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La prima edizione di Expo Chicago sotto Frieze. Ricca scena locale, collezionisti interessati e istituzioni del Midwest coinvolte

del

Si è appena conclusa Expo Chicago (Aprile 11-14), alla sua prima edizione dopo l’acquisizione di Frieze. 

Ma, come ha commentato domenica al breakfast di chiusura all’MCA lo storico direttore Tony Karman che l’ha cresciuta e sviluppata negli anni, è soprattutto “Chicago che lavora insieme” che ha reso ancora una volta questa art week speciale – oltre all’ottimo clima primaverile che non ha sicuramente guastato. 

Con una settimana ricca di opening e eventi, la città conferma infatti una scena artistica vibrante e in costante crescita, con nuove gallerie che si aggiungono di anno in anno. Varie le nuove  aperture e progetti introdotti nella scena. Complice nell’organizzare e promuovere il tutto il vibrante programma di Art After Hours e network di Gertie Chicago guidato dall’ illuminata giovane collezionista, produttrice culturale e contemporanea Peggy di Chicago, Abby Pucker

Courtesy Expo Chicago

Fra le realtà nuove o in espansione, degna di menzione è la giovane galleria Povos che, oltre a presentare per la prima volta in fiera, ha aperto una seconda sede Downtown in aggiunta di quella che aveva già a West Town dove ospita una personale dell’artista Portoricona ma con base a Chicago Isabella Mellado

La nuova galleria Tala ha inoltre aperto a Downtown con un primo group show e un ricco programma di eventi e party, mentre lo spazio nomade di Stasis ha presentato non lontano dal MCA una mostra di installazioni immersive fra corpo e materia dell’artista Kristin Reger. Grandi nomi come Arthur Jafa, Issy Wood, Tony Lewis, Tschabalala Self, fra i vari, per la collettiva che ha inaugurato un’altra delle nuove gallerie in crescita, Anthony gallery

Le storiche gallerie cittadine Rhona Hoffman, Monique Meloche, Marianne Ibrahim, DOCUMENT e Andrew Rafacz confermano programmi solidi, ma anche un sostegno ai numerosi artisti locali. 

Quello che la Chicago Art Week offre ogni volta, è sicuramente un’esperienza di una scena artistica coesa, fra istituzioni, artisti, gallerie e fiera che soprattutto Direttori di istituzioni e curatori continuano ad apprezzare, come testimonia la entusiasta partecipazione al Curators e Director summit di Expo Chicago anche quest’anno, come poi la presenza di vari collezionisti in viaggio soprattutto da altre città del Midwest, ma anche East coast.

Courtesy Expo Chicago

L’impegno della fiera per attrarre e invitare curatori e direttori ha contribuito a portare varie acquisizioni istituzionali in cui tante delle gallerie partecipanti puntavano, anche grazie ai vari premi di acquisizione organizzati dalla fiera in collaborazione con istituzioni e brand. Questo è stato il caso per l’opera di Natia Lemay To All Who Have Come to Dwell in This House presentata da and Wilding Cran Gallery e acquisita dall’High Museum di Atlanta; l’opera di Michelle S. Cho Corolla presentata da Fragment e entrata a collezione del Milwaukee Art Museum in Milwaukee; WI e il Museum of Contemporary Art San Diego, in San Diego; CA che ha acquisito Pitch Lake (Piéta) di Braxton Garneau da Efrain Lopez Gallery. Sono state acquisite invece dal DePaul Art Museum di Chicago con l’ annuale Barbara Nessim Acquisition Prize le opere di Natani Notah Flesh Freedom e Grabbing for Land, presentate da DOCUMENT, come gli acquerelli di Maria Sulymenko, presentati da Voloshyn Gallery.

Fra le istituzioni private, Steven Wilson e moglie artefici del straordinario progetto fra ospitalità e arte del 21c Museum Hotels hanno acquisito con il loro Civic Acquisition Prize un’opera di Slimen Elkamel presentata da NIL Gallery, e Iran di Azita Moradkhani’s presentata da Jane Lombard gallery. 

Notevole l’interesse istituzionale anche per le opere di Gio Swaby presentate da Claire Oliver Gallery, con prezzi fra i $22,000 e $65,00 mila, con un giustificato rialzo dopo la notevole mostra dedicata alle poetiche composition tessili dell’artista originaria delle Bahamas dal Institute of Contemporary art a Chicago, che ha poi viaggiato in varie istituzioni internazionali. 

Sempre nel tessuto, hanno avuto un successo straordinario le nuove edizioni delle quilts di Faith Ringgold presentate da ACA gallery con un prezzi fra 75 e 85mila, attirando notevole interesse dei collezionisti fin dall’apertura, fino all’annuncio della sua morte due giorni dopo. Esempi delle stesse opere, nella loro versione originaria,  erano inclusi nella notevole personale al New Museum l’anno scorso, e ad oggi valutate milioni – sicuramente cresciuti in cifre dopo  la notizia.  

Courtesy Expo Chicago

Fra le vendite con le cifre più sostanziose, McCormick Gallery ha venduto un lavoro di Mary Lee Abbott per $525,000, mentre Gana Art ( Seoul/ New York) ha venduto l’opera dell’artista giapponese Chiharu Shiota Endless Line per $121,000.

Kasmin ha riportato invece vendite di opere di Vanessa German, Theodora Allen, Diana Al-Hadid, Lyn Liu e  Henri Matisse con prezzi fra i $20,000 e  $200,000.

Sold out anche per la new entry Povos gallery, con opere di William Schaeuble e Ashkon Haidari, e per Spinello Projects con opere di Nereida Garcia-Ferrazz con prezzi fra i $5,000 e $22,000.

Fra gli highlights di stand dedicati alla ricerca contemporanea , la personale dedicata alla visionaria artista indonesiana Rajni Parera presentata dalla galleria di Toronto Petel Brown ( prezzi fra i $15,000 to $30,000) e  la pittura sentimentale ed evocativa di Cathleen Clark da Make Room ( prezzi fra i $4,500 to $13,000) 

Interesse anche per la nuova serie di Cameron Welch sempre più ispirata alla storia classica del mosaico attualizzando le mitologie che vi prendevano corpo, presentata da Nino Meier con un solo booth e prezzi fra i 30 e 38 mila dollari. Il pubblico di Chicago si dimostra poi sensibile anche alla fotografia, come testimoniano la acquisizione di un lavoro storico di Sophie Calle da Perrotin per ben 80,000 USD, e le   varie vendite per Joseph Cochran II, giovane fotografo autoditatta originario di Harlem e con il profilo nomadico e cosmopolita presentato da Swivel Gallery, capace di catturare nel momento di uno scatto sia un’intera analisi antropologica/sociologica della situazione, sia la poesia dell’armonia casuale di colori, luce e soggetti che si vengono a comporre esteticamente nelle strade ( prezzi $750-$2,000) 

In generale, sebbene il mercato americano si conferma più lento o riflessivo, gran parte degli espositori sono concordi sulla presenza di un pubblico del Midwest molto più educato, motivato e interessato in fiera, rispetto ad altre città come Miami e Los Angeles. 

Come ha ammesso lo stesso direttore, Karman, quest’anno la fiera ha avuto poco tempo per sviluppare il legame e apporto di Frieze dopo l’acquisizione, ma sarà sicuramente interessante osservare le evoluzioni di questo, in relazione con una sempre più vibrante scena artistica locale. 

Elisa Carollo
Elisa Carollo
Elisa Carollo è art advisor, curatrice e appraiser conforme alla normativa USPAP, con un focus particolare sull' arte contemporanea e ultracontemporanea. Ha conseguito un master in Art, Law and Business presso Christie's New York e un BA in Marketing e management delle industrie culturali e creative presso l'Università IULM di Milano. Lavora come consulente freelance per collezionisti, gallerie e artisti e collabora stabilmente con la Fondazione Imago Mundi di Treviso. Fa parte del gruppo curatoriale della Fondazione Quadriennale per il monitoraggio della scena artistica contemporanea italiana e dell'IKT (International Association of Curators of Contemporary Art). È parte del team della start-up Innextart. Fra le mostre organizzate, le prime personali in Italia di artisti come Kennedy Yanko, Veronica Fernandez, David Antonio Cruz e a curato a New York il programma del Pintô International.

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