratteristica tipica della Puntasecca sono le cosiddette “barbe” che si creano in fase di incisione, spostando sui lati del solco sottili lamine che nella fase di stampa trattengono l’inchiostro, dando come risultato un segno vellutato e pastoso, caratteristica peculiare di questa tecnica.

Punzone – Il punzone è un’incisione diretta che viene eseguita su di una lastra di rame o zinco senza l’intervento di acidi come nel bulino. Ma a differenza del bulino si usa un attrezzo chiamato per l’appunto punzone (in inglese stippling tool) che serve a becchettare la lastra creando una serie di punti che daranno nel loro insieme la figura desiderata. La becchettatura o punzonatura crea delle barbe sul metallo come nella puntasecca queste possono essere lasciate o eliminate a seconda dell’effetto che si vuole ottenere.

Prove d’Artista – Questo termine indica gli esemplari di stampe calcografiche, litografiche o serigrafiche, siglate ( p.a.  o p. d’a.). numerate con numeri romani e firmate dall’artista, che non fanno parte della tiratura, abitualmente numerata con numeri arabi.

Prove di stato – Le stampe di prova effettuate dall’incisore per controllare ed eventualmente correggere il suo lavoro.

R

Rame – Matrice per incisioni, e la stampa, o in senso lato la stessa opera grafica che se ne ottiene

S

Serigrafia – E’ un’antica tecnica di stampa di origine cinese, messa di nuovo in uso circa quarant’anni fa, con un vasto impiego nella stampa d’arte e nella grafica pubblicitaria. Non richiede l’uso del torchio e l’inchiostro, quasi sempre colorato, viene fatto filtrare, fino ad imprimere il foglio, attraverso una pezza di seta o rayon montata su telaio, mediante la pressione orizzontale di una paletta di gomma.  Essendo l’esecuzione molto semplice e meccanica, di solito l’artista prepara un progetto che viene eseguito dallo stesso stampatore. Con la serigrafia si ottengono colori piatti e compatti, con risultati estetici che si basano sulla bidimensionalità .

T

Tiratura – Il numero di stampe effettuate in un’unica sessione, indicato su ciascuna di esse, nel denominatore di una frazione che al numeratore porta il progressivo di stampa (2/500).

Torchio – Macchina piana composta da un pesante cilindro che esercita una pressione regolabile su una lastra di ferro che scorre lungo la base, per mezzo di un meccanismo a stella, manovrabile a mano. E’ sul piano di ferro che va posta la matrice incisa e inchiostrata sulla quale si stende il foglio di carta umido e un panno di feltro.

Torchio Litografico – E’ una macchina a pressa per la stampa piana azionata a mano; il torchio litografico è composto di un piano mobile orizzontale e la pressione viene esercitata per mezzo di un segmento di legno rivestito di cuoio, detto coltello, che facendo passare sotto di essi la pietra litografica (Matrice) con su steso il foglio di carta, da luogo alla stampa litografica.

V

Variazioni di stato – Ogni modifica apportata sulla matrice determina una modifocazione nella composizione della stampa; i primi stati sono quelli più ricercati dagli intenditori, mentre se la matrice non viene più ritoccata si parla di unico stato.

Vernice Molle – Si tratta di una variante particolare dell’acquaforte, nella quale, invece di ricoprire la lastra con una vernice normale, si stende su di essa, per mezzo di un pennello o di un rullo, a calore moderato, un impasto composto di vernice e sego, in modo da renderla più tenera.

X

Xilografia – Procedimento di stampa con matrici lignee, incise a rilievo. Tecnica tra le più semplici e antiche (nota in Cina dal VI sec.) per stampare motivi ornamentali, figure o caratteri su stoffa o altro materiale. Fino al XIX sec. per le matrici di stampa furono in genere usate tavolette di legno duro (pero, melo, ciliegio ecc.), tagliato nel senso della fibra (legno di filo). Si diffuse poi, in particolare a opera di T. Bewich, l’uso di tavolette tagliate in senso perpendicolare alle fibre del legno, in genere bosso (legno di testa), che per la loro compattezza permettono di raggiungere effetti pittorici, rispetto a quelli puramente grafici delle prime incisioni.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.
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