La Babuino Casa d’Aste si appresta ad ospitare una nuova asta di arte moderna e contemporanea, arti decorative e design del XX secolo, dal 7 al 8 marzo 2023 presso la sede di via dei Greci 2/A a Roma. Saranno presentati al pubblico ben 453 lotti divisi in due tornate, entrambe con inizio alle ore 15:00.
La prima tornata, che avrà luogo il 7 marzo, proporrà dipinti, disegni e sculture provenienti dalla collezione degli eredi del negozio di oggetti di belle arti “L’Artistica”, in via Babuino 23-24, storico punto di riferimento degli artisti che avevano gli studi e le gallerie nella vicina via Margutta, la cosiddetta “via degli artisti”.
Tra le opere di maggior rilievo, il lotto 29 di Arturo Martini, una scultura alata del 1932 con una stima tra i 12.000 e i 18.000€, di cui sono conosciuti solo 8 esemplari. La scultura in acciaio Standing form figure del 1973 di Edoardo Villa (lotto 55, stima 7.000-9.000€), un’opera di influenza africana stato nel quale l’artista, dal 1940, soggiornerà tanto da rappresentare l’Africa alla Biennale di San Paolo nel 1957 e 1959. Duilio Cambellotti con terracotta dipinta del 1925 (lotto 57) con una stima di 10.000-15.000€. Luigi Monanarini con un olio su tela (lotto 68) con una stima minima di 7.000€ e una massima di 10.000€. Seguono opere con una stima minima di 4.000€ e una massima di 6.000€ come Mario Mafai con l’opera ‘Barche al porto’ del 1940 (lotto 60), Sol Lewitt con ‘Senza titolo’ del 2001 (lotto 139) e Turi Simenti con ‘3 ovali rossi’ del 2011 (lotto 142).
Si pone poi l’attenzione su alcune opere di Antonio Corpora, Felice Casorati e Giulio Turcato che si aggirano tra i 2.000 e i 5.000€ come, ad esempio, il lotto 31 di Felice Casorati Bambina seduta, un disegno del 1929, un olio su cartoncino di Corpora Pescatore con barche (lotto 63), ed infine il lotto 82 di Giulio Turcato Arcipelago, un olio su tela.
La seconda tornata, prevista per l’8 marzo, proporrà dipinti, grafiche e arti decorative del XX secolo, tra cui un lampadario in vetro di Pietro Chiesa per Fontana Arte degli anni ’50 (lotto 290, stima 4.000-6.000€) e un’opera di Luciano Ventrone (lotto 300, stima 4.000-6.000€). Tra le sculture, spiccano quelle in bronzo a cera persa di Duilio Cambellotti (lotti 254-255-256), che presentano una cifra inferiore rispetto alle sue terrecotte, aggirandosi tra 1.200 e i 4.000€.
Inoltre, si potranno ammirare le opere di un’artista giapponese del 1967, Kisaki Yaya, come Venere e Riverberazioni (lotti 200 e 201), con stime tra i 2.000 e i 4.500€: ‘Il successo straordinario della sua proposta artistica è dovuto alla compiuta trasformazione della rappresentazione della bellezza femminile dell’Ukiyo-e (XIX secolo) e dello Shin Hanga (metà del XX secolo) nelle forme tecnico-concettuali contemporanee atte a rendere intelligibile il progressivo cambiamento nella società giapponese e proiettarlo nel XXI secolo, contemplando, in quest’ottica, anche un utilizzo limitato del nudo’.
Sicuramente l’opera di maggior interesse di questa asta è il lotto 108 di Giacomo Balla, Villa Borghese, Erma a Parco dei Daini, degli anni ’20, con una stima tra i 50.000 e i 70.000 euro. Quest’opera rappresenta una delle due erme presenti in Villa Borghese, ed è realizzata in tecnica mista olio e sabbia su cartone che; l’opera riprende la tematica indagata già negli anni 10 del rapporto con la realtà naturalistica.