Museo del Novecento – ACACIA talks 2023, secondo incontro
In un’epoca in cui l’arte riflette e plasma la società, la sua conservazione e valorizzazione assumono un’importanza cruciale. Durante il secondo incontro degli ACACIA Talks 2023, tenutosi il 28 settembre 2023 al Museo del Novecento a Milano, è stata approfondita la relazione tra le collezioni private ed esposizioni pubbliche nei musei.
L’evento, sapientemente moderato da Gianfranco Maraniello, ha avuto come protagonisti tre illustri relatori: Giovanna Forlanelli, Francesca Guicciardi e Giacomo Rossi, che hanno fornito preziosi insight sulla dinamica tra le collezioni private e l’ambito museale.
Giovanna Forlanelli e la Fondazione Luigi Rovati
Giovanna Forlanelli, presidente della Fondazione Rovati, ha iniziato la discussione con un’analisi dettagliata della nascita del Museo Luigi Rovati, inaugurato poco più di un anno fa. Ha esposto le sfide nel convertire un patrimonio artistico privato in un’esperienza accessibile al pubblico.
Ha evidenziato le difficoltà di creare uno spazio che non solo accogliesse, ma valorizzasse una collezione di arte etrusca, considerando le complessità dell’acquisizione, autenticità e presentazione di tali opere in un contesto contemporaneo. È stata sottolineata la sfida di integrare l’arte etrusca in un edificio storico e di incorporare elementi digitali. Forlanelli ha messo in risalto l’arte come mezzo di crescita sociale, superando le barriere architettoniche per rendere la collezione fruibile al vasto pubblico.
Si delinea la figura di una fondazione dinamica che enfatizza il legame tra arte e benessere, anche grazie alla vicinanza della famiglia con il mondo farmaceutico, promuovendo un dialogo continuo con il pubblico, coinvolgendo esperti, studenti, giovani e famiglie.
Giacomo Rossi: l’eredità Mattioli
Giacomo Rossi ha condiviso la sua visione sulla collezione Mattioli e la collaborazione con il Museo del Novecento. La collezione ideata da Gianni Mattioli aveva l’obiettivo didattico di rendere le opere accessibili al pubblico, vedendo l’arte non solo come un investimento, ma soprattutto come un bene da condividere.
Nonostante le iniziali difficoltà di esposizione in un museo pubblico, l’obiettivo rimaneva la fruibilità delle opere. Rossi ha evidenziato l’importanza delle relazioni tra collezionisti, che hanno facilitato progetti ambiziosi a livello nazionale ma soprattutto estero, ampliando la presenza dell’arte italiana del Novecento nei musei internazionali, come ad esempio le collaborazioni con il Guggenheim.
L’intervento di Giacomo Rossi si è concluso sottolineando l’importanza di trovare una “casa” adeguata alle opere d’arte così come l’ambiente in cui esse vengono esposte. Infine, Rossi ha evidenziato le sfide nella gestione delle collezioni, soprattutto legate alle conseguenze della notifica su parte delle opere in possesso, come è successo per la collezione Mattioli da parte di Russoli.
Francesca Guicciardi: La collezione Panza
L’ultimo intervento del talk è stato fatto da Francesca Guicciardi che ha delineato la storia della collezione Panza, mostrando come un patrimonio privato possa interagire con il settore museale. Ha descritto l’evoluzione della collezione da privata a patrimonio culturale accessibile, attraversando fasi di prestiti a lungo termine, esposizioni temporanee e donazioni. Ha messo in luce l’importanza della donazione come veicolo di condivisione dell’arte, citando esempi come la donazione della Villa di Biumo al FAI e alcune opere al Guggenheim di New York.
Ha anche discusso delle sfide legate alle donazioni, in particolare quando comportano oneri per i beneficiari. Ha menzionato anche la collaborazione con il museo MART di Rovereto, dove le opere della collezione Panza hanno arricchito l’esposizione permanente. La collaborazione con istituzioni sia nazionali che internazionali ha rivelato le sfide che i collezionisti possono incontrare nel trovare la giusta piattaforma per le loro opere, specialmente in un contesto culturale e politico in continua evoluzione.
Conclusione
Il secondo incontro ACACIA Talks 2023 ha fornito un quadro illuminante sul rapporto tra musei pubblici e collezioni private. Le sfide e le opportunità sono state chiaramente delineate nel dibattito. È indubbio che i collezionisti privati giocano un ruolo chiave nella promozione e conservazione dell’arte contemporanea italiana.
Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide delle donazioni e delle dinamiche tra settori pubblico e privato, così come le problematiche che i privati possono riscontrare quando vengono notificate alcune opere o parte delle collezioni della sovrintendenza.
Sicuramente la sinergia tra questi due ambiti può portare a risultati straordinari nella promozione dell’arte e nel suo apprezzamento da parte del pubblico nazionale e internazionale. La discussione ha riaffermato l’importanza della collaborazione, dell’adattamento e dell’innovazione nel mondo dell’arte, ponendo le basi per ulteriori dialoghi e riflessioni sul ruolo essenziale dei collezionisti e dei musei nel preservare e presentare l’arte italiana.